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Andreetta: «Stanchissimo ma soddisfatto»

11.05.2017 21:25

I commenti alla sesta tappa del Giro: la delusione di Stuyven, la grinta di Pöstlberger


SILVAN DILLIER (BMC Racing Team)
«È stata una frazione veramente dura, oltre 200 km. Abbiamo avuto vento a favore per la maggior parte della tappa, ma questo non significa che sia stato facile. Abbiamo sempre dovuto spingere a fondo per stare davanti e mantenere il gruppo a distanza. È stata una giornata impegnativa. Sulla carta non sembrava una tappa per velocisti, sicuramente non lo era la salita finale di 1,5 km. Non ci sono molti specialisti da classiche nel gruppo, per questo ho deciso di giocare le mie carte. Ho uno spunto potente, questo tipo di finale si adatta bene alle mie caratteristiche. Ho cercato di credere in me stesso. Jasper [Stuyven] è un corridore veramente forte. Riuscire a batterlo è una bella sensazione».

JASPER STUYVEN (Trek-Segafredo)
«Dicono sempre che se ci sei vicino, arriverà, ma non ci sono tante opportunità; devi saperle prendere quando ci sono. Oggi non è successo, e questa è una bella merda. Si diceva che avremmo avuto vento a favore, ma non lo è stato per tutto il percorso: quando siamo arrivati nella zona con il vento laterale prima del rifornimento non ero così ottimista sulla possibilità di farcela. Quel momento è stato davvero duro. Ma penso che l'abbiamo gestita bene e Mads ha tirato come una bestia oggi! Il finale era all'8%, abbastanza duro, e so che Dillier è un ragazzo forte e ho prestato molta attenzione a lui. Ovviamente si è stanchi dopo una giornata lunga e dopo una volata, ma più di tutto in realtà sono davvero deluso».

LUKAS PÖSTLBERGER (Bora-Hansgrohe)
«Ho afferrato l'opportunità di entrare in fuga nelle prime fasi, Nel finale sapevo che dovevo anticipare gli altri, ma dopo 200 km all'attacco, non sai come reagiscono le gambe. Oggi le mie non erano sufficientemente in forma per rispondere alle accelerazioni degli altri ed ho quindi preso il terzo posto, che mi rende comunque felicissimo. Sicuramente ci proverò ancora nelle prossime tappe, sento l'onda lunga della maglia rosa e il mio viaggio al Giro non è ancora finito».

SIMONE ANDREETTA (Bardiani CSF)
«Ho ottenuto il massimo, chi è arrivato davanti a me aveva una marcia in più. Sono stanchissimo ma soddisfatto, ho dato tutto. Questa mattina sapevamo che poteva essere il giorno giusto per una fuga di successo. In base al percorso era difficile pensare che le squadre dei velocisti potessero dannarsi per tener cucita la corsa. Dovevamo essere davanti e così è stato. Ai -3 km ho ceduto, non ce la facevo più. Complimenti a Dillier. Personalmente sento di star bene, di essere in crescita, ma tutti noi della Bardiani CSF siamo più che motivati a far bene e puntiamo a vincere una tappa. Abbiamo dimostrato che, nonostante un inizio di Giro difficile e scioccante, stiamo reagendo. Siamo un gruppo grandissimo, a partire dai più ‘vecchi’ Boem e Barbin, bravissimi sopratutto nei confronti dei più giovani».

BOB JUNGELS (Quick Step Floors)
«Avere una fuga con corridori non pericolosi per la generale era la miglior situazione per noi. Speravamo che l'azione andasse fino all'arrivo, in modo da non lasciare per strada secondi di abbuono. Nel gruppo, tutto ciò che dovevo fare era tenere un occhio sui miei rivali negli ultimi km. Finora è stata una grande gara: abbiamo la rosa, la bianca e la ciclamino, e stiamo continuando a godere questi momenti. Spero di tenere la testa della classifica fino a domenica; sul Blockhaus vedremo come sarò capace di affrontare la salita, ma la cosa positiva è la cronometro di martedì, dove potrò guadagnare sugli scalatori».
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