Mathieu Van der Poel sul podio della Parigi-Roubaix 2024 ©Région Hauts-de-France
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Van der Poel: "Vincere con la maglia iridata non l'avrei nemmeno sognato da bambino".

Il vincitore della Parigi Roubaix: "Non avevo programmato l'attacco da lontano". Philipsen e Vermeersch festeggiano con lui la gara perfetta. Pedersen: "Ha giocato con noi".

07.04.2024 18:22

Con la vittoria di oggi, l'obiettivo di completare la doppietta Fiandre-Roubaix in maglia iridata si è realizzato per Mathieu Van der Poel. Il campione del mondo è partito in solitaria a poco meno di sessanta chilometri dalla fine, arrivando con 3' secchi su un gruppo di quattro uomini regolato in volata dal suo compagno di squadra in Alpecin-Deceuninck, Jasper Philipsen, che ha battuto Mads Pedersen e Nils Politt. Anche Gianni Vermeersch per la Alpecin-Decenuink è finito in top ten, piazzandosi sesto.

Ecco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della Parigi-Roubaix 2024.

Van der Poel:"Vincere con la maglia iridata non l'avrei nemmeno sognato da bambino"

"È difficile da credere, forse eravamo ancora più forti come squadra rispetto allo scorso anno. Sono molto orgoglioso dei miei compagni e molto felice di come è finita la corsa. Non avevo pianificato di attaccare così presto, ma volevo rendere la gara dura da lì in poi. Sapevo che una gara dura poteva essere a mio favore e oggi mi sono sentito benissimo. Quando ho avuto margine, sapevo di avere vento soprattutto a favore fino al traguardo. Ho avuto una giornata bellissima: naturalmente sapevo che potevo avere un colpo di sfortuna in qualsiasi momento. A Roubaix una foratura può sempre capitare, ma avevo un gap abbastanza largo e l'ammiraglia della squadra era dietro di me, quindi mi sentivo fiducioso e potevo davvero godermi il momento, più della settimana scorsa. Al Fiandre ero davvero al limite, ma oggi mi sentivo incredibile. Mi è davvero piaciuta l’ultima parte. Vincere con la maglia iridata? Non l'avrei nemmeno sognato da bambino. Quest'anno ero super motivato, volevo mostrare la maglia di campione del mondo, è stato oltre le aspettative. È difficile per me trovare le parole per dirlo, ma sto cercando di godermi questo momento”.

Van der Poel sul settore di Beuvry à Orchies prima del suo attacco ©alxmclr via IG
Van der Poel sul settore di Beuvry à Orchies prima del suo attacco ©alxmclr via IG

Jasper Philipsen: “Gara perfetta. Con un Mathieu così, noi possiamo stare sulle ruote”

“Sono ancora una volta molto orgoglioso della nostra gara di oggi, abbiamo davvero superato noi stessi come squadra. Non abbiamo esitato e abbiamo preso il controllo della corsa. Con qualcuno come Mathieu, che può partire così presto, è anche un po' più facile per noi giocare un po' più difensivamente, stare di più sulle ruote e innervosire gli altri. Penso che possiamo dire che abbiamo fatto una gara perfetta. Quando Van der Poel ha attaccato Io e Gianni Vermeersch eravamo in quel secondo gruppo e abbiamo risposto a molti attacchi: sai che gli altri si scoraggiano. Sono felice che Mathieu sia arrivato fino alla fine, non avrei mai voluto vederlo sconfitto. Abbiamo corso per vincere e sono estremamente orgoglioso di esserci riusciti di nuovo come squadra, facendo primo e secondo. È fantastico, qualcosa di cui essere molto orgogliosi. Alla fine mi sono sentito senza energie, ma è stato così per tutti. Sono rimasto un po’ sorpreso in volata, ma c’era ancora un buco a sinistra, per fortuna potevo ancora passare. Settimana prossima farà l'Amstel Gold Race, penso potremo ampliare le nostre vittorie in questa campagna.”

Gianni Vermeersch: “Dopo il primo ventaglio ho gridato nell'auricolare che dovevamo continuare a tirare a tutta velocità”

“In realtà è andata come l'anno scorso, solo che semplicemente allora non avevo fatto una top ten. Anche l'anno scorso avremmo voluto avere tre uomini nei dieci, ma non ci siamo riusciti. Oggi il piano si è realizzato. Ho avuto la fortuna di avere con me ancora Pithie che andava molto forte, lui era il motore. Sono riuscito comunque a evadere dal mio gruppo nel tratto prima di Camphin-en-Pévèle. Dormirò bene stanotte. L’anno scorso abbiamo fatto una gara quasi perfetta. Pensavo non avremmo potuto fare di meglio, ma penso che oggi ce l'abbiamo fatta comunque. Su alcuni tratti Oscar Riesebeek ha tirato molto forte, con vento laterale, il che ha portato rapidamente la gara a prendere una piega decisiva. Dopo un settore mi sono voltato indietro e ho visto che c'erano ancora trenta o quaranta uomini. Ho gridato nell'auricolare che dovevamo continuare a tirare a tutta velocità. Da lì in poi non ci siamo più fermati. È stato molto buono per me essere in quel gruppo con Stefan Küng e Nils Politt. Quando Van der Poel ha attaccato, la strada da percorrere era ancora lunga, ma quando sferra un attacco del genere, sai che è fortissimo. Penso faremo una grande festa."

Mads Pedersen: Non era possibile seguire Van der Poel, oggi ha giocato con noi.

“Quando Mathieu se ne ne è andato, tutti volevano seguirlo, ma era chiaro che non potevamo farlo", ha detto a Sporza Mads Pedersen “Mathieu era così forte oggi che ha quasi giocato con noi. Congratulazioni, amico. Quando Van der Poel si è involato ho cercato di tirare e inseguirlo, ma non era possibile, e il suo margine è aumentato, così alla fine abbiamo dovuto correre per il secondo posto. Nel finale anche i nostri inseguitori andavano forte, non era più possibile risparmiarsi. In questi casi bisogna dare il massimo e sperare per il meglio. Ho perso da Philipsen, che è un velocista, quindi non dovrebbe sorprendere nessuno che abbia vinto questo sprint. Inoltre, ha potuto stare alla nostra ruota per molto tempo, poi ha collaborato negli ultimi quindici chilometri. Ma è un velocista migliore, quindi non ha sorpreso nessuno di noi che sia arrivato secondo. Ho forato perché sono finito in un grosso buco, è stata colpa mia al 100%. Ora è decisamente il momento di rilassarsi. Non sono stato molto a casa dal ritiro di gennaio, quindi è ora di tornare a casa e vedere mia moglie.”

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