©Giulio Ciccone via IG
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Nuovo stop per Ciccone, un'operazione lo terrà fermo un mese

Per l'abruzzese quattro settimane di stop per un intervento chirurgico: salterà la Tirreno Adriatico e probabilmente rivedrà il proprio calendario

06.02.2024 15:05

Non è passato un giorno dalla notizia dell'infortunio di Marta Cavalli, che la sfortuna si accanisce nuovamente su uno scalatore azzurro: ieri Giulio Ciccone ha infatti dovuto essere sottoposto ad un intervento chirurgico per la rimozione di una cisti perineale. Secondo il comunicato della Lidl-Trek, formazione statunitense in cui milita l'abruzzese, l'infiammazione procuratagli ha reso necessaria l'operazione, e i tempi di guarigione che ne conseguono purtroppo impongono uno stop di quattro settimane che lo obbligano a rinunciare totalmente alla bicicletta. L'infortunio non solo non gli permetterà di rispettare il piano-gare che prevedeva il suo esordio stagionale il 10 marzo alla Tirreno-Adriatico, ma mina una preparazione che avrebbe dovuto portarlo nelle migliori condizioni al più importante obiettivo del 2024, il Giro d'Italia: lo scalatore avrebbe infatti dovuto partire a breve con la squadra per un ritiro sul Teide. 

Da rivedere il calendario?

Il comunicato annuncia che ci saranno aggiornamenti sul programma delle gare: possibile che gli obiettivi stagionali possano essere stravolti. Dopo la Tirreno Ciccone avrebbe dovuto correre il Tour of the Alps (vinto nel 2018 in maglia Bardiani-CSF) e la Liegi-Bastogne-Liegi prima del Giro, dove si proponeva di lottare per la classifica generale.

Covid e cadute, quanta sfortuna per Giulio Ciccone

Già nel 2023 il teatino aveva collezionato una serie di stop che lo avevano costretto a rivedere i propri piani. Tra una sfortuna e l'altra è però nata la stagione più significativa della sua carriera: dopo il secondo posto alla Volta a la Comunitat Valenciana erano arrivati il quinto posto alla Tirreno Adriatico, nella quale era stato colpito al ginocchio da un'auto durante un'intervista, e il settimo posto alla Volta Ciclista a Catalunya dove nella seconda tappa aveva vinto mettendo la propria ruota davanti a Primož Roglič e a Remco Evenepoel. Era poi stato in grado di ottenere il quinto posto nella Freccia Vallone e il tredicesimo alla Liegi-Bastogne-Liegi prima di risultare positivo al Covid-19, decidendo in accordo con la squadra di rinunciare al Giro d'Italia. Tornato in corsa al Giro del Delfinato, aveva ottenuto sia la vittoria di tappa nell'ultima frazione che la maglia a pois di miglior scalatore, prodromica a quella poi conquistata sui Gpm del Tour de France, probabilmente il risultato ad ora più significativo della sua carriera. Nelle corse di fine stagione aveva poi colto un ottavo posto nel Giro dell'Emilia prima di cadere nella discesa del Montello alla Tre Valli Varesine: le conseguenze della caduta gli avevano poi pregiudicato la partecipazione al Giro di Lombardia.

Giulio Ciccone alla Tre Valli Varesine 2023 ©Giulio Ciccone via IG
Giulio Ciccone alla Tre Valli Varesine 2023 ©Giulio Ciccone via IG
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