Filippo Ganna e papà Marco, ex canoista olimpico © Corriere della Sera
CicloStorie di Famiglia

Filippo Ganna e papà Marco: signori della velocità ... in due sport diversi

La decima puntata della rubrica di 'Cicloweb' è dedicata ad uno dei migliori cronoman dell'ultima decade e a suo papà Marco, ex atleta olimpico

30.10.2024 16:31

Siamo giunti, con enorme piacere, alla decima puntata di ‘CicloStorie di Famiglia’, una rubrica di ‘Cicloweb’ dedicata a quei corridori che hanno ereditato il talento sportivo da un ascendente, che esso sia un genitore, uno zio o un nonno. Non è necessario che sia di matrice ciclistica, e sono stati tanti gli esempi in questo senso. Per la terza volta in questi primi episodi, inoltre, parleremo di un italiano, dopo Elisa Longo Boghini e mamma Guidina Dal Sasso e dopo Letizia Paternoster e zio Peter Facinelli. La curiosità è che anche in questo caso, come i due precedenti, il protagonista è un talento assoluto delle due ruote, anche se il padre proviene da un ambito diverso.

La carriera di Filippo Ganna

Stiamo infatti parlando della storia di Filippo Ganna e di papà Marco. Ma procediamo con ordine. Il ribattezzato ‘Pippo’ è nato a Verbania il 25 luglio 1996. Nel 2015 è entrato a far parte della Lampre da stagista, ma sin da subito si è diviso tra strada e pista. Ed è proprio indoor, che ha conquistato i suoi primi successi, a partire dalla medaglia d'oro ai Mondiali di Londra 2016 nell'inseguimento individuale, con cui si fa conoscere al mondo del ciclismo italiano definitivamente. 

Filippo Ganna © INEOS - Grenadiers via X
Filippo Ganna © INEOS - Grenadiers via X

Da lì un dominio pressoché incontrastato in quella specialità, fatto salvo nel 2017, nel 2021 e nel 2024 (in quest'ultimo caso perché non ha partecipato). Sempre in pista non possiamo non menzionare il successo nell'inseguimento a squadre alle Olimpiadi di Tokyo 2020, che lo hanno fatto entrare nel gotha dello sport del Bel Paese. 

La sua carriera in strada, invece, dopo la Lampre lo ha visto correre in maglia UAE per un paio di stagioni, per poi passare al team INEOS Grenadiers (al tempo Sky) nel 2019, anno in cui di fatto comincia a diventare competitivo anche al di fuori della pista. Nel suo palmares figurano 33 vittorie all'attivo, fino a questo momento, di cui 26 a cronometro e 7 in linea. Senza dubbio le più prestigiose sono l'oro ai Mondiali di Imola 2020 e delle Fiandre nel 2021 nelle prove contro il tempo, a cui si aggiungono le 7 tappe al Giro d'Italia, una frazione alla Vuelta a Espana e il secondo posto alla Milano-Sanremo 2023

Filippo Ganna e papà Marco, accomunati dalla velocità

Ma da dove ha preso questa indole nella velocità? Perché diciamocelo, anche se non è uno sprinter puro, nonostante qualche volata in carriera l'abbia fatta, nelle specialità che lo hanno visto protagonista in carriera si è trovato sempre a dover essere il più veloce di tutti. Ebbene, questo talento lo ha preso da papà Marco, ex campione di canoa velocità. Il massimo risultato lo ha conquistato con la partecipazione alle Olimpiadi di Los Angeles 1984, quando finì 5° in batteria nel K-4 1000 m con Gennaro Cirillo, Vincenzo Damista e Francesco Mandragona.

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Fabio Barera
Amante del ciclismo grazie alla passione che mi ha trasmesso il nonno. Aspirante giornalista a cui piace raccontare storie di sport