Donne Élite

Giro Rosa, sarà una sfida a quattro?

01.07.2016 10:05

Van den Breggen, Abbott, Guarnier, Niewiadoma: si sfidano le protagoniste del 2015; tante azzurre per gli sprint


Dodici mesi fa a vestire la maglia rosa sul podio finale di San Domenico di Varzo era stata l'olandese Anna Van der Breggen che fino a quel giorno in carriera aveva vinto gare a tappe solo di tre o quattro giorni: la portacolori della RaboLiv costruì il suo successo nella cronometro del Vergante e s'impose con 1'30" di vantaggio su Mara Abbott e 1'43" su Megan Guarnier che aveva vestito la maglia rosa per sei giorni. Per la sua 27esima edizione il Giro Rosa ripartirà proprio da queste tre atlete nel ruolo di principali favorire per la vittoria assoluta a cui potrebbe aggiungersi la giovane polacca Katarzyna Niewiadoma, già quinta e maglia bianca l'anno scorso e pronta, a soli 21 anni, ad un nuovo salto di qualità.

Difficile indicare un'atleta che almeno in partenza svetti sopra alle altre, tutte hanno punti a favore e altre a sfavore: la campionessa uscente Van der Breggen, ad esempio, potrebbe soffrire le arcigne pendenze della salita del Mortirolo, ma potrebbe recuperare in discesa e poi soprattutto nella cronometro in Liguria. Discorso diametralmente opposto per Mara Abbott che in più sarà sicuramente una delle poche a pensare più al Giro che non ai Giochi Olimpici del mese prossimo e potrebbe essere arrivata in Italia con una condizione fisica già al top: la connazionale Megan Guarnier invece è l'attuale leader del Women's World Tour e punterà ad incrementare il suo vantaggio supportata da una squadra fortissima, ma il Giro Rosa c'è tutti gli anni mentre i Giochi Olimpici una volta ogni quattro e lei a Tokyo 2020 avrà 35 anni. Per quanto riguarda Kasia Niewiadoma invece bisognerà valutare i progressi dell'ultimo anno: sicuramente è cresciuta, ma ha è pur sempre una classe 1994 e potrebbe avere ancora qualcosa in meno rispetto alle altre.

Niente classifica per Armitstead, Longo Borghini e Pooley
Tra le possibile protagoniste per l'alta classifica c'è anche chi, almeno a parole, si è già chiamata fuori dalla lotta per il podio. Dopo essere stata la migliore azzurra nelle ultime due edizione del Giro Rosa, Elisa Longo Borghini stavolta si concentrerà sui Giochi Olimpici e per questo baderà principalmente a rifinire la preparazione in vista del viaggio in Brasile: ciò non le impedirà di aiutare la compagna di squadra Mara Abbott e di andare a cercare una vittoria di tappa, magari sulle strade piemontesi che ben conosce pedalandoci quasi tutti i giorni. Come l'ossolana della Wiggle High5 anche l'iridata Lizzie Armitstead che non vanta grandi trascorsi al Giro Rosa pur essendo stata maglia bianca nel 2009: la fortissima atleta britannica ha come tallone d'Achille le salite lunghe ed impegnativa, in Italia troverà il terreno ideale per testarsi a fondo in vista di Rio.

Profilo basso alla vigilia anche per la britannica Emma Pooley, tornata in gruppo proprio quest'anno con l'idea di lottare per una medaglia d'oro sui difficili percorsi olimpici: la sua convocazione ha suscitato qualche polemica in patria anche perché sia all'Aviva Women's Tour che al Campionato Nazionale a Cronometro la 33enne inglese è stata tutt'altro che brillante. Lei stessa al momento della firma con la Lotto Soudal Ladies ha spiegato che avrebbe corso il Giro Rosa come preparazione ed in appoggio alla compagna di squadra Claudia Lichtenberg, ma stiamo parlando di un'atleta che l'ultima volta che ha partecipato è tornata a casa con la bellezza di tre vittorie di tappa e la maglia verde di miglior scalatrice, quindi sottovalutarla sarebbe un grosso errore.

