Thibaut Pinot premiato con la maglia azzurra di migliore scalatore © Giro d'Italia
Giro d'Italia

Il coro unanime dei big è che l'importante è la pellaccia

Per Michael Matthews una vittoria che sa di liberazione, Mads Pedersen riconosce il proprio errore. Remco Evenepoel non è poi così certo di cedere la maglia rosa, Thibaut Pinot pensa più alla generale che ai Gpm

08.05.2023 19:26

Le dichiarazioni di alcuni dei protagonisti della terza tappa del Giro d'Italia 2023.

Michael Matthews, vincitore di tappa a Melfi: “Una liberazione dopo i problemi dell'ultimo periodo”

“Sono senza parole. Dopo tutto quello che ho passato in questi mesi, questa vittoria è come una liberazione. È stata una giornata lunga e noiosa, però avevamo un progetto sin dall'inizio, fare di tutto per vincere. Ieri le cose non sono andate secondo i piani ma oggi ci abbiamo riprovato, siamo stati davanti sin dal km 0; con la pioggia mi sono preoccupato un po' perché temevo cadute, il finale è stato paradossalmente più facile per me. Anche se non indosso la maglia rosa come in passato vincere una tappa è sempre straordinario, son venuto per vincerne una e ci sono già riuscito alla terza. Nelle ultime settimane dopo l'infortunio non potevo allenarmi, non è stato facile ma ho confidato nei miei compagni ed eccoci qui!".

Mads Pedersen: “Il mio errore è stato esitare troppo quando Matthews è partito”

“La squadra ha fatto molto bene oggi. Avevamo un piano e abbiamo fatto quello che dovevamo per renderlo realtà. Abbiamo dovuto tenere sotto controllo la situazione nella prima parte e poi, in salita, andare forte per staccare qualche velocista. La stessa idea l'ha avuta la Jayco AlUla, anche loro sono andati a tutta in salita in favore di Matthews. Sicuramente non è stato facile in quella parte di tappa, ho sofferto molto sull'ultima salita e mi sono staccato, ma alla fine grazie al superlavoro dei miei compagni siamo riusciti abbastanza bene a rientrare nel gruppo di testa. Da quel momento in poi abbiamo girato molto bene, mantenendo le prime posizioni in discesa e prendendo il comando nell'ultimo chilometro. È stato un lavoro straordinario quello di Amanuel, Toms e Bauke in una situazione non facile, con strade bagnate. Poi, dopo l'ultima curva, ripensando allo sprint, ho fatto un piccolo errore esitando un po' troppo a lungo quando Matthews si è lanciato. Mi dispiace di non aver potuto ripagare con la vittoria il grande sforzo che i miei compagni hanno fatto. È stata la prima vera opportunità per noi, continueremo a lottare e speriamo di centrare il bersaglio alla prossima occasione”.

Vincenzo Albanese: “Sono stato battuto da corridori più forti di me”

“Alla fine ero messo davvero bene, però sono stato battuto da corridori più forti di me: ma sono contento. So che posso giocarmela, mancano tante tappe e la mia condizione è ottima. Oggi abbiamo affrontato la salita molto forte, la strada era bagnata e bisognava stare attenti a non cadere: nel finale stavo bene ma da solo ho forse sprecato qualche energia che mi è poi mancata nel finale. Credo che fosse difficile fare meglio di così, ora aspetto le tappe di Salerno e Napoli che passano dalle mie zone, e poi il Giro è ancora molto lungo”.

Remco Evenepoel: “Il piano è perdere la maglia domani, ma bisogna vedere da chi”

“Oggi è andato tutto bene, devi essere sempre concentrato in queste tappe perché col bagnato devi stare attento, le cose peggiori succedono in queste frazioni più facili. Il piano è perdere la rosa domani, ma da un corridore che non possa poi dare fastidio, bisognerà selezionare bene la scelta di chi mandare in fuga, ci sono corridori molto forti in gruppo; la maglia rosa è bello indossarla, ma il lavoro diventa molto lungo dopo la tappa, tra interviste e altri impegni. Oggi sono andato alla ricerca dei secondi di abbuono allo sprint intermedio. Roglič e i suoi compagni di squadra erano a ruota quindi ho deciso di sprintare. Ho guadagnato un secondo su di lui e tre su tutti gli altri, è sicuramente qualcosa di positivo”.

Primoz Roglič: “Già che siamo rimasti fuori dai guai è un bene”

"L'importante oggi era tagliare il traguardo tutto intero. Abbiamo cercato di ottenere un buon risultato, ma non era quello l'obiettivo principale. Ci fossero state buone opportunità, avremmo voluto coglierle. Ma con tutta la frenesia che c'era, è stato già un bene che siamo rimasti fuori dai guai".

Filippo Zana: “Sono felicissimo di aver dato il mio contributo alla vittoria di Michael”

“Ho fatto quello che potevo, ho cercato di dare tutto quello che avevo e son felicissimo che abbia vinto Michael, penso sia stata una vittoria sia sua che di squadra perché tutti abbiamo lavorato al meglio, è stata ripagata la fatica fatta. Ho cercato di tirare più che potevo ed è andata benissimo; l'avevamo programmata così ed è filato tutto per il meglio, sono contentissimo, è bellissimo, abbiamo fatto un super lavoro di squadra ed è stato ripaagato dalla vittoria. È valsa la pena faticare tanto, son felicissimo di aver dato il mio contributo”.

Thibaut Pinot: “La maglia Gpm non è ancora un obiettivo, penso più alla generale”

“Prendere questa maglia non era nei piani ma ne ho parlato con Molard, e siccome non c'erano più fuggitivi, ho deciso di provarci. È stato un modo per spezzare la spirale  negativa di questo inizio Giro, dopo la caduta di Rudy, la cronometro e il tempo perso ieri. Ripartiamo da buone basi. La classifica Gpm può diventare un obiettivo ma per il momento non lo è. Sono concentrato sulla generale. In ogni caso non mi è costato energie andare a prendere questi punti e anzi mi ha permesso di essere ben posizionato per le discese, su strade scivolose”.

La crisi infinita del ciclismo tedesco
Sorpresa Jumbo-Visma! Olav Kooij non rinnoverà con il team olandese