Professionisti

I team 2018: Lotto Soudal

08.01.2018 12:33

Sergeant continua a puntare su Greipel, Wellens e Benoot, con Keukeleire come miglior innesto


La Lotto Soudal è uno dei team più longevi del World Tour, e anche uno dei più solidi e immutabili. Sebbene da quando se n'è andato Gilbert il team non abbia più conseguito risultati di assoluto spessore, la squadra di Marc Sergeant continua a essere una presenza sicura, senza mutare grandi cose nel suo organico o cercare un miglioramento sostanziale.

Nella fattispecie, come per altre squadre quest'anno l'organico si ridurrà a 25 corridori, e le perdite sono abbastanza pesanti se confrontate al livello medio del team, soprattutto se pensiamo all'abbandono di Gallopin e di un elemento storico come Roelandts. Ma sul pavé la squadra resta tra le migliori in circolazione, e con l'arrivo di Keukeleire potrebbe anche arrivare a conseguire un risultato importante.

ROSA
Sander Armée (Bel, 1985), Lars Ytting Bak (Den, 1980), Tiesj Benoot (Bel, 1994), Victor Campenaerts (Bel, 1991), Jasper De Buyst (Bel, 1993), Thomas De Gendt (Bel, 1986), Jens Debusschere (Bel, 1989), Frederik Frison (Bel, 1992), André Greipel (Ger, 1982), Adam Hansen (Aus, 1981), Moreno Hofland (Ned, 1991), Jens Keukeleire (Bel, 1988), Bjorg Lambrecht (Bel, 1997), Nikolas Maes (Bel, 1986), Tomasz Marczynski (Pol, 1984), Rémy Mertz (Bel, 1995), Maxime Monfort (Bel, 1983), Lawrence Naesen (Bel, 1992), James Shaw (Gbr, 1996), Marcel Sieberg (Ger, 1982), Tosh Van der Sande (Bel, 1990), Jelle Vanendert (Bel, 1985), Jelle Wallays (Bel, 1989), Tim Wellens (Bel, 1991), Enzo Wouters (Bel, 1996)

L'ANALISI


Maxime Monfort


CORSE A TAPPE: La formazione belga conferma di non avere ambizioni di classifica per le corse a tappe. Ciò non significa che le loro prove nei GT siano anonime: così non è stato difatti nella passata stagione, sopratutto per quanto riguarda le vittorie di tappa. Inoltre Maxime Monfort l'anno scorso ha corso un buon Giro d'Italia, arrivando 13°: quest'anno non sarà però al via della Corsa Rosa. In miglioramento anche le prestazioni di Sander Armée, arrivato nei primi 20 alla Vuelta, e capace di fare molto bene anche nelle corse a tappe di una settimana. Per i traguardi parziali, occhio ai due semiomonimi: Tomasz Marczynski e Thomas De Gendt hanno vinto 3 tappe in due alla Vuelta, inoltre il belga è pur sempre stato in grado di andare sul podio a un Giro d'Italia e ancora ambisce a conquistare la maglia a pois, prima o poi. Per il futuro, fari puntati su Bjorg Lambrecht: classe 1997, viene da una stagione ad alto livello tra i dilettanti, con la vittoria alla Liegi Under 23 e la piazza d'onore a Tour de l'Avenir, Giro della Valle d'Aosta e Ronde de l'Isard. Ne sentiremo parlare, sperando non faccia la fine del suo predecessore Vervaeke.

André Greipel


VOLATE: Nonostante gli anni avanzino, André Greipel resta sempre uno degli top sprinter al mondo, oltre a essere una bandiera della Lotto Soudal per la quale corre da ormai otto anni. Il tedesco non cambia i suoi programmi e cercherà di essere protagonista anche sulla pavé della Roubaix, prima di sfidare Kittel e gli altri sprinters al Tour de France. Similmente Jens Debusschere si dividerà tra l'impegno al nord e i risultati nelle volate, cercando di coniugare le due doti in qualche classica un po' più facile delle altre, senza dimenticarsi i risultati nelle corse minori. Cercherà più spazio Moreno Hofland, sbloccatosi dopo un lungo digiuno l'anno scorso alla Famenne Ardenne Classic, ma soprattutto bronzo all'Europeo: tuttavia ha le doti per fare ancora meglio. Il giovane Enzo Wouters ha avuto carta bianca nel 2017 solo al Tour of Britain, nella nuova stagione potrebbe ambire a più gare. Tosh Van Der Sande, dopo il secondo posto alla Parigi-Tours vinta da Trentin, sta trovando la sua dimensione nelle volate un po' accidentate delle corse a tappe.

Tiesj Benoot


PAVÉ: Stagione importante per Tiesj Benoot: dopo due stagioni sorprendenti sul pavé, nel 2017 il talento fiammingo ha un po' deluso le aspettative, complice la malasorte; al tempo stesso, si è confermato un corridore per tutte le stagioni, piazzandosi in diverse corse di altro taglio e arrivando anche 20° al Tour de France. Nella stagione 2018 l'obiettivo minimo è trovare il primo successo da professionista, probabilmente Benoot è il corridore più di talento in circolazione con quella casella ancora a zero. A coadiuvarlo ci sarà il miglior acquisto del mercato di Sergeant, Jens Keukeleire, che dopo 8 stagioni di peripezie all'estero si ritrova finalmente a correre in un team patrio. La crescita negli ultimi due anni di Keukeleire, che l'ha portato fino a un passo dal successo alla Gent-Wevelgem, è evidente e in coppia con Benoot può ambire ad un risultato grosso. La squadra li supporta con diversi buoni gregari: il decano Marcel Sieberg, il regolare Nikolas Maes e l'ex-promessa Jelle Wallays. Tutti uomini che possono garantire una folta presenza delle maglie biancorosse nei finali delle corse primaverili, specialmente alla Roubaix.

Tim Wellens


CLASSICHE: A meno di un inverno nucleare, il sogno di Tim Wellens tra i protagonisti ad un Tour de France è da considerarsi archiviato, ammesso che fosse mai stato realmente nelle corse del funambolico belga. D'altro canto, la stagione 2017 del ventisettenne è stata lusinghiera, con le vittorie "alla Wellens" nelle classiche maiorchine, il podio alle Strade Bianche, lo spettacolo sulle strade di casa ed il successo finale al Tour of Guangxi. Se imbrocca la giornata giusta ad un Lombardia, può far sfracelli. Nelle corse minori, la Lotto Soudal potrebbe trovare molti successi: Jasper De Buyst è cresciuto tantissimo e anche grazie al suo spunto veloce, può vincere tanto nelle semiclassiche belghe della seconda parte di stagione. Anche il neoarrivato Lawrence Naesen, visti i risultati ottenuti nella passata stagione, potrebbe ottenere buoni risultati in questo tipo di gare. È arrivato anche il campione europeo a cronometro Victor Campenaerts, che oltre a garantire risultati nelle prove contro il tempo può buttarsi nella mischia anche in alcune corse di un giorno.
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