Professionisti

I team 2018: Mitchelton-Scott

09.01.2018 16:18

Dopo un’annata parzialmente sottotono, gli australiani vogliono rifarsi. Trentin e Nieve acquisti preziosi, Chaves torna al Giro per puntare alla vittoria


La squadra sorpresa del 2016 (podio a Giro e Vuelta più Lombardia e Roubaix) non è riuscita a confermarsi a tali livelli anche nella passata stagione, complice anche la sfortunata annata di Esteban Chaves. Con il cambio di sponsor, alla Mitchelton-Scott sono arrivati due acquisti di alto livello come Trentin, che perfeziona il reparto pavè, e Nieve, gregario e scalatore coi fiocchi. I gemelli Yates e Caleb Ewan completano un roster di assoluto valore su tutti i fronti.

ROSA
Michael Albasini (Sui, 1980), Jack Bauer (Nzl, 1985), Sam Bewley (Nzl, 1987), Esteban Chaves (Col, 1990), Luke Durbridge (Aus, 1991), Alexander Edmondson (Aus, 1993), Caleb Ewan (Aus, 1994), Jack Haig (Aus, 1993), Lucas Hamilton (Aus, 1996), Mathew Hayman (Aus, 1978), Michael Hepburn (Aus, 1991), Damien Howson (Aus, 1992), Daryl Impey (Rsa, 1984), Christopher Juul Jensen (Den, 1989), Roger Kluge (Ger, 1986), Roman Kreuziger (Cze, 1986), Cameron Meyer (Aus, 1988), Luka Mezgec (Slo, 1988), Mikel Nieve (Esp, 1984), Robert Power (Aus, 1995), Matteo Trentin (Ita, 1989), Svein Tuft (Can, 1977), Carlos Verona (Esp, 1992), Adam Yates (Gbr, 1992), Simon Yates (Gbr, 1992)

L'ANALISI


Esteban Chaves


CORSE A TAPPE: La Mitchelton-Scott è sicuramente una delle squadre più attrezzate per i grandi giri. Dopo una stagione piuttosto negativa a causa di una fastidiosa tendinite al ginocchio, Esteban Chaves è chiamato a confermare l’exploit del 2016 e non a caso tornerà alla tanto amata accoppiata Giro-Vuelta. Chi seguirà pressoché lo stesso programma del colombiano sarà Simon Yates, maglia bianca all’ultimo Tour de France. Il britannico disputerà per la prima volta il Giro d’Italia, corsa che tatticamente potrebbe dimostrarsi più difficile da affrontare per il classe ’92 (basti pensare alle prestazioni non esaltanti, in parte giustificate da una caduta, del gemello Adam al Giro 2017). Sarà proprio Adam Yates a guidare la pattuglia australiana al Tour de France, corsa nella quale ha sfiorato il podio due anni fa contro ogni previsione. La stella britannica dovrà dimostrare di meritare la tanta fiducia che la squadra ripone in lui anche per le corse di una settimana, nonostante una Vuelta a España terminata addirittura fuori dalla top 30. La Mitchelton-Scott ha inoltre concluso un acquisto importantissimo, vale a dire Mikel Nieve, uno dei gregari più forti al mondo ma capace anche di ritagliarsi soddisfazioni personali notevoli (2 tappe al Giro, 1 tappa e 2 top 10 alla Vuelta). Altro corridore di supporto molto importante sarà Roman Kreuziger, proveniente da una stagione sotto gli standard abituali, con la vittoria alla Pro Ötztaler 5500 e niente più. Da non dimenticare preziosi gregari come Damien Howson, Jack Haig (in grande spolvero al Giro di Polonia) e lo spagnolo Carlos Verona, i quali potranno anche godere di maggiore libertà in certi momenti della stagione. Da guardare con curiosità il ritorno di Cameron Meyer, rilanciatosi con la maglia della nazionale e che alternerà strada e pista. Per chiudere, muoverà i primi passi nel professionismo la promessa australiana Lucas Hamilton, secondo al Giro d’Italia Under 23 e quarto al Tour de l'Avenir.

Caleb Ewan


VOLATE: Alla stella degli sprint Caleb Ewan viene chiesto di fare un ulteriore step avanti per affermarsi nel gotha della velocità e proprio per questo motivo la squadra ha deciso di farlo debuttare al Tour de France. Nessun dubbio sul bottino di vittorie che il tasmaniano porterà soprattutto nei primi mesi dell’anno ma sarà necessario aumentare la qualità di questi successi. L’australiano di origine coreana avrