Professionisti

I team 2018: EF Education First-Drapac

06.01.2018 12:13

Vaughters salva la squadra e perde tanti uomini, ma non i suoi capitani: Urán, Vanmarcke e Woods i più attesi. Con Sacha Modolo nuovo velocista di punta


La formazione di Johnathan Vaughters ha corso il grosso rischio di sparire nel corso del 2017, complice il ritardo nell'incontro di un nuovo sponsor principale, e l'organico del team americano, già di seconda fascia per il World Tour ne ha risentito parecchio. La EF Education First-Drapac è una delle formazioni che più ha risentito del turnover, con l'abbandono dell'intera colonia italiana (Formolo, Bettiol e Villella), di Slagter e Van Baarle tra gli altri, ed il prematuro ritiro di Andrew Talansky. Tuttavia, Vaughters può vedere il bicchiere mezzo pieno, avendo trattenuto il suo indiscusso uomo migliore, il 2° classificato del Tour de France Rigoberto Urán, il quale vede consolidata la sua posizione centrale all'interno del team dall'ultima campagna acquisti, incentrata nel miglioramento del reparto velocisti (Modolo e McLay) e dei gregari per le corse a tappe.

ROSA
Matti Breschel (Dan, 1984), Nathan Brown (Usa, 1991), Brenadan Canty (Aus, 1992), Julián Cardona (Col, 1997),  Hugh Carthy (Gbr, 1994), Simon Clarke (Aus, 1986), William Clarke (Aus, 1985), Lawson Craddock (Usa, 1992), Mitchell Docker (Aus,1986), Joe Dombrowski (Usa, 1991), Alex Howes (Usa, 1988), Sebastian Langeveld (Ola, 1985), Kim Magnusson (Swe, 1992), Daniel Martínez (Col, 1996), Daniel McLay (Gbr,1992), Sacha Modolo (Ita, 1987), Daniel Moreno (Spa, 1981), Logan Owen (Usa, 1995), Taylor Phinney (Usa, 1990), Pierre Rolland (Fra, 1986), Thomas Scully (Nzl, 1990), Rigoberto Urán (Col, 1987), Tom Van Asbroeck (Bel, 1990), Sep Vanmarcke (Bep, 1988), Michael Woods (Can, 1986).

L'ANALISI

Rigoberto Urán


CORSE A TAPPE: Come già ampiamente discusso, Rigoberto Urán è il faro del team per le corse a tappe nel 2018. Il colombiano tenterà di riconfermarsi sul podio del Tour, con una possibile presenza alla Vuelta. Pierre Rolland si concentrerà sulla corsa di casa, dove potrà godere di qualche occasione personale subordinata, comunque, all'apporto al cpaitano. I più giovani sono tutti a un bivio: Joe Dombrowski, visto solo a Sölden nel Giro di Svizzera, e Hugh Carthy, alla seconda annata nel team, vengono entrambi da una stagione anonima. Peggio ancora Lawson Craddock, che dopo un ottimo 2016 è incappato in un 2017 caratterizzato da problemi di sovrallenamento. Nelle corse americane, spazio ad Alex Howes, altrove il trentenne americano sarà un ottimo gregario.

Sacha Modolo


VOLATE: Completamente rivoluzionato il reparto volate da Vaughters e soci: il team americano si avvarrà di due buone punte. Sacha Modolo non troverà certo la stessa concorrenza incontrata in UAE ed è chiamato a far dimenticare la brutta seconda parte di stagione 2017, dopo che nella prima aveva manifestato un sensibile miglioramento nelle classiche. Potrebbe anche essere l'annata della consacrazione di Daniel McLay, che approda nel World Tour dopo tre annate in Fortuneo, nelle quali ha vinto cinque volte sorprendendo quotati velocisti con le sue accelerazioni e ha ben figurato anche al Tour. Arriva anche il neoprofessionista Logan Owen, non un velocista puro (ha vinto anche una Liegi Under 23) ma spesso vincente negli USA allo sprint. Ripiegheranno facilmente su ruoli di gregariato Tom Van Asbroeck, sempre meno impegnato allo sprint negli ultimi anni, il baffuto Mitchell Docker e l'ex pistard Tom Scully.

Sep Vanmarcke


PAVÉ: Una formazione esperta e compatta attorno a Sep Vanmarcke: la EF Education First potrebbe essere una coriacea outsider nella prossima stagione, e magari riportare finalmente il trentenne belga, reduce da un'incredibile serie di piazzamenti, ad un successo pesante nel nord. Al suo fianco, oltre a Sebastian Langeveld che l'anno scorso è riuscito a conseguire il podio della Roubaix, si aggiungerà un altro aficionado, Matti Breschel; per il danese si tratta di un ritorno da Vaughters, dopo la stagione 2016 e la parentesi in Astana. In questa buona squadra potrebbe contribuire Taylor Phinney, sebbene il ventottenne americano non sia più tornato ad alti livelli dopo il terribile incidente del 2014: sarebbe comunque un ottimo gregario per Vanmarcke e soci.

Michael Woods


CLASSICHE: La EF Education First ha ottime possibilità tra Ardenne e Lombardia, non solo per la presenza di Urán ma anche grazie alla rapida e costante crescita di Michael Woods: il canadese nel 2017 è stato un'importante rivelazione, e dopo la Liegi sarà capitano al Giro d'Italia, provando a proseguire sulla scia dopo le sorprendenti prestazioni della Vuelta a España. Un importante innesto per le classiche è Daniel Moreno; sebbene sia in evidente fase calante, il trentasettenne spagnolo ha ancora qualcosa da dire almeno come uomo d'appoggio, anche nelle corse a tappe. Simon Clarke potrebbe far bene in corse minori (la sua ultima vittoria risale al Gp Industria & Artigianato di Larciano nel 2016), oltre a svolgere il ruolo di capitano della compagnia nei grandi giri. In attesa di una maturazione anche nelle corse a tappe, l'acquisto colombiano Daniel Martínez potrebbe cominciare a mettere il naso fuori in corse di un giorno: top ten a Milano-Torino e Tre Valli Varesine, è uno degli emergenti più attesi nel 2018.
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