L'ultima sfida mondiale tra WVA e MVDP in quel di Ostenda © Keystone
Ciclocross

Wout-Mathieu, è l'ora della sfida suprema

Scatta domani a Hoogerheide la rassegna iridata di ciclocross; grandissima attesa per il duello tra Van Aert e Van der Poel, tra le donne Persico sfida le olandesi. In palio anche i titoli delle categorie giovanili. Gli appuntamenti in TV

03.02.2023 18:16

Con una settimana di ritardo rispetto alla consueta collocazione, nemmeno quest'inverno può mancare nel prelibato banchetto del ciclocross il piatto principale: i Campionati del Mondo. L'edizione 2023, scattata in mattinata con la Team-Relay, nuova competizione per nazionali, vivrà nel fine settimane le sue due giornate più emozionanti, animate da ben sei gare, tre sabato e tre domenica. Prima di concentrarsi su uomini e donne da medaglia nelle varie prove è obbligatoria però un'occhiata al percorso: Hoogerheide è ormai da oltre vent'anni un must del calendario crossistico e si trova per la terza volta (dopo 2009 e 2014) ad ospitare la rassegna iridata. Come in occasione delle tappe di Coppa del Mondo, anche stavolta è stato proprio colui a cui è intitolata la gara, vale a dire Adrie van der Poel, a disegnare il tracciato. 

Il circuito assomiglia a grandi linee a quello degli anni passati, ma a causa del numeroso pubblico atteso soprattutto domenica alcune modifiche si sono rese necessarie, senza tuttavia intaccare lo spirito del GP Adrie van der Poel che si presenta nel complesso piuttosto scorrevole e senza grosse insidie tecniche. Da segnalare lo spostamento molto più avanti nel round delle tavole, quasi alla fine del giro, appena prima della lunga scalinata che porta al tratto in contropendenza che precede il lungo e pendente rettilineo finale. Per il resto, a meno che le piogge previste nei prossimi due giorni non rendano tutto molto più fangoso, le velocità medie saranno altissime a conferma di come forse si potesse osare un po' di più nella tracciatura di un Mondiale che non offre tutte le peculiarità tecniche che ci si sarebbe potuti aspettare da una località classica come Hoogerheide. 


Ci aspettano, in alcuni casi, gare molto equilibrate; andiamo a scoprire nel dettaglio i favoriti e gli orari gara per gara.
Donne Juniores; sabato alle 11.00
Ad aprire il Mondiale saranno le U19 più forti del pianeta, attese a una delle loro prime rassegne iridate della carriera. In questa categoria la favorita è una sola ed appare già come la scontata vincitrice; Lauren Molengraaf non è mai stata sconfitta nell'arco della stagione, ha dominato ogni gara in cui è apparsa al via ed è inoltre stata capace di farsi valere per una top 10 addirittura tra le élite, candidandosi come futura rivale delle tre terribili 2002. Dato che l'oro sembra già assegnato, a contendersi le altre due posizioni del podio saranno le gemelle canadesi Ava Holmgren e Isabella Holmgren, con la prima che dopo un breve periodo di appannamento durante il periodo natalizio sembra tornata ad un livello lievemente superiore a quello della sorella, e la francese primo anno Célia Gery, in grande spolvero nelle ultime settimane e destinata a comandare nella categoria la prossima stagione. Per lei il problema sarà riuscire a ribattere al probabile gioco di squadra delle due canadesi. Altre outsider per argento e bronzo sono le due belghe Xaydee Van Sinaey e soprattutto Fleur Moors, più costante della connazionale nell'arco dell'annata. Anche le italiane possono ambire ad un metallo: con l'ausilio di un po' di fango Valentina Corvi e Federica Venturelli potrebbero essere in grado di superare le più quotate avversarie, come già dimostrato da Valentina nell'Europeo di Namur concluso al secondo posto. Occhio infine alla britannica Cat Ferguson.
Italia: Valentina Corvi, Federica Venturelli, Arianna Bianchi.

