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Sagan, maestro del colpo di reni

07.08.2017 16:42

Il campione del mondo vince la prima tappa del Binck Bank Tour: Phil Bauhaus trafitto solo al fotofinish


Ci si attendeva una volata nella prima tappa del Binck Bank Tour, la nuova denominazione di quello che fino all'anno scorso era stato l'Eneco Tour, e sul traguardo di Venray volata è stata con l'ennesimo incertissimo arrivo al fotofinish che sembra quasi essere diventata una costante di questi sprint estivi: a spuntarla grazie al colpo di reni è stato il campione del mondo Peter Sagan che, dopo aver lasciato il segno al Tour de Pologne, è volato in Olanda per conquistare la sua nona vittoria stagionale, la ventitreesima per la Bora-Hansgrohe che così eguaglia il totale di successi conquistati tra il 2014 ed il 2016.

Quattro corridori in fuga dall'inizio
Questa prima tappa de Binck Bank Tour si è disputata interamente in territorio olandese: nei 169.8 chilometri tra Breda e Venray non c'era alcun tipo di difficoltà altimetrica e così la tappa ha seguito il copione classico delle frazioni per velocisti. Subito dopo il via ufficiale sono partiti in quattro senza alcune reazione da parte del gruppo: Piet Allegaert (Sport Vlaanderen), Elmar Reinders (Roompot), Mark McNally (Wanty) e Laurens De Vreese (Astana) hanno avuto fin da subito il via libera e abbastanza velocemente hanno preso circa due minuti e mezzo di vantaggio.

A quel punto è iniziato il classico gioco tra fuggitivi e gruppo: i primi hanno iniziato a tenersi da parte un po' di energie per sparare tutto nel finale di tappa, gli inseguitori invece non volevano correre il rischio di tornare sotto troppo presto e così si sono adeguati al ritmo dei battistrada. Il vantaggio massimo del quartetto di testa quindi non è stato superiore ai due minuti e mezzo, ma per svariati chilometri il gap è rimasto stabile proprio attorno ai due minuti. Il primo velocista a mettere davanti i propri uomini è stato Dylan Groenewegen, ma più che l'esaltazione dopo la vittoria sui Campi Elisi il motivo era probabilmente il fatto che lui è olandese, il suo Team LottoNL-Jumbo è olandese e oggi si correva proprio in Olanda: a dare una mano ai gialloneri, comunque, sono arrivate poi anche la Quick-Step Floors di Marcel Kittel e la Bora-Hansgrohe di Peter Sagan.

De Vreese si prende gli abbuoni
Il primo traguardo volante a punti di giornata era posizionato a 37.5 chilometri dall'arrivo ed a quel punto il vantaggio di Allegaert, De Vreese, McNally e Reinders era già crollato a soli 35", anche a causa di un'accelerazione di due corridori dell'AG2R-La Mondiale che però sono stati prontamente stoppati dal gruppo tirato dalla Quick-Step Floors. La mossa della formazione francese era dovuta all'approssimarsi del cosidetto "Chilometro d'Oro" che metteva in palio parecchi secondi di abbuono che potevano avere anche un bel peso in classifica generale: il distacco limitato dalla testa della corsa poteva rappresentare una ghiotta occasione, ma il gruppo ha vistosamente rallentato tornando a 1'45" di ritardo.

Il Chilometro d'Oro era posizionato oggi a 23 chilometri dall'arrivo ed a fare il pieno di abbuoni è stato Laurens De Vreese: il belga dell'Astana, senza trovare concorrenza da parte degli altri tre fuggitivi, si è portato a casa un massimo di 9" transitando per primo in tutti e tre gli sprint intermedi. Superato questo tratto il gruppo principale è tornato a fare sul serio ed il vantaggio è tornato a scendere: ai 15 chilometri dall'arrivo è tornato sotto al minuto, ai meno 11 era sceso ancora a 37", poi 15" ai meno 6 ed infine è arrivo il ricongiungimento definitivo quando mancavano esattamente 3000 metri al traguardo.

Sagan, colpo di reni decisivo
Lo sprint era stato preparato bene dagli uomini della Lotto Soudal che hanno preso in massa la testa del gruppo quando mancava solo un chilometro e mezzo all'arrivo: i piani del treno di André Greipel sono però stati scombussolati da una rotonda durante la quale Peter Sagan è riuscito ad infilarsi in mezzo agli uomini in maglia rossa assieme al fido Rudiger Selig; a quel punto però il campione del mondo si è ritrovato troppo avanti e ha deciso di rialzarsi leggermente facendo un buco a favore proprio di Selig che ha preso qualche metro di vantaggio assieme assieme a Jasper De Buyst.

Selig si è quasi subito rialzato, De Buyst ha provato a tirare dritto ma così facendo ha fatto da punto d'appoggio involontario a Peter Sagan che così ha scelto di lanciare una volata lunghissima: l'unico abbastanza lesto a prendere la ruota dello slovacco è stato Phil Bauhaus, il tedesco del Team Sunweb negli ultimi metri è anche riuscito a mettere la propria ruota davanti di pochissimo ma non ha fatto i conti con il colpo di reni letale di Sagan che con una scelta di tempo assolutamente perfetta ha cambiato le sorti dello sprint. Terzo è arrivato Magnus Cort Nielsen davanti a Dylan Groenewegen e Boy Van Poppel; solo nono André Greipel che comunque ha fatto meglio sia di Arnaud Démare (12°) che soprattutto di Marcel Kittel che non ha proprio fatto lo sprint essendosi fatto sorprendere troppo indietro.

Domani sfida a cronometro
Domani il Binck Bank Tour proporrà una tappa molto importante per la classifica generale: a Voorburg in Olanda è in programma una cronometro di 9 chilometri che è anche l'unica prova contro il tempo di questa edizione. La prova è relativi breve, ma anche quei pochi distacchi che può fare potranno essere importanti: per oggi davanti a tutti c'è Peter Sagan con 1" su Laurens De Vreese e 4" su Phil Bauhaus, domani quasi sicuramente sarà tutto diverso.
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