
Delfinato, une belle Issoire: Jonathan Milan stringe i denti in salita e sprinta per la vittoria
Il Toro di Buja si impone dopo una giornata difficile con tanto dislivello: per lui anche la soddisfazione della maglia di leader a pari tempo con Tadej Pogačar
Jonathan Milan (Lidl-Trek) si impone di potenza pura nella seconda tappa del Giro del Delfinato 2025, rifacendosi della probabile delusione per la frazione di ieri, che ha visto protagonisti nel finale gli uomini di classifica. Il friulano strappa la maglia gialla a Tadej Pogačar (UAE Team Emirates-XRG) e quella bianca a Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), che comunque non la vestirà domani, essendo stato superato in classifica da Hugo Page (Intermarché Wanty) e Anders Foldager (Jayco-AlUla). Seconda posizione di giornata per Fred Wright (Bahrain-Victorious), ancora terzo Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck), che si consola però con la conquista della leadership nella classifica a punti.
Critérium du Dauphiné 2025 - la cronaca della seconda tappa
Frazione di 204.6km da Prémilhat a Issoire. I primi 160km in linea sono disseminati di salite: in avvio la lunga ma facile ascesa alla Croix de Fer (10.1km al 2.5%), per poi trovare nel giro di 40km i GPM di Côte de la Font Nanaud (3.5km al 4.8%) e Côte de Saint-Priest-de-Champs (1.3km al 4.6%), Côte des Rivauds (3.6km al 4%), Côte de Saint Jacques d'Ambur (3.1km al 5%). Giusto a metà tappa è posto lo sprint intermedio di Olby, poi i corridori affronteranno la dura Côte du Château de Buron (3.2km al 6.9%) posta a ridosso del circuito finale. L'anello, da percorrere una volta sola e nel quale si entra a 42km dal traguardo, è un susseguirsi di brevi salitelle: di queste la più impegnativa - e l'unica ad essere classificata come GPM - è la Côte de Nonette (1.8km al 5.9%). Ultima complicazione al formarsi dei treni per i velocisti sarà il tratto, a 4.5 km dall'arrivo, che termina in località Chaffour: 2.2km al 3.2%, con salita sensibile al 5-6% nella parte centrale.
Raffica di attacchi nei primi km di corsa: riesce ad avvantaggiarsi, però, il solo Paul Ourselin (Cofidis), che prende velocemente oltre 3' di vantaggio con l'obiettivo di consolidare la propria maglia a pois. In gruppo tira inizialmente la UAE Team Emirates, che lascia andare il battistrada a oltre 6' nei primi 30km; si impegnano poi anche la Lidl-Trek e la Alpecin Deceuninck per la possibile volata di Jonathan Milan e la rivincita di Mathieu van der Poel. Ourselin conquista i GPM delle côtes de la Font Nanaud, de Saint-Priest-de Champ, des Rivauds e de Saint Jacques d'Ambur.

In un tratto di discesa poco dopo il traguardo volante di Olby (dove ovviamente Ourselin va a pieni punti, mentre Page e Foldager regolano il gruppo), partono al contrattacco Romain Combaud (PicNic-PostNL), Victor Guernalec (Arkéa-B&B Hotels) e Christoper Juul-Jensen (Jayco-AlUla): questi tre si riportano su Ourselin, che si era praticamente fermato, cercando di rilanciare l'azione della testa della corsa. Il loro vantaggio, però, è di meno di 1' sul gruppo a 85km dal traguardo. I battistrada riescono a guadagnare ancora 30", anche se prendono un bello spavento quando (come purtroppo spesso abbiamo visto accadere sulle strade francesi) un'auto prova a immettersi sulla carreggiata principale da un vialetto laterale rischiando di travolgerli, ma fortunatamente fermandosi in tempo.
La Visma-Lease a Bike prende il comando delle operazioni sulla Côte du Château de Buron: il ritmo non è irresistibile, ma fa danni, perché si staccano Magnus Cort (Uno X-Mobility) e Jonathan Milan, atteso poi dai compagni di squadra. In testa faticano Ourselin e Combaud: se ne vanno Guernalec e Juul-Jensen, con quest'ultimo che paga in vista del GPM, conquistato dal francese. I due restano davanti nella discesa, presa sempre in testa al peloton dalla Visma, ma vengono ripresi a 45km dal traguardo. Gruppo compatto, dunque, nell'avvicinamento al primo passaggio sul traguardo di Issoire, con i treni degli uomini di classifica tengono alta l'andatura.
Prova a evadere Bardet, ma la tappa si risolve in volata
La Visma piazza un'altra accelerazione a 28km dal traguardo, prima di una svolta a sinistra in una strada stretta e con possibile vento laterale: le condizioni per aprire un ventaglio, però, non ci sono. Continua comunque il nervosismo in testa, con gli uomini Visma e UAE che fanno a spallate per le prime posizioni. Gruppo allungato all'imbocco della Côte de Nonette, dove il ritmo è sostenuto, ma non tanto da poter piegare la resistenza di qualche uomo di classifica. Infatti, a 18.8km dal traguardo scatta Romain Bardet, che prende un centinaio di metri, andando a conquistare il GPM e gettandosi in discesa con 10" di vantaggio sul gruppo, dove il controllo rimane in mano alle squadre dei favoriti. Il francese viene però ripreso a 9.6km dal traguardo da un gruppo tirato sempre dagli uomini di Tadej Pogačar e Jonas Vingegaard.
Lo spauracchio dell'ultimo tratto di salita viene superato dal gruppo sempre compatto a causa del vento contrario. Tim Wellens (UAE Team Emirates) sgasa appena inizia la discesa (-4.5km) pilotando Pogačar, sulla cui ruota è appostato Van der Poel, poi scalzato da Milan. La Lidl-Trek si raduna attorno al suo capitano: dopo essere rimasto attardato, Simone Consonni risale alla testa del treno che sta per lanciare il friulano. Gli uomini di Milan prendono in testa l'ultima curva ed è Edward Theuns l'ultimo a doversi impegnare prima di lasciar scatenare tutti i watt di Jonathan Milan: non riesce ad uscirgli di ruota Fred Wright, che si piazza secondo, mentre è inutile la rimonta sulla sinistra di Mathieu van der Poel, terzo.