Il serrato sprint che ha premiato Romain Grégoire ad Amorebieta-Etxanon © Itzulia Basque Country
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Altre ossa rotte al Giro dei Paesi Baschi, poi vince Romain Grégoire

Il francese s'impone nella quinta tappa su Orluis Aular e Maximilian Schachmann, Mattias Skjelmose resta leader. Nuovi ritiri per cadute, Mikel Landa ci rimette la clavicola

05.04.2024 18:41

175.9 km da Vitoria-Gasteiz a Amorebieta-Etxano per la quinta tappa del Giro dei Paesi Baschi 2024, all'indomani dello choc per la caduta sulla discesa di Olaeta. La subida a Urkiola a metà percorso prima del circuito finale intorno ad Amorebieta (due giri con la salita di Muniketagaina a dare pepe) per una frazione destinata a essere comunque piuttosto interlocutoria, all'interno di una corsa diventata giocoforza essa stessa interlocutoria, viste le defezioni dei big ieri.

Mentre la fuga non partiva (e non sarebbe di fatto partita), c'era comunque tempo per un'altra caduta con annessi ritiri: ai -94 giù Mikel Landa e Gil Gelders (Soudal Quick-Step), Gonzalo Serrano e Pelayo Sánchez (Movistar). Tutti e quattro hanno abbandonato la corsa, per Landa c'è stata una frattura della clavicola. Sulla discesa da Urkiola ai -87 si sono temporaneamente avvantaggiati Sepp Kuss (Visma-Lease a Bike) e Isaac Del Toro (UAE Emirates), con quest'ultimo issatosi per un po' in vetta alla classifica virtuale, ma poi ai -63 i due sono stati ripresi e sono ripartiti i batti&ribatti in gruppo.

Per Mikel Landa frattura della clavicola all'Itzulia © Soudal Quick-Step - GettySport
Per Mikel Landa frattura della clavicola all'Itzulia © Soudal Quick-Step - GettySport

Dopo Urkiola parte una specie di fuga

Iván Cobo (Kern Pharma) ha ispirato ai -57 un tentativo a cui si sono accodati Johannes Staune-Mittet (Visma), Mauro Schmid (Jayco AlUla), Harrison Wood (Cofidis), Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies), Martijn Tusveld (DSM-Firmenich PostNL), Enekoitz Azparren (Euskaltel-Euskadi), Jimmy Janssens (Alpecin-Deceuninck) e José Manuel Díaz (Burgos-BH).

L'azione degli otto è durata fino alla prima scalata a Muniketagaina. Il gruppo era comunque vicino e da lì è emerso Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious) che ha ripreso tutti (non da solo) per sprintare per primo al Gpm dei -36, davanti a Janssens, ultimo superstite del breve attacco.

Il gruppo dei migliori si è ricompattato in discesa e da qui si sono susseguiti un notevole numero di altri tentativi, nel cuore dei quali c'era sempre Staune-Mittet; dall'ultimo di questi tentativi sono emersi Michal Kwiatkowski (INEOS Grenadiers) e Rémy Rochas (Groupama-FDJ), che hanno fatto in testa la prima parte della seconda ascesa a Muniketagaina. Ai -15 (a 2.8 dalla vetta) il polacco si è staccato ed è stato superato da Gijs Leemreize (DSM) e Jordan Jegat (TotalEnergies), che erano usciti dal gruppo.

Contestualmente a ciò un altro drappello si è avvantaggiato sul plotone, con Del Toro, David De la Cruz (Q36.5), Victor Langellotti (Burgos), Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale) e Oscar Onley (DSM); ai -14 c'è stato il ricongiungimento di questo quintetto con Rochas e i due intercalati; il corridore della Groupama è saltato presto, tra gli altri uno scatto di Onley dopo un tornante ai -13.5 è stato contrato da Del Toro, ma poi Maximilian Schachmann (BORA-Hansgrohe) con notevole progressione ha di fatto ha riportato sotto l'avanguardia del gruppo (una ventina di uomini), fin lì controllato dalla Lidl-Trek del leader Mattias Skjelmose.

Finale battagliato, poi Romain Grégoire al colpo di reni

Langellotti si è preso il Gpm, in discesa è stato Buitrago a tentare di allungare, quindi - finita la picchiata - a poco meno di 7 km dalla fine è partito Brandon McNulty (UAE). L'americano ha preso qualche secondo, poi ai -4 si è entrati in una galleria che Brandon era ancora davanti al gruppo, e se ne è usciti con in testa Pablo Castrillo (Kern), che a propria volta aveva tentato la sortita e che è stato ripreso ai -2.5.

All'ultimo chilometro Del Toro ha tentato una spaccata in stile Tour Down Under, ma stavolta non gli hanno lasciato spazio e ai 600 metri Carlos Ródriguez ha chiuso su di lui; poi, giacché era lì in testa, su una rotonda lo spagnolo ha tentato una fagianata mentre dietro si guardavano un attimo. Per un po' forse ci ha anche creduto, poi Schachmann è andato a ricucire ed eravamo già allo sprint, lanciato dallo stesso Max ai 150 metri.

Romain Grégoire (Groupama) è uscito forte andando ad affiancare il tedesco e ai 50 metri l'ha superato, ma dalla sua ruota era emerso con spunto notevole Orluis Aular (Caja Rural-Seguros RGA), che da destra ha rimontato e ai 25 metri ha affiancato il francese. Quest'ultimo ha però esibito un colpo di reni magistrale e ha così conquistato la sesta vittoria da professionista, la prima di quest'anno nonché prima nel World Tour.

Dietro a Grégoire e Aular, Schachmann ha salvato il podio di giornata da Quentin Pacher (Groupama) e Alex Aranburu (Movistar), e con i 4" di abbuono è risalito fino alla seconda posizione in classifica, a soli 2" da Skjelmose. Juan Ayuso (UAE) è ora terzo a 4", Kévin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels) è quarto a 6", proprio davanti a Grégoire che sale in quinta posizione a 8". Il primo italiano in classifica è Samuele Battistella (Astana Qazaqstan), 15esimo a 36". Il 25enne veneto si sta disimpegnando benino in questa Itzulia, oggi si è piazzato nono.

Tutto è ancora in gioco, la classifica è corta con 23 corridori entro il minuto di ritardo da Skjelmose e domani il Giro dei Paesi Baschi 2024 si deciderà nella sesta e ultima tappa, la Eibar-Eibar di 137.8 km. Tipico continuo saliscendi basco, i Gpm in programma saranno 7, in particolare dovrebbe risultare decisiva la penultima scalata di giornata, i 4 km al 9% di Izua, vetta a 27 chilometro dalla conclusione.

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