Jorgen Nordhagen vince l'ultima tappa del Giro Next Gen
Ciclismo Giovanile

Giro Next Gen, che finale a Pinerolo! Tappa a Nordhagen, Omrzel conquista la corsa

Il norvegese vince la tappa conclusiva in una volata a due sullo sloveno, che sfila la maglia rosa a Tuckwell (4°) e conquista la rosa per pochi secondi

Dopo le mezze sentenze della tappa di Prato Nevoso era lecito attendersi un'ultima tappa emozionante per chiudere il Giro Next Gen 2025, e così è stato. Il traguardo di Pinerolo ha premiato Jorgen Nordhagen (Visma-Lease a Bike Dev), vincitore di tappa, e soprattutto Jakob Omrzel (Bahrain Victorious Dev), che a pochi chilometri dall'arrivo è stato l'unico a seguire l'attacco del norvegese e ha così sfilato la maglia rosa a Luke Tuckwell (Red Bull-BORA-hansgorhe Rookies) per una manciata di secondi.

Giro Next Gen 2025, la cronaca dell'ottava tappa

La tappa regina di sabato ha chiarito i valori in campo tra gli uomini di classifica, ma non ha deciso il nome del vincitore di questo Giro Next Gen. L'ultima parola l'ha avuta la tappa finale, lunga 127 chilometri, con partenza e arrivo a Pinerolo. Niente alta montagna nel menu, ma due salite brevi e davvero ripide - Prarostino (2.5 chilometri al 12.8% con tratti al 20%) e San Maurizio (500 metri al 13.2% quasi tutti in pavé) - da ripetere due volte negli ultimi 37 chilometri.

Altimetria/Profile tappa 8 Giro Next Gen 2025
L'altimetria dell'ottava tappa del Giro Next Gen

Ad animare la prima parte di gara è stata una fuga di otto corridori, tra cui gli italiani Matteo Milan (Lidl-Trek Future), Federico Savino (Soudal Quick-Step Dev), Davide Basso (Padovani Polo Cherry Bank), Gabriele Bessega (Biesse Carrera) e Dario Belletta (Solme Olmo), insieme a Jesse Kramer (Hagens Berman Jayco), Felix Orn-Kristoff (Wanty-Nippo-ReUz) e Maxime Decomble (Groupama-FDJ Conti). Il gruppo non ha concesso troppo spazio e già in vista del circuito finale di Pinerolo l'azione degli otto era prossima a esaurirsi.

Nel primo passaggio da Prarostino è stato Lorenzo Finn (Red Bull-BORA-hansgrohe Rookies) a tenere a bada il gruppo per favorire Luke Tuckwell, suo compagno di squadra e in maglia rosa. Tra i corridori che hanno perso contatto dal gruppo dei migliori, formato da una ventina di unità, spiccavano i nomi di Albert Withen Philipsen (Lidl-Trek Future) e Pau Marti (Free Palestine). La situazione non è mutata nel primo passaggio su San Maurizio: tutto si sarebbe deciso nell'ultimo passaggio da Prarostino.

Tim Rex (Visma-Lease a Bike) ha preso la testa del gruppo ai piedi della salita per il suo leader Jorgen Nordhagen e ha messo in difficoltà Adrià Pericas (UAE Emirates Gen Z), 6° in classifica generale alla vigilia. Nel tratto più duro Nordhagen ha aperto le danze con un ritmo irresistibile: con il norvegese è rimasto il podio provvisorio della corsa con la maglia rosa Tuckwell, il suo avversario diretto Jakob Omrzel (Bahrain Victorious Dev) e il vincitore di sabato Pavel Novak (MBH Bank Ballan). In vista dello scollinamento Nordhagen e Omrzel hanno staccato Novak e Tuckwell, che non sono riusciti a colmare il distacco in discesa: ai piedi di San Maurizio, con 4 chilometri alla fine del Giro Next Gen, Omrzel sfilava virtualmente la maglia rosa a Tuckwell.

Sullo strappo la situazione non è cambiata e il distacco tra le due coppie si è stabilizzato sui 20", un margine sufficiente per consentire a Omrzel di tenere la testa della classifica virtuale. In volata non c'è stata storia: Nordhagen ha fatto valere il suo spunto veloce e ha conquistato la tappa davanti allo sloveno, che ha potuto festeggiare la vittoria del Giro Next Gen. Alle loro spalle, Novak ha vinto la volata a due con la maglia rosa uscente per il 3° posto di tappa e si è assicurato la medesima posizione sul podio finale alle spalle di Omrzel e Tuckwell. Nella top 10 finale della corsa c'è spazio anche per tre corridori italiani: Turconi (5° a 1'47"), Finn (6° a 2'41") e Matteo Scalco (9° a 4'41").

Giro Next Gen 2025, i risultati

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Se sorrido mentre parli, probabilmente stai parlando di ciclismo. Tifoso sfegatato di tutti i corridori dal nome bizzarro e appassionato di triathlon, sono tra quelli che attendono la stagione di ciclocross più di quella su strada.