Milan Fretin supera Hennequin sul traguardo e vince la prima tappa a Dunkerque ©Team Cofidis-GettySport
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La Cofidis non smette più di vincere: Fretin apre la 4 Jours de Dunkerque

Primo successo in carriera per il velocista belga, che a Le Touquet vince la prima tappa saltando Hennequin negli ultimi metri. Sam Bennett terzo

14.05.2024 18:30

Zero vittorie nei primi quattro mesi di stagione, poi tre in meno di una settimana tra Giro d'Italia e calendario francese. È iniziata un'altra stagione per la Cofidis, che dopo la vittoria di Benjamin Thomas nella tappa di Lucca e Axel Zingle alla Boucles de l'Aulne-Châteaulin fa festa anche con Milan Fretin, che si aggiudica la prima tappa della 4 Jours de Dunkerque. 

Per il velocista belga classe 2001 è la prima vittoria tra i professionisti, dopo un biennio di buoni risultati con il Team Flanders Baloise che lo ha portato a firmare per una squadra World Tour. Una vittoria non scontata quella di Fretin, che si è messo alle spalle diversi buoni sprinter e soprattutto è andato a riprendere l'ottimo Paul Hennequin, che aveva provato ad anticipare all'ultimo chilometro, prendendosi la tappa e la prima maglia di leader.

Milan Fretin prima maglia rosa di leader della 4 Jours de Dunkerque ©Team Cofidis-GettySport
Milan Fretin prima maglia rosa di leader della 4 Jours de Dunkerque ©Team Cofidis-GettySport

4 Jours de Dunkerque 2024, la cronaca della prima tappa

Partenza da Dunkerque per una tappa inaugurale di 173 chilometri, che si conclude con quattro tornate in circuito a Le Touquet. In fuga inizialmente ci sono Maxime Jarnet (Van Rysel-Roubaix) e Antoine Hue (CIC U Nantes Atlantique), raggiunti dopo una decina di chilometri da Joris Delbove (St Michel-Mavic-Auber93), Dean Harvey (Trinity Racing) e Gwen Leclainche (Philippe Wagner/Bazin). 

I cinque arrivano ad avere un vantaggio superiore ai due minuti e mezzo nella parte centrale di tappa, in cui si affrontano diversi brevi strappi in rapida successione, con quattro gpm e tre sprint intermedi che assegnano secondi di abbuono. La classifica KOM viene dominata da Leclainche, che passa per primo a tutti e quattro i traguardi e si garantisce 12 punti. Più equilibrata la lotta per i secondi bonus per la classifica generale: Jarnet guadagna 7" sui tre traguardi, mentre Leclainche ne prende 5". I due si rivelano presto i migliori di giornata tra i cinque attaccanti, e resistono per diversi chilometri in coppia, mentre Harvey, Hue e Delbove vengono un po' alla volta ripresi dal gruppo.

Hennequin sfiora il colpo

Dietro tocca a Decathlon Ag2r, Arkéa B&B Hotels e Team dsm-firmenich PostNL fare la maggior parte del lavoro, e già da oltre cinquanta chilometri dalla conclusione mantengono la fuga sotto controllo a una manciata di secondi, per poi andare a riprendere Jarnet e Leclainche solo negli ultimi quindici chilometri. Nel finale sono diversi i treni che si avvicendano al comando per i tanti velocisti presenti, tra cui è difficile eleggere un chiaro favorito.

La pioggia rende ancora più imprevedibile un finale estremamente tecnico, che rischia di decidersi all'ultimo chilometro. Mentre Alexis Renard stava pilotando il treno della Cofidis, si tuffa in una curva Paul Hennequin, che riesce a prendere qualche metro di vantaggio. Il classe 2002 della Nice Métropole Côte d'Azur spinge fino in fondo e sembra potercela fare, perché nessuno dietro sembrava averne abbastanza per sacrificarsi per un compagno o anticipare per provare a chiudere. Ha però calcolato alla perfezione tempi e spazi Milan Fretin, che lancia il suo sprint ai 150 metri, prende la scia di Hennequin sul suo ultimo rilancio e lo salta a pochissimi metri dalla linea bianca, andandosi a prendere la vittoria.

Un secondo posto che sa di beffa per il giovane francese, che ha provato coraggiosamente ad anticipare ed è andato vicinissimo alla vittoria al cospetto di numerose squadre World Tour. Da dietro solo Fretin è riuscito a saltarlo, mentre Sam Bennett esce troppo tardi e si ferma al terzo posto, precedendo Amaury Capiot (Arkéa B&B Hotels) e Milan Menten (Lotto Dstny). Da segnalare il ritardo accumulato da Riley Sheehan (3'44") e Kasper Asgreen (6'02"), due dei più quotati per la vittoria finale, e il penultimo posto a quasi nove minuti di Arnaud Démare.

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