Marlen Reusser campionessa del mondo a cronometro ©UCI Cycling
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Marlen Reusser fa pace con il mondiale, vittoria netta nella cronometro di Kigali

La svizzera si prende il primo titolo iridato in carriera su un percorso da scalatrici. Van der Breggen e Vollering sul podio, Trinca Colonel undicesima

21.09.2025 13:22

L'ultima immagine di Marlen Reusser in una cronometro iridata risaliva al 2023, mondiale in Scozia, quando era la grande favorita per la vittoria ma decise di fermarsi a metà gara, apparantemente senza spiegazioni. “Semplicemente non volevo più continuare, non ho avuto nessun problema, volevo solo smettere di gareggiare in quel momento”, aveva poi spiegato. Lo scorso anno a Zurigo non c'era, costretta a saltare il mondiale di casa per i problemi di salute che l'hanno tormentata a lungo, da cui non sembrava esserci via di uscita.

Marlen Reusser è tornata, ha vissuto un 2025 da assoluta protagonista, e a Kigali si prende il suo primo titolo mondiale in carriera a livello individuale. Dopo una seconda metà di stagione condizionata da qualche guaio fisico, che l'hanno costretta al ritiro alla prima tappa del Tour de France, la svizzera è arrivata finalmente al massimo della forma al grande appuntamento, dominando una prova durissima e che ha premiato quasi solo le scalatrici. Completano il podio Anna van der Breggen e Demi Vollering, sue ex ds e compagna di squadra in SD Worx, ma nessuna avversaria poteva evitare una vittoria più che meritata, considerando tutto che quello che c'è stato prima di questa gara. 

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Il mondiale si apre con una delle atlete di casa, Xaverine Nirere. La rwandese chiude in 50'07", un tempo che non vale particolarmente come riferimento, ma la sua prestazione permette di avere un primo assaggio della durezza della salita finale che porta al traguardo. La prima a batterla è Soraya Paladin, che viene superata subito dopo dalla cinese Hao Zhang.

La questione per le medaglie inizia con Anna van der Breggen, che taglia il traguardo in 44'01", a 42.5 di media. La campionessa del mondo di Imola 2020 è la prima donna da battere, e dal secondo intermedio in poi le differenze iniziano a delinearsi. Già al primo rilevamento Marlen Reusser e Demi Vollering erano nettamente avanti a tutte, divise da meno di un secondo, ma al T2 la svizzera ha 28" di vantaggio sulle due neerlandesi.

Anna van der Breggen ©UCI Cycling
Anna van der Breggen ©UCI Cycling

Dopo aver perso qualcosa in discesa, Reusser fa nettamente la differenza sul muro finale, guadagnando altri 28" su Van der Breggen per chiudere a 43'09". Vollering continua progressivamente a perdere in ogni tratto, e già al T3 è dietro la compagna di nazionale. Anche sulla salita finale non riesce a guadagnare, ma difende comunque la medaglia bronzo, battuta di 1'04" dalla sua ex compagna di squadra.

Sono tutte molto vicine nelle posizioni a ridosso del podio: Brodie Chapman (Australia) a 1'20", battendo una manciata di secondi Katrine Aalerud (Norvegia), Antonia Niedermaier (Germania), Juliette Labous (Francia) e un'ottima Anna Henderson (Gran Bretagna), la migliore delle specialiste pure. Soffre di più invece Chloe Dygert (Stati Uniti), solo nona a 2'25", che precede Mireia Benito (Spagna). A ridosso della top ten Monica Trinca Colonel, undicesima a 3'02" da Reusser. Al primo mondiale della sua carriera, l'italiana si comporta discretamente e chiude in crescita negli ultimi chilometri, mettendosi alle spalle anche Cédrine Kerbaol (Francia) e Kasia Niewiadoma (Polonia).

Mondiale Kigali 2025, Marlen Reusser vince la cronometro: i risultati

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