Tra le outsider c'è anche Tatiana Guderzo
Proprio la tedesca Claudia Lichtenberg, ex Häusler, guida la numerosa pattuglia delle outsider: un Giro lei l'ha vinto nel 2009 e altre due volte ha fatto podio, forse non avrà lo spunto delle stagioni migliori ma resta un'atleta che riesce sempre ad emergere nelle corse a tappe lunge ed impegnative. Tatiana Guderzo invece torna al Giro Rosa dopo un anno di assenza e si sa che quando corre in Italia riesce sempre a tirare fuori il meglio di sé: i suoi risultati migliori sono il secondo posto del 2013 e il terzo del 2010, ma nel suo palmarès ci sono altri sei piazzamenti tra le prime 10, compresi due quarti posti; difficile fare pronostici su quando potrà fare l'azzurra della Hitec Products anche perché gli ultimi due anni non sono stati certo i migliori della sua carriera ma, come detto, il Giro Rosa è la sua corsa e nei grandi appuntamenti riesce quasi sempre a farsi trovare pronta.

Al via ci saranno altre due atlete che in passato sono già riuscite a salire sul podio, ed entrambe arrivano dagli Stati Uniti. Una è la detentrice del Record dell'Ora Evelyn Stevens che finì terza nel 2012: la presenza in squadra di Megan Guarnier può limitare i suoi spazi anche perché la compagna offre probabilmente qualche garanzia in più sui dieci giorni di gara. La 41enne Amber Neben invece manca dal Giro Rosa dal 2010, quando fu costretta al ritiro per una caduta nella tappa che terminata in cima al Passo dello Stelvio: la leader della BePink ha sempre avuto un rapporto abbastanza conflittuale con la corsa rosa ma nel 2008 riuscì comunque a terminare seconda alle spalle di una scatenata Fabiana Luperini.

Quante italiane tra le più veloci!
Ma il Giro Rosa non è fatto di sole salite e anche le velociste avranno le loro occasioni. La lista delle ruote veloci in gruppo è molto lunga e ricca di atlete italiane: in pole position c'è un terzetto tutto azzurro composto da Giorgia Bronzini, Marta Bastianelli e Barbara Guarischi. La due volte iridata piacentina è sempre una delle migliori in assoluto per classe ed esperienza e sarà supportata dalla veloce australiana Chloe Hosking; Guarischi invece per ora non ha vissuto un gran 2016 anche a causa di alcuni problemi fisici, comunque è riuscita a vincere una corsa, l'anno scorso si aggiudicò la volata di Ljubljana e avrà accanto a sé una squadra forte; la laziale Marta Bastianelli invece è forse quella che ha avuto il rendimento medio più alto durante la prima parte di stagione ed il treno della Alé Cipollini è abbastanza ben collaudato.

Tra le straniere invece attenzione all'olandese Lucinda Brand che non è una sprint pura ma che l'anno scorso si è lanciata spesso e volentieri nella mischia con ottimi risultati. Molto solida è anche la canadese Leah Kirchmann, da tenere d'occhio soprattutto negli sprint ristretti visto che supera molto meglio di altre gli strappi; la lituana Rasa Leleivyte è anche lei più adatta a volate non a ranghi pienamente compatti mentre una velocista da seguire è la 24enne francese Roxane Fournier che può provare a stupire in qualche tappa.

Nella lista delle ruote rapide iscritte a questo Giro Rosa possiamo metterci anche Elena Cecchini che però non ha le punte di velocità delle atlete più potenti ma in compenso regge molto di più in salita: l'hanno scorso la campionessa italiana ci provò anche con una fuga, sarà interessante vedere cosa proverà ad inventarsi stavolta. Da segnalare anche i nomi di altre giovani azzurre che proveranno a cercare gloria in volata: Arianna Fidanza farà solo le prime cinque tappe visto che poi ha in programma la partecipazione agli Europei su Pista ma quest'anno ha già vinto in campo internazionale, Anna Zita Maria Stricker invece ha battuto niente meno che Giorgia Bronzini per la medaglia di bronzo al Campionato Italiano e molto rapida è anche Michela Pavin.
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