Uomini under 23; sabato alle 13.00
Nonostante ci siano diversi atleti competitivi che ambiscono alla maglia iridata, anche in questo caso al via della prova c'è un netto e chiaro favorito, seppur non al livello di Molengraaf. Thibau Nys si è infatti aggiudicato la CDM vincendo tutte e quattro le tappe disputate e solamente una foratura gli ha portato via in novembre il titolo europeo. Capace di primeggiare anche con i grandi (il terzo posto nel campionato belga è il risultato di maggior spicco ottenuto sin qui con gli élite), le uniche noie per il figlio di Sven sono arrivate a causa della schiena. I dolori lo hanno attanagliato prima e durante le festività di Natale, impedendogli talvolta di esprimersi ai massimi livelli. In ogni caso questi problemi paiono ormai risolti da quasi un mese e allora non c'è motivo per anteporre qualcuno a Thibau nella griglia dei favoriti, anche considerando che in caso di gara di gruppo Nys potrebbe pur sempre contare sul proprio eccezionale spunto veloce. Il Belgio ha in faretra molti altri crossisti da vittoria, da citare il campione in carica Joran Wyseure, amante del fango e autore di un'annata sotto le aspettative, ma comunque in grado di portare a termine un assolo come palesato a Fayetteville, Emiel Verstrynge, vincitore a Namur e capace di opporre resistenza alla strapotenza fisica di Thibau, e ancora Witse Meeussen, sempre nelle prime posizioni da settembre in poi, e Jente Michels, meno costante di altri ma baciato da un talento raro e in possesso di una tecnica unica: con delle buone gambe a supporto può scapparci la sorpresa. Contro un'armata di tali dimensioni difficilmente si può rivaleggiare, ma Tibor Del Grosso ha dato prova nelle ultime settimane di essere al livello dei belgi e di poterli battere. A Besançon poi è uscito vincitore dalla sfida con Meeussen, Verstrynge e Wyseure, portandosi appresso una grande carica emotiva che, unita al sicuro tifo che gli riserveranno i tanti tifosi orange presenti a Hoogerheide, contribuirà a rendere Del Grosso uno spauracchio per il fortissimo Belgio. L'Italia si affida a Davide Toneatti per centrare una top ten che nella giusta giornata potrebbe diventare persino top five.
Italia: Davide Toneatti, Filippo Agostinacchio.

Donne élite; sabato alle 15.00
I risultati della stagione sin qui disputata parlano chiaro: per battere Fem van Empel  e Puck Pieterse servirà un miracolo, ma tra le due neerlandesi vige una situazione di equilibrio che difficilmente un percorso come Hoogerheide potrà rompere. L'atleta della Jumbo-Visma parte favorita perché ha dalla sua uno sprint eccezionale e perché, in fondo, un tracciato così scorrevole ben si confà alle sue caratteristiche. La sua glaciale sicurezza nelle occasioni importanti è un altro suo carattere distintivo che in un Mondiale può far la differenza. Non va però dimenticato che nel Mondiale U23 a Fayetteville fu proprio Pieterse a mandare in frantumi ogni suo piano tattico e a batterla prima mentalmente che fisicamente. Puck cercherà ovviamente di replicare l'impresa dell'anno passato sfruttando i tratti tecnici per mettere alle strette la rivale. Le tavole rappresentano un elemento fondamentale: guadagnare un paio di secondi lì, lei che è una delle pochissime capace di saltarle in bici, può rivelarsi decisivo per il risultato finale. Non partono battute sin dal via, ma probabilmente dovranno ripiegare sul bronzo le altre neerlandesi e la nostra Silvia Persico, atleta potente e veloce in grado di esaltarsi su un percorso scorrevole come questo. Forse la più in forma prima di contrarre il virus che gli ha impedito la partecipazione a Besançon, per quantificare le sue chance di medaglia bisognerebbe conoscerne l'avvicinamento, certamente non ideale. Ceylin Del Carmen Alvarado è stata l'unica capace di rivaleggiare con le tre 2002 nell'ultimo periodo e l'attento recupero che si è presa dopo il Campionato Nazionale potrebbe regalarle qualche percentuale in più di forza nel momento clou della gara. Difficilmente la vincitrice di Ostenda 2021, Lucinda Brand, replicherà con un altro iride, ma attenzione perché è dal suo infortunio a Tabor che punta a questo obiettivo e, pur non arrivandoci sulla scia di prestazioni particolarmente esaltanti, Lucinda è sempre un cagnaccio. Su un percorso del genere la sua astuzia tattica può giocare un ruolo chiave nella risoluzione della corsa. Annemarie Worst è apparsa in palla nell'ultimo periodo, guai a darla per battuta per una medaglia, anche perché lei è una che si esalta nelle competizioni come il campionato del mondo. L'ottima Inge van der Heijden e la scarica Denise Betsema devono affidarsi al caso: difficilmente saliranno sul podio mondiale. 
Italia: Silvia Persico, Sara Casasola.

