©Lidl-Trek via X
Giro d'Italia

Ciccone rinuncia nuovamente al Giro, ora è ufficiale

I tempi di recupero dall'intervento di febbraio lo costringeranno a saltare per il secondo anno di fila la corsa rosa. In dubbio anche il Tour

14.03.2024 15:25

Non ci sono regali da parte della fortuna per Giulio Ciccone: lo scalatore abruzzese, che un mese fa ha subito un intervento di rimozione di una cisti perineale, ha dovuto interrompere gli allenamenti per un mese, a causa dell'impossibilità di pedalare.

Esordio rimandato all'aprile

Il ritardo di condizione accumulato lo ha fatto propendere, come già ipotizzato nelle precedenti interviste, per rinunciare all'appuntamento del Giro d'Italia 2024, che partirà sabato 24 maggio dalla Venaria Reale di Torino. Il rientro alle gare dovrebbe essere previsto per il mese di aprile, anche se non è ancora chiarita la corsa che lo vedrà esordire. Restano in dubbio anche i suoi obiettivi stagionali, visto che difficilmente la condizione potrà essere ottimale a fine giugno, quando prenderà il via il Tour de France.

L'anno scorso venne fermato dal Covid

Già l'anno scorso l'abruzzese non si era presentato al via della corsa rosa per i postumi di una positività al Covid-19 che non gli permetteva di essere in piena condizione. Il corridore della Lidl-Trek avrebbe dovuto presentarsi Giro d'Italia con i gradi di capitano, pronto a puntare a una buona posizione in classifica generale, dopo una carriera che gli ha dato le più grandi soddisfazioni come cacciatore di tappe di montagna e classifiche degli scalatori: il ventinovenne (quest'anno compirà trent'anni) è già stato maglia azzurra al Giro d'Italia nel 2019, nella prima stagione con la Trek-Segafredo, e maglia a pois nella scorsa edizione del Tour de France. Il suo palmares conta anche tre tappe conquistate al Giro: la decima tappa, con arrivo a Sestola, nel Giro d'Italia 2016, la tappa del Mortirolo (la sedicesima) con arrivo a Ponte di Legno nel 2019, e la quindicesima tappa, con arrivo a Cogne, del Giro 2022.

Giulio Ciccone all'arrivo di Ponte di Legno nel 2019 ©bettiniphoto
Giulio Ciccone all'arrivo di Ponte di Legno nel 2019 ©bettiniphoto

Già nel 2021 Ciccone aveva provato a restare in una buona condizione in classifica generale, ma una sfortunata caduta nella diciassettesima tappa, con arrivo a Sega di Ala, lo costrinse a non ripartire l'indomani da Rovereto mentre e era ancora decimo in classifica (e sesto fino alla tappa precedente): nell'occasione furono tra l'altro coinvolti Vincenzo Nibali, allora suo compagno di team, ed Amanuel Ghebreigzabhier.

L'ennesimo scherzo della sfortuna

La defezione al Giro 2024 è solo l'ultima di un elenco di sfortune per una carriera che ha toccato livelli altissimi, ma anche tanti stop indesiderati: abbiamo già detto del Giro 2021 abbandonato anzitempo e del Giro 2023, ma anche nel 2020 una positività nei primi di settembre lo costrinse a rinunciare ai mondiali di Imola, alla Tirreno-Adriatico, e di nuovo alla corsa rosa, che in quella stagione stravolta si correva ad ottobre. Anche lo scorso Lombardia gli venne impedito dai postumi di una caduta, e un incidente nella scorsa Tirreno-Adriatico lo vide sfortunato protagonista, con un auto che lo colpì durante un intervista. 

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