Per Roglic è il secondo successo stagionale dopo quello di ieri a Tortoreto © Tirreno-Adriatico
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Roglic, a Sassotetto arriva una ventata di blu

In una tappa caratterizzata dal forte vento contrario Roglic regola un folto gruppo di big in volata e grazie agli abbuoni è nuovo leader. Ciccone 2°, Caruso ci prova ma viene beffato nel finale

10.03.2023 16:49

Ci prende gusto Primoz Roglic. Dopo il successo nella frazione di ieri a Tortoreto, lo sloveno della Jumbo-Visma vince anche a Sassotetto-Fonte Lardina dopo una tappa anomala, caratterizzata da forte vento contrario e che ha visto tutti i corridori di classifica giocarsi la tappa in volata. Roglic completa così l'operazione maglia blu e sorpassa Lennard Kämna, giunto 5° al traguardo ma superato per gli abbuoni. Ci ha provato Damiano Caruso, che ha attaccato a 5 chilometri dall'arrivo ed è rimasto allo scoperto fino all'ultimo chilometro, prima di essere ripreso.

La tappa regina della Tirreno-Adriatico prevedeva 168 chilometri di gara da Morro d'Oro a Sassotetto, con tre GPM negli ultimi 40 chilometri: San Ginesio (5 chilometri al 3.8%), Gualdo (4.7 chilometri al 5.6%) e la scalata a Sassotetto (10.8 chilometri al 7.3%), su cui era posto il traguardo. Gli organizzatori hanno poi deciso di accorciare la tappa a causa del forte vento in cima a Sassotetto; il traguardo è stato quindi spostato due chilometri prima dello scollinamento, in località Fonte Lardina. La corsa è scattata alle 11:25 priva di quattro corridori: Nacer Bouhanni (Team Arkéa Samsic), Julien Simon (TotalEnergies), Jonathan Caicedo e Julius van den Berg (EF Education-EasyPost).

La fuga di giornata si è formata dopo una dozzina di chilometri. A formarla, Erik Fetter (EOLO-Kometa), Davide Ballerini (Soudal-Quick Step), Quinn Simmons (Trek-Segafredo), Zdeněk Štybar (Team Jayco AlUla), Florian Stork (Team DSM), Simon Guglielmi (Team Arkéa Samsic) e Anthony Perez (Cofidis). Il vantaggio dei sette non è mai salito sopra i 3'. Dopo circa 40 chilometri Simmons ha lasciato la compagnia e si è rialzato attendendo il rientro del gruppo, tirato da BORA-hansgrohe e Jumbo-Visma, entrambe non erano intenzionate a lasciare troppo spazio alla fuga. Il ricongiungimento è avvenuto a 31 chilometri dal traguardo, quando la INEOS Grenadiers ha preso il comando delle operazioni in vista della salita finale.

Movistar Team e BORA-hansgrohe sono salite in testa al gruppo, ma nessuna formazione ha provato ad aumentare l'andatura a causa del forte vento contrario. Il gruppo è rimasto compatto con una sessantina di unità fino agli ultimi 5 chilometri, quando la UAE Team Emirates ha preso la testa con George Bennett e Davide Formolo facendo parecchia selezione. Poco dopo è stato Damiano Caruso (Bahrain-Victorious) a rompere gli indugi e a guadagnare una decina di secondi sul gruppo, dal quale hanno provato ad uscire, senza poi dare continuità alla propria azione a causa del vento, Adam Yates (UAE Team Emirates), Wilco Kelderman (Jumbo-Visma) e Ben O'Connor (AG2R Citroën Team).

L'azione di Caruso è stata neutralizzata in vista dell'ultimo chilometro, con Enric Mas (Movistar Team) e Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) che hanno ripreso le ruote del battistrada poco prima che anche il resto del gruppo riuscisse a rientrare. La tappa si è quindi risolta in volata, lanciata da Tao Geoghegan Hart (INEOS Grenadiers). Sulla sua ruota si sono portato Ciccone e Primoz Roglic (Jumbo-Visma), che è emerso nel finale e ha avuto la meglio sul traguardo conquistando un'altra vittoria dopo il successo di ieri. Al 2° posto Ciccone, seguito da Geoghegan Hart e dal terzetto BORA-hansgrohe con Jai Hindley, Lennard Kämna e Aleksandr Vlasov. Chiudono la top 10 Mikel Landa (Bahrain-Victorious), João Almeida (UAE Team Emirates), Caruso e Brandon McNulty (UAE Team Emirates).

Primoz Roglic è nuovo leader della generale davanti a Kämna (+4"), Almeida (+12"), McNulty (+17"), Kelderman e Geoghegan Hart (+19"), Vlasov (+21"), Hindley (+22"), Ciccone (+24") e Mas (+31"). Lo sloveno fa anche il pieno di maglie, balzando in testa alla classifica a punti e a quella dei GPM. Resta sulle spalle di Almeida la maglia bianca di miglior giovane.

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