Jonas Vingegaard primo ad Amasa-Villabona, Giro dei Paesi Baschi
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L'aria di Spagna piace molto a Vingegaard

Il danese conquista la terza tappa del Giro dei Paesi Baschi e vola in testa alla classifica davanti a Mikel Landa. Andrea Bagioli top ten al traguardo, Matteo Sobrero quarto della generale

05.04.2023 17:54

Jonas Vingegaard continua ineffabile il proprio percorso in un 2023 che lo sta vedendo vincere a ripetizione in Spagna: dopo il 100% di dominio alla O Gran Camiño (tre tappe su tre vinte, oltre ovviamente alla generale) aveva segnato il passo alla Parigi-Nizza (primeggiando solo nella cronosquadre), ma oggi è tornato ad alzare le braccia su uno dei muri che punteggiano la Itzulia. Non che la classifica sia esageratamente importante nelle brevi gare a tappe, ad ogni buon conto il danese della Jumbo-Visma si è installato al comando e non sarà facile toglierlo da lassù per i suoi principali rivali, ovvero una manica di spagnoli (Mikel Landa, Enric Mas, JuanPe López) e il francese David Gaudu su tutti.

La terza tappa del Giro dei Paesi Baschi 2023, da Errenteria ad Amasa-Villabona per 162.8 km pieni di salitelle, è stata “protagonizada” nella prima parte da una fuga a sei: i primi a muoversi sono stati Simon Geschke (Cofidis), Georg Zimmermann (Intermarché-Circus-Wanty) e Pierre Latour (TotalEnergies), partiti ai -148; ai -121 è rientrato  su di loro Rémi Cavagna (Soudal-Quick Step) e ai -111 sono arrivati pure Nicolas Prodhomme (AG2R Citroën) e Thibault Guernalec (Arkéa Samsic).

Ai -47 si è staccato Latour, ai -25 sono stati ripresi gli ultimi superstiti, Zimmermann e Cavagna e subito (si era sull'Alto de Altzo) sono partiti in contropiede Laurens Huys (Intermarché), Bauke Mollema (Trek-Segafredo) ed Esteban Chaves (Jayco AlUla). Il terzetto è rimasto insieme fino ai -15, quando - sulla salita di Azibar - Chaves ha allungato. Il gruppo era molto vicino al battistrada e di lì a poco si è mosso Mikel Landa (Bahrain-Victorious), senza fare in realtà la differenza. In maniera naturale qualcuno si staccava comunque, per esempio il leader della classifica Ide Schelling (Bora-Hansgrohe)

Ai -9 è partito James Knox (Soudal), si era in cima al muro di Cementerio de Zizurkil, terz'ultima salita della giornata; su di lui si è portato Juan Pedro López (Trek) e intanto Chaves continuava a difendere pochi secondi; il campione nazionale colombiano non ha però potuto impedire che i due contrattaccanti lo riprendessero ai -6, ai piedi della salita di Aduna, sulle cui rampe il forcing di López ha causato una defaillance proprio del sudamericano ai -4.2. Il terzetto si è riformato in discesa ma non c'era un grande accordo, al punto che ai 1800 metri, ancora prima che si arrivasse allo strappo che portava al traguardo, Knox se n'è andato da solo.

Il gruppo tirato da Jumbo-Visma e poi Movistar incombeva in ogni caso e ha raggiunto tutti sulla rampa finale, ma López ha trovato le energie per un estremo contropiede sfumato ai 300 metri, quando Attila Valter (Jumbo) ha chiuso il gap lanciando al contempo Jonas Vingegaard. Sergio Higuita (Bora) è scattato sulla destra ma ha perso il controllo della bici sul punto più duro, determinando il rallentamento di diversi colleghi (nessuno è caduto), su tutti Richard Carapaz (EF Education-EasyPost); ma intanto il vincitore del Tour de France 2022 si era a propria volta lanciato e stava staccando Enric Mas (Movistar). Quest'ultimo è stato superato in dirittura da Landa, mentre Vingegaard già esultava per la vittoria numero cinque in stagione.

Due secondini cronometrati tra il vincitore e i due immediati inseguitori, a 8" hanno chiuso Ion Izagirre (Cofidis) e David Gaudu (Groupama-FDJ), e in top ten ha chiuso tra gli altri anche Andrea Bagioli (Soudal), ottavo di giornata, mentre nella generale è Matteo Sobrero (Jayco) a resistere come migliore degli italiani, quarto a 18" da Vingegaard, nuovo leader con 5" su Landa e 16" su Gaudu. Domani la quarta tappa si svilupperà intorno a Santurtzi, sede di partenza e di arrivo; in mezzo 175.7 km coi soliti infiniti saliscendi baschi ma anche con una salita lunghetta nel finale, La Asturiana, 7.4 km (ma solo i primi 4 hanno pendenze rilevanti, superiori all'8% di media) che scollineranno ai -15. In un modo o nell'altro anche lì si farà la classifica.

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