Uomini juniores; domenica alle 11.00
Senza dubbio la categoria più equilibrata, manca un favorito netto e se c'è, è quello con la nazionale peggiore alle sue spalle, elemento non trascurabile data la scorrevolezza del percorso (la pioggia può cambiare tutte le carte in tavola, ovviamente). Il francese Léo Bisiaux si è reso protagonista della stagione sin dal suo principio e ha vinto con discreta facilità il campionato europeo e due tappe di CDM. Nelle ultime settimane però ha perso un po' di brillantezza, è riuscito a difendere il primo posto nella generale di Coppa ma non arriva all'appuntamento iridato con l'inerzia dalla sua parte. Cercheranno di approfittarne, forse anche con un po' di gioco di squadra se ci sarà terreno asciutto, i belgi Yordi Corsus, tornato in gran forma dopo una stagione vissuta per larghi tratti al di sotto di quelle che erano le aspettative di settembre, Viktor Vandenberghe, campione nazionale e in assoluto il più costante nonché temibile dei fiamminghi, e Seppe Van Den Boer, la cui fiamma si è accesa nel periodo natalizio per poi non spegnersi più. Anche i Paesi Bassi possono contare su una discreta squadra: le maggiori speranze di medaglia/maglia arcobaleno sono riposte in Guus van den Eijnden, ben piazzato in qualsiasi gara stagionale, ma anche Senna Remijn, Keije Solen e Floris Haverdings sognano qualcosa di importante. Occhio infine alla truppa proveniente dal Nord America che ha diverse frecce al proprio arco; Andrew August, statunitense, è il più pericoloso di tutti. Il suo grosso handicap è la partenza, ma se dovesse riuscire a limitare i danni nel corso del primo diventerebbe una minaccia per chiunque.
Italia: Tommaso Cafueri, Elian Paccagnella, Samuele Scappini, Stefano Viezzi.

Donne under 23; domenica alle 13.00
Come per le colleghe più giovani anche qui il pronostico pare abbastanza chiuso. Shirin van Anrooij ha disputato tutta la stagione correndo insieme alle élite, anche perché le gare femminili under non esistono nemmeno in CDM, ed è rimasta costantemente al livello di Van Empel e Pieterse, tanto che solamente due settimane fa ha deciso di rinunciare alla sfida con le due coetanee per puntare all'iride con le promesse. Anche su un percorso scorrevole Shirin appare in grado di lasciare sul posto le varie avversarie sin dalle prime battute di gara e avviarsi verso un titolo mondiale attraverso un assolo da vera fuoriclasse. Proverà ad opporle un po' di resistenza, ma soprattutto andrà a caccia della seconda posizione Zoe Backstedt, campionessa del mondo juniores che ultimamente sta facendo sfracelli pure tra le grandi, dimostrandosi atleta da top ten nei contesti più nobili e dove la concorrenza è maggiore. Migliorata esponenzialmente da inizio anno nei percorsi veloci è sicuramente la numero due della categoria, ma non potrà vivere sonni tranquilli se il suo obiettivo è l'argento. Marie Schreiber, infatti, nelle ultime settimane sta vivendo un periodo particolarmente florido e anche grazie alla sua partenza fulminante pare in grado di giocarsela per un posto sul podio con la stessa Backstedt e con Line Burquier, autrice di una stagione buona ma ancora senza quel salto di categoria che sarebbe lecito attendersi da lei, che fra l'altro predilige tracciati altimetricamente più esigenti di Hoogerheide. Outsider per una medaglia tre che dovrebbero avere vita facile nel centrare la top ten: Leonie Bentveld, Amandine Fouquenet e la più ambiziosa del terzetto, la ceca Kristyna Zemanová.
Italia: Carlotta Borello, Asia Zontone.

Uomini élite; domenica alle 15.00
Mathieu van der Poel vs Wout van Aert. Si potrebbe riassumere così il Mondiale élite (e forse per il grande pubblico proprio il Mondiale in generale, comprendendo tutte le categorie), ma ci sarebbe il rischio di risultare superficiali, anzi, lo si sarebbe di certo. Non è tuttavia riduttivo farlo per quanto riguarda la corsa alla maglia arcobaleno tra i professionisti. Difficilmente infatti qualcuno riuscirà nell'impresa di inserirsi in quello che ormai è già passato alla storia, seppur i due abbiano ancora una buona fetta di carriera davanti, come uno dei duelli più caratterizzanti di sempre nel ciclocross (e nel ciclismo tutto). La sfida per adesso l'ha vinta Van Aert, avanti negli scontri diretti ma soprattutto apparso onnipotente in certi contesti, ma sicuramente Van der Poel sarà pronto per prendersi la rivincita in casa, nel giorno più importante dell'anno. Mathieu, sistemati i problemi alla schiena che lo perseguitano da Tokyo, è apparso in gran forma a Benidorm e Besançon e rispetto a Wout avrà il vantaggio di partire in prima fila. Il neerlandese avrà dalla sua buona parte del percorso anche se difficilmente riuscirà a disfarsi della presenza di Van Aert, anch'egli arrivato nelle migliori condizioni possibili al Mondiale e dunque, alla luce di quanto avvenuto fin qui, favorito per indossare il quarto iride della sua carriera tra gli élite. Le tavole, su cui si è tanto discusso negli ultimi giorni, saranno un altro punto a favore di Van der Poel, ma con ancora da affrontare scalinata, contropendenza e finale in asfalto non è detto che risulteranno davvero influenti ai fini del risultato. Da quando sono professionisti, quello di domenica è uno dei duelli più attesi dato il grande equilibrio che ci si aspetta tra i due fuoriclasse.
Per il bronzo sono quattro gli atleti che spiccano sulla concorrenza, i cosiddetti “crossisti puri”. Eli Iserbyt e Lars van der Haar puntano tanto su questo Mondiale anche perché sanno che il tracciato è molto adatto alle loro caratteristiche, ma anche Laurens Sweeck ci arriva in ottima forma, come palesato con il secondo posto di Besançon, gara corsa con il carico della settimana precedente sul groppone. Infine Michael Vanthourenhout spera di concludere un'annata strepitosa per quanto concerne le gare che assegnano maglie e medaglie nonostante l'influenza che l'ha colpito appena prima di Benidorm e che gli ha impedito di prepararsi come tutti gli altri al Mondiale. Anche per lui le tavole messe in quel tratto in leggera salita rappresentano un vantaggio. Tra gli altri, attenzione a Cameron Mason e Pim Ronhaar, soprattutto se il percorso si appesantirà con il passare delle categorie, a Kevin Kuhn e Joris Nieuwenhiis, due sempre presenti nelle top ten delle gare più importanti, e a Clément Venturini se ci sarà gara tattica. Filippo Fontana può ambire ad un piazzamento nei migliori quindici.
Italia: Filippo Fontana.

 

Gli orari in tv
Sabato 4
Ore 11: Juniores F (dalle 10.50 su RaiSportHD; dalle 11.00 in streaming Eurosport) 
Ore 13: Under 23 M (dalle 13.00 in streaming Eurosport; dall'1.30 su RaiSportHD)
Ore 15: Élite F (dalle 14.45 su Eurosport 2 e in streaming su Eurosport; dalle 16.15 su RaiSportHD)

Domenica 5
Ore 11: Juniores M (dalle 11.00 in streaming su Eurosport; dalle 23.40 su RaiSportHD)
Ore 13: Under 23 F (dalle 13.00 in streaming su Eurosport; dalle 00.30 su RaiSportHD)
Ore 15: Élite M (dalle 15.00 su RaiSportHD; dalle 14.45 su Eurosport 2 e in streaming su Eurosport)

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