Lotte Kopecky dopo la Corsa a punti vinta a Glasgow 2023 © UCI
Pista

Il Mondiale ha già una regina: Lotte Kopecky

La belga, fresca reduce da un Tour da protagonista, conquista il titolo della Corsa a punti dopo quello dell'Eliminazione. Silvia Zanardi settima. Settimo pure Matteo Bianchi nel Chilometro vinto da Jeffrey Hoogland

08.08.2023 21:25

Continua il periodo di incontenibilità di Lotte Kopecky, che dopo aver vinto nei giorni scorsi l'oro nell'Eliminazione ai Mondiali su pista 2023 di Glasgow si è ripetuta stasera nella Corsa a punti; il tutto nella settimana dedicata alla pista tra il Tour de France da urlo che ha fatto e il Mondiale su strada che l'aspetta domenica. Nella gara odierna (100 giri totali) la belga ha subito messo in chiaro che non avrebbe fatto sconti, prendendo la testa della classifica dopo aver vinto il secondo sprint e non mollandola più.

Appena dopo la volata in questione, è partito un attacco di alcune atlete tra cui Silvia Zanardi (rientrata da sola ai -72), la quale ha raccolto cinque punti complessivi nei due sprint disputati mentre era in corso la caccia. Ai -54 però Lotte ha deciso che aveva già concesso troppo spazio e allora si è lanciata in una controcaccia furente insieme all'australiana Georgia Baker e - qualche metro più indietro - alla britannica Neah Evans. Tra i -47 e i -45 le tre hanno guadagnato il giro e i 20 punti annessi; poco dopo  (ai -37) identica cosa ha fatto la statunitense Lily Williams, che era partita tutta sola mentre Kopecky e le altre erano all'attacco.

A questo punto la classifica vedeva Kopecky a 31, Evans a 29, Baker a 27, Williams a 25 e Zanardi - insieme all'olandese Marit Raaijmakers e alla messicana Yareli Acevedo - a inseguire a quota 5, lontana in pratica un giro dal podio. La corsa si è improvvisamente ingarbugliata ai -36, quando il gruppo si è rotto e dietro son rimaste pistard eccellenti come Kopecky, Evans, Williams e la francese Marie Le Net, che era stata poco prima protagonista di un'azione personale non premiata dalla conquista del giro.

Lotte ha fatto un'azione solitaria impetuosa per chiudere il gap col gruppo davanti, e appena rientrata è andata a rinfocolare l'azione, dato che diverse concorrenti erano appunto attardate. Intanto ha vinto il settimo sprint, quindi nelle tornate successive un po' alla volta le componenti del drappello di testa (tra cui una sempre attenta Silvia Zanardi) si sono portate sul drappello ritardatario, le cui componenti hanno conseguentemente perso un giro.

Con la classifica rivoluzionata da quest'episodio e nessun attacco in grado di far la differenza nella fase di gara successiva, ci si è presentati all'ultimo sprint con Kopecky sicura a 39 punti e in marcatura secca su Baker, seconda a 31; poi una voragine prima della lotta per il bronzo, che vedeva coinvolte Evans a 9, Zanardi e Raaijmakers a 8, Williams a 5 e via via le altre più indietro. Tra queste la giapponese Tsuyaka Uchino, a 4 (non la citiamo per caso).

Ai -3 Zanardi ha operato la scelta più coraggiosa che potesse inventarsi, è partita per un colpo da finisseur nella speranza di tenere fino al traguardo, ai 10 punti in palio per la volata finale e al susseguente podio. L'azione di Silvia è stata buona per un giro e mezzo, ma poi all'inizio dell'ultima tornata le gambe dell'azzurra sono un po' scoppiate, sicché lei è stata risucchiata dal gruppo in cui la citata Uchino usciva per anticipare la volata, riuscendo a precedere tutte e a volare al terzo posto raggiungendo quota 14. Davanti a lei - come detto - Kopecky a 39 e Baker a 31; alle sue spalle Williams e Evans a 9, Raaijmakers e Zanardi (settima) a 8.

Mondiali su pista 2023, super Hoogland nel Chilometro (e non solo)

Quarto titolo mondiale nel Chilometro per Jeffrey Hoogland: il neerlandese, dopo aver dominato le qualifiche in 57"971, si è ripetuto in finale con un tempo più alto (la vicinanza tra i turni non favoriva prestazioni super), 58"222, distanziando comunque gli australiani Matthew Glaetzer, secondo in 58"526, e Thomas Cornish, terzo in 58"822. Settimo posto per Matteo Bianchi, 1'00"099 il suo tempo in finale (in qualifica aveva segnato un 59"911, valevole sempre per il settimo posto). L'azzurro era stato quinto un anno fa a Saint-Quentin-en-Yvelines, comunque la sua presenza in finale conferma il fatto che sia ormai costantemente tra i big della specialità.

Pochi minuti dopo la finale, alcuni dei protagonisti del Chilometro si sono dovuti misurare nelle qualifiche del Keirin, che tra primo turno e ripescaggi (a cui è stato costretto Harrie Lavreysen) si è allineato ai quarti di finale che si disputeranno domani. Presenti tra gli altri gli australiani Matthew Glaetzer, Matthew Richardson e Thomas Cornish, il citato Lavreysen coi connazionali Hoogland e Tijmen van Loon e la vecchia gloria Azizulhasni Awang, il Pocket Rocket malese.

Lo Sprint femminile sta certificando la consacrazione di un nuovo personaggio, la neozelandese Ellesse Andrews. Già oro nel Keirin (un po' a sorpresa) l'altro giorno, la 24enne oceanica, che prima di questi Mondiali vantava come highlight di carriera un argento olimpico a Tokyo (sempre nel Keirin), sta facendo un percorso super nella regina delle specialità veloci. Agli ottavi disputati stamattina ha sovvertito i pronostici eliminando la tedesca Pauline Sophie Grabosch (mentre tutte le altre sfide sono andate bene o male secondo le attese).

Ai quarti, questo pomeriggio, Andrews ha fatto un piccolo capolavoro: persa la prima manche contro la britannica Sophie Capewell, è riuscita a mettere la propria ruota davanti (di un nulla, in rimonta) nella seconda, portando la sfida alla bella. E lì, nel decider, ha avuto la meglio nettamente, conquistandosi per la prima volta in carriera l'accesso alle semifinali. Ad attenderla domani ci sarà la tedesca Lea Sophie Friedrich che si è sbarazzata per 2-0 della francese Mathilde Gros, campionessa uscente; l'altra semi vedrà contrapposte la britannica Emma Finucane (2-0 alla canadese Lauriane Genest ai quarti) e la tedesca Emma Hinze (2-0 alla cinese Yuan Liying).

Stasera il programma si chiude con la Madison maschile con la coppia Elia Viviani-Michele Scartezzini a inseguire una non facile medaglia.

Quale sport per le atlete transgender? Il ciclismo risponde così
Volta a Portugal, la corsa più lunga fuori dal World Tour