Remco Evenepoel e Primoz Roglic impegnati nella scorsa Vuelta a España © Getty Images
Giro d'Italia

Giro, prende forma la startlist intorno a Remco&Primoz

Il punto della situazione, squadra per squadra, sui partecipanti al prossimo Giro d'Italia. Sono tanti i contendenti al podio finale oltre ai grandi favoriti Evenepoel e Roglic, anche il reparto velocisti comincia a delinearsi

23.02.2023 20:01

La nuova stagione ciclistica è da poco iniziata, e in queste settimane vediamo i grandi protagonisti del panorama ciclistico impegnati in corse di preparazione, ma ciò non toglie che molti leader abbiano già programmato più o meno precisamente i grandi obiettivi stagionali. Ovviamente, nell’arco di un’annata grande importanza è concentrata sulle corse a tappe, grandi giri in particolare. Andiamo quindi a riepilogare, squadra per squadra, quelle che sono le notizie riguardo alle partecipazioni al prossimo Giro d’Italia Nonostante maggiori certezze sulle varie composizioni si avranno tra qualche settimana, comincia a delinearsi la startlist della Corsa Rosa, qui riassunta tra dichiarazioni ufficiali, indiscrezioni e semplici ipotesi. Il grand tour italiano, il primo della stagione, partirà il 6 maggio dall’Abruzzo, precisamente da Fossacesia Marina, per concludersi il 28 dello stesso mese a Roma, che torna sede conclusiva dopo il 2018. 

ALPECIN-DECEUNINCK

Mathieu Van der Poel tornerà a puntare tutto sul Tour de France dopo la grande interpretazione fornita lo scorso anno alla Corsa Rosa. A guidare la formazione neopromossa nel WorldTour in Italia ci sarà invece il velocista australiano Kaden Groves, già vincitore di una tappa alla Vuelta nel 2022. La selezione del team belga avrà quindi diversi uomini a disposizione del proprio sprinter, mentre per i colori azzurri si spera nella presenza di corridori come Nicola Conci, rimasto l’unico scalatore puro in squadra, e Stefano Oldani, vincitore della tappa di Genova della passata edizione.

ARKÉA-SAMSIC

Salutato inaspettatamente Nairo Quintana, la seconda neopromossa nella massima categoria ciclistica si trova a fare i conti con un roster senza nomi di grido, ma con tanti corridori solidi e pronti a raccogliere piazzamenti. Il capitano di squadra al Giro sarà Warren Barguil, il che testimonia l’attenzione del team per il primo grande giro stagionale. Per quanto riguarda poi le ruote veloci, appare probabile la presenza del velocista neerlandese David Dekker, adatto alle volate più classiche; infine non ci sono ancora notizie riguardo al possibile debutto del veneto Luca Mozzato, reduce da un ottimo 2022 e da una partecipazione al Tour de France.

ASTANA QAZAQSTAN

La squadra kazaka si ritrova, dopo gli addii di Vincenzo Nibali e Miguel Ángel López, senza veri e propri leader per le grandi corse a tappe, storicamente la specialità del team. L’acquisto in extremis di Mark Cavendish ha però rinnovato le ambizioni di squadra negli sprint, e secondo quanto dichiarato da Vinokurov, il velocista britannico potrebbe correre sia Giro che Tour. Sono poi molti anche gli italiani nel roster, con Gianni Moscon che ha già annunciato la propria presenza in un anno che spera essere quello del riscatto.

BAHRAIN-VICTORIOUS

Tra le formazioni che rendono noti sin da subito i piani dei propri capitani troviamo sicuramente l’ambiziosa formazione del Golfo, che gode di grande abbondanza di scalatori nel proprio organico. Quest’anno i leader al Giro saranno Damiano Caruso, Jack Haig e Gino Mäder, mentre gli spagnoli Landa e Bilbao tenteranno la caccia al podio in Francia. Un passo indietro al tridente ci sarà poi un altro ottimo scalatore come Satiago Buitrago, in una selezione sempre ricca di ottimi grimpeur, tra cui l’esordiente Edoardo Zambanini, dopo aver corso un’ottima Vuelta a España lo scorso anno. Per quanto riguarda gli sprint, un altro attesissimo esordio è quello di Jonathan Milan, sempre più in confidenza con le volate e pronto a testarsi su un palcoscenico di alto livello.

BORA-HANSGROHE

Non ci sarà al via il campione in carica Jai Hindley, che proverà a misurarsi all’esordio al Tour de France. Il leader della corazzata tedesca (che ha già presentato una preselezione di 11 uomini) sarà invece il russo Aleksandr Vlasov, a cui il percorso della Corsa Rosa si addice meglio e reduce da alcune stagioni in cui ha mostrato grande continuità di risultati. Gli uomini che dovrebbero essergli più vicini nella caccia al podio finale saranno i luogotenenti Lennard Kämna e Patrick Konrad, mentre Bob Jungels sembra virare verso il Tour de France, che meglio si incastra con gli altri suoi impegni stagionali. Infine, dovrebbero esserci anche gli scalatori italiani Giovanni Aleotti e Matteo Fabbro, mentre è da escludere la presenza di un velocista, per una formazione concentrata interamente sulla classifica generale.

EF EDUCATION-EASYPOST

Sembrano diminuire con il passare le settimane le possibilità di rivedere Ricard Carapaz al via del Giro, con il campione olimpico che dovrebbe optare sull’accoppiata Tour-Vuelta, anche se un annuncio ufficiale ancora manca. Ci sarà sicuramente invece Magnus Cort Nielsen, corridore adatto a qualsiasi tipo di terreno e a caccia di un successo di tappa che gli permetterebbe di completare la “trilogia” dei grandi giri. Vista la probabile assenza di Carapaz, dovrebbe tornare dopo diversi anni Rigoberto Urán, giunto ormai verso la fine della carriera ma ancora in grado di competere per un piazzamento nella top10 finale. Per il resto ben poco si sa, come da copione per una squadra sempre molto ermetica nelle comunicazioni.

GROUPAMA-FDJ

Thibaut Pinot ha deciso di tornare al Giro d’Italia, la corsa che ama, nel suo ultimo anno da professionista. Il francese spera di poter competere per la classifica generale ed avrà attorno a sé la classica formazione ricca di scalatori e passisti per supportarlo al meglio, tra cui ci dovrebbe essere il fidato Rudy Molard. Osservando però i tempi recenti della carriera di Pinot le garanzie su un suo piazzamento in classifica sono abbastanza poche, e l’ipotesi di andare a caccia di successi parziali potrebbe prendere piede in corso d’opera.

INEOS GRENADIERS

Lo squadrone inglese continua a schierare al Giro formazioni di assoluto spessore e grande completezza. Il capitano designato sarà Geraint Thomas, uomo che può sempre dire la sua per un gradino sul podio finale, ma il gallese sarà accompagnato anche da un Thymen Arensman in continuo miglioramento, e nelle ultime ore sembra profilarsi anche un ritorno per il vincitore dell'edizione 2020 Tao Geoghegan Hart. Ci sarà poi in squadra anche Filippo Ganna, che dopo l’assenza del 2022 vuole tornare a vincere sulle strade italiane e magari vestire la prima maglia rosa. Probabile infine anche la presenza di Elia Viviani, per provare a tornare al successo nelle sue volate. 

JUMBO-VISMA

Dopo anni di tentennamenti, la formazione neerlandese decide finalmente di fare sul serio e punta con forza sul Giro, affidando il ruolo di capitano a Primoz Roglic. Lo sloveno punta ovviamente alla vittoria finale e avrà attorno a sé una squadra forte e completa, a partire dal luogotenente (e di fatto vice-capitano) Wilco Kelderman, ma senza dimenticare gli ottimi scalatori Koen Bouwman e Tobias Foss, quest’ultimo campione del mondo a cronometro. Per aiutare al meglio il capitano in pianura ci saranno invece elementi come Jan Tratnik ed Edoardo Affini, per completare al meglio una formazione tra le più solide viste negli ultimi tempi sulle strade del Giro.

SOUDAL-QUICK-STEP

Remco Evenepoel è, a detta di tutti, l’uomo da battere dell’edizione 2023 del Giro d’Italia. Il belga incentra tutta la sua stagione sulla Corsa Rosa e, secondo alcune indiscrezioni riportate dai media belgi, ha la facoltà di scegliersi diversi compagni di squadra per la spedizione italiana. I nomi più gettonati per accompagnarlo sono gli scalatori Jan Hirt, Fausto Masnada, Mattia Cattaneo ed Ilan Van Wilder. Meno certezze vi sono invece riguardo ai passisti che avrebbero il compito di scortare il capitano lontano dai pericoli, ed i nomi che circolano in questo settore sono quelli di Pieter Serry, una ruota veloce come Davide Ballerini ed addirittura uno specialista delle pietre come Yves Lampaert, che però avrebbe al momento il ruolo di riserva. 

MOVISTAR

Da alcune stagioni ormai il team spagnolo sembra riservare al Giro importanza secondaria, ed infatti Enric Mas, unico capitano rimasto nel team, si concentrerà ancora una volta sull’accoppiata Tour-Vuelta. Dovrebbe però essere Fernando Gaviria il faro della formazione alla Corsa Rosa, puntando ovviamente alle volate, ed andando così a rimpolpare un parterre di velocisti che sarà probabilmente meno entusiasmante delle ultime edizioni.

TREK-SEGAFREDO

Quello della Trek-Segafredo si preannuncia invece essere un roster di altissimo livello. A differenza delle ultime annate, gli obiettivi di classifica passano decisamente in secondo piano, e la formazione che sarà al via dovrebbe interpretare la corsa all’attacco alla ricerca di diversi successi di tappa. Il faro del team sarà Mads Pedersen: velocista e uomo da classiche che ha dominato gli sprint della scorsa Vuelta, accompagnato da un altro eccellente passista come Jasper Stuyven. Per le salite ci sarà poi Giulio Ciccone, che però non dovrebbe curare la classifica generale, così come l’esperto Bauke Mollema. Se l’olandese dovesse confermare ufficialmente la sua probabile presenza si formerebbe così una coppia di cacciatori di tappe molto interessante.

UAE TEAM EMIRATES

Per quest’anno ancora niente Pogacar al Giro, e quindi la formazione emiratina affiderà la leadership nuovamente a João Almeida. Il portoghese, che ormai conosce bene le strade italiane, ha tutte le carte in regola per puntare al podio finale, visti anche i numerosi chilometri a cronometro. Attenzione però, perché non va assolutamente sottovalutata la presenza di Jay Vine, formidabile scalatore che potrebbe anche provare a reggere in classifica generale, anziché guardare solo ai successi parziali come fatto finora. Per le volate dovrebbe poi esserci Pascal Ackermann, desideroso di tornare al Giro 4 anni dopo l’ultima volta; mentre dovrebbe essere corposa la “pattuglia” italiana, con Diego Ulissi, Alessandro Covi e Davide Formolo.

AG2R CITROËN, COFIDIS, TEAM DSM, INTERMARCHÉ-CIRCUS-WANTY, JAYCO ALULA

Raggruppiamo in questa categoria le squadre di cui ci sono meno notizie, oppure che sembrano intenzionate a presentarsi al via senza veri e propri leader e con meno ambizioni. Per quanto riguarda le francesi Ag2r Citroën e Cofidis le attenzioni principali verranno concentrate sul Tour, e quindi è probabile vedere al via del Giro delle selezioni meno ambiziose con uomini da fughe o ruote veloci, magari proprio gli italiani Andrea Vendrame e Simone Consonni. Il Team DSM, invece, ha già annunciato di venire in Italia senza ambizioni di classifica e con l’intenzione di guardare ai successi di tappa con uomini come Andreas Leknessund, Patrick Bevin ed Harm Vanhoucke. Infine non trapela alcuna indicazione dall'Intermarché-Circus-Wanty, che dovrebbe schierare Biniam Girmay al Tour de France.

WILD CARD

Il 19 gennaio scorso RCS ha annunciato le 4 squadre della categoria Professional che si aggiungeranno alle 18 formazioni WorldTour la cui partecipazione è obbligatoria. Le selezionate sono le italiane Corratec, Eolo-Kometa, Green Project-Bardiani e l’israeliana Israel-Premier Tech. Le wild-card diramate hanno suscitato qualche polemica nei giorni immediatamente successivi per l’esclusione, ad esempio, della neonata formazione svizzera (ma con forti legami con l’Italia) Q36.5, andando una volta ancora nella direzione intrapresa da RCS di tutelare le formazioni italiane. Tuttavia i giochi sono fatti, e possiamo star certi che i team selezionati schiereranno al via i migliori organici a propria disposizione per onorare l’invito ricevuto. Tra i nomi in forza alle formazioni nostrane spiccano Lorenzo Fortunato e Vincenzo Albanese della Eolo-Kometa, Filippo Fiorelli ed Henok Mulubrhan per la Green Project-Bardiani e Valerio Conti per la Corratec. Infine, le maggiori attese in termini di nomi sono riposte sulla Israel-Premier Tech, che potrebbe schiarare al via una formazione di alto livello comprendente corridori come lo sprinter Giacomo Nizzolo, Simon Clarke e addirittura Chris Froome, anche se livello del britannico è ultimamente sempre un’incognita.

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