Giro d'Italia

Giro d'Italia 2024, 2a tappa: le montagne non si fanno attendere

Pogacar ha mancato la prima tappa e vorrà sicuramente la rivincita: chi riuscirà a tenerlo stavolta? Il percorso, le nostre previsioni, orari e appuntamenti tv

04.05.2024 19:40

Dopo una prima tappa già impegnativa e corsa al fulmicotone, domani il gruppo potrà nuovamente fare scintille sul primo vero arrivo in salita del Giro d'Italia che potrebbe condizionare fortemente la classifica. La salita da Biella al Santuario di Oropa è un classico del Giro e presenta le pendenze giuste per scavare qualche distacco, tanto più che sarà preceduta da altre asperità anche se non durissime. Dopo oltre 90 km fondamentalmente pianeggianti, gli ultimi 70 scarsi bastano per accumulare rapidamente quasi 2000 metri di dislivello. La strada inizia a salire dopo il traguardo volante di Valdengo per raggiungere Valle San Nicolao in circa 6.5 km al 3.5%. Da adesso in poi si susseguono salite e discese su strade complicate e tortuose senz'altro difficili da interpretare anche se la corsa avrà il suo punto focale nella salita conclusiva; nell'ordine si sale all'Intergiro di Crocemosso (4.3 km al 5.1%), a Lora (5.5 km al 5.6%) - dove è posto il GPM di Oasi Zegna - e Nelva (5 km al 5.7%, abbastanza irregolare, max 12%). Un'ultima discesa porta ad Andorno Micca, dove in pochi km di fondovalle si arriva a Biella per imboccare subito l'ascesa conclusiva di 11.8 km al 6.2% di media: i primi 5 km sono abbastanza semplici (media 3.9%) eccetto un primo strappo di circa 1.5 km al 6%; poi la strada impenna per entrare nel centro di Favaro e procede a gradoni fino al traguardo alternando lunghi tratti in doppia cifra a brevi momenti di respiro (gli ultimi 6.8 km hanno una media del 7.9% e punte fino al 14%).

Dettaglio salita Oropa

Fari puntati su…

Già oggi era il grande favorito e maggior ragione lo sarà domani, visto che non è riuscito a vincere: Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) è chiamato alla replica su una salita adattissima alle sue caratteristiche che potrebbe consentirgli tranquillamente di cogliere il primo successo al Giro ed anche la maglia rosa. D'altronde oggi soltanto Jhonatan Narváez (INEOS Grenadiers) e - quasi - Maximilian Schachmann (BORA - hansgrohe), due corridori più adatti a percorsi misti come quello odierno che ad un arrivo in salita tosto come quello di Oropa. In ogni caso vale la pena di tenerli in considerazione: il primo si rende a volte protagonista di prestazioni ottime anche su salite più toste e sarà galvanizzato dalla maglia rosa, il secondo è un ottimo corridore per le brevi gare a tappe e reca nel palmares (per esempio) due successi alla Parigi-Nizza. Lo stesso si può dire del giovane Alex Baudin (Decathlon AG2R La Mondiale Team), del quale a 22 anni ancora non conosciamo i reali limiti, ma si è ben difeso nella tappa regina dei Paesi Baschi ed in passato ha fatto buone prestazioni sulle Alpi al Tour de l'Avenir; oppure anche di un brillantissimo Nicola Conci che potrebbe a questo punto provare a curare la classifica per la Alpecin-Fenix.

In ogni caso i protagonisti più attesi sono gli uomini di classifica propriamente detti, che si trovano già tutti ad inseguire lo sloveno: scorrendo la classifica troviamo per primi i due azzurri della Bahrain - Victorious, Damiano Caruso e Antonio Tiberi, rispettivamente a 11" e a 14" da Pogacar in classifica; a 14" si trova anche il grosso degli altri favoriti, spesso affiancati da compagni di qualità, tra cui Mauri Vansevenant con Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step), Geraint Thomas con Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), Daniel Felipe Martínez (BORA - hansgrohe), Cian Uijtdebroeks con Attila Valter (Team Visma | Lease a Bike), Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla), Esteban Chaves con Mikkel Frølich Honoré (EF Education - EasyPost), Ben O'Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Giulio Pellizzari (VF Group - Bardiani CSF - Faizanè), Einer Rubio (Movistar Team) e Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team). Proprio su Filippo Ganna vale la pena di mettere nero su bianco una suggestione: avendo retto ottimamente oggi ed essendo quella di domani l'unica frazione realmente indigesta per lui prima che si arrivi alla cronometro di Perugia, il verbanese potrebbe stringere i denti per lasciarsi una minima possibilità di prendersi la maglia rosa contro il tempo, cosa complicata ma non impossibile.

Non sono messi molto peggio alcuni outsider come Juan Pedro López (Lidl - Trek) e Aurélien Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale Team) che pagano soltanto 24" al fenomeno sloveno oppure Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team) che ne paga 28. Chi ha già pagato tanto è Romain Bardet (Team dsm-firmenich PostNL), che già accusa 1'01 da Pogacar insieme ad altri due scalatori come Nairo Quintana (Movistar Team) e Domenico Pozzovivo (VF Group - Bardiani CSF - Faizanè): difficile credere che Pogacar lasci fare, ma questi tre potrebbero comunque giovare del ritardo per giocarsi il successo di tappa qualora la situazione tattica lo consentisse.

Giro d'Italia 2024, gli orari della seconda tappa

La partenza ufficiale verrà data alle 13:05, mentre l'arrivo è previsto tra le 17:00 e le 17:30. La tappa sarà trasmessa in tv sia dai canali in chiaro Rai (su Rai Sport dalle 12:20 alle 14:00, poi su Rai 2 dalle 14:00 alle 18:00), sia su Eurosport, Discovery+ e GCN+ (dalle 12:45 alle 17:45).

La maglia rosa non è cosa scontata: aspetti Pogacar, se la prende Narváez
Speriamo che anche a Pogačar salti la catena ad Oropa!
Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.