Il campionato di Serie A è in stand-by: pro e contro di un appuntamento inevitabile

16.10.2018 14:28

Come ogni stagione, puntualmente, anche quest’anno il carrozzone della serie A è costretto a fermarsi per dare spazio agli appuntamenti internazionali delle nazionali di calcio. I team di serie A sono da sempre restii a far andare i propri tesserati a giocare in giro per il mondo nel bel mezzo della stagione ma, dopo la mancata qualificazione ai mondiali di Russia, quest’appuntamento non può essere snobbato né dai giocatori che dalle società. Dai risultati delle nazionali derivano inevitabilmente le fortune o le disgrazie sportive dei rispettivi campionati nazionali e, finalmente, sembra che questa cosa sia stata compresa da tutti.

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Quando la sosta è una manna dal cielo


La pausa del campionato di Serie A, a seconda del momento di forma di ogni team, può essere percepita come una manna dal cielo o come una seccatura. La sosta, ad esempio, quest’anno farà sicuramente bene a due club di serie A che, per motivi differenti, non stavano attraversando un periodo felicissimo: il Chievo Verona ed il Genoa. I clivensi, a causa della penalizzazione in classifica e di risultati poco soddisfacenti, versano in acque pericolosissime e secondo William Hill sono tra i candidati assoluti alla retrocessione in serie B. La squadra veneta ha così deciso di approfittare della sosta sostituendo l’allenatore D’Anna con l’ex ct dell’Italia Ventura, al ritorno in panchina dopo la tragica partita di San Siro contro la Svezia. Il discorso del Genoa, invece, è differente: il grifone, infatti, trascinato dai goal di bomber Piatek, conta 12 punti in classifica e viaggia in acque tranquille ma, nonostante questo, è giunta la notizia dell’esonero di Ballardini. Il rapporto tra l’allenatore ed il presidente Preziosi non è mai stato idilliaco e la situazione è degenerata dopo la sconfitta casalinga contro il Parma, con l’esonero come inevitabile epilogo. La panchina del grifone verrà così affidata al già ex Juric, allenatore sicuramente interessante ma anch’egli reduce da un esonero nella precedente esperienza in terra genovese.

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Quando la pausa arriva nel momento sbagliato


Se per alcuni, come visto, la sosta delle nazionali può essere considerata un toccasana, in quanto rappresenta una opportunità per cambiare e mettere in ordine ciò che non va, per altri, invece, può essere una vera e propria seccatura perché va ad interrompere un periodo estremamente positivo. È il caso di Inter e Roma che, dopo un inizio complicato, sembravano aver ingranato la marcia giusta ed aver trovato il giusto feeling. Entrambe vengono da una importante serie di risultati positivi, sia in campo europeo che in campionato ma, sul più bello, sono state costrette a veder partire i loro talenti per farli andare a giocare in giro per il mondo. Se da un lato l’appuntamento con le nazionali è un modo per far crescere i calciatori, dall’altro può essere pericoloso sia in termini di eventuali infortuni che di calo di concentrazione.

In ogni caso, mai come ora, la nostra nazionale ha bisogno del sostegno di tutti ed è richiesto che giocatori e società remino nella stessa direzione. In qualità di tifosi non ci resta che sperare che presto le recenti delusioni possano diventare solo un lontano ricordo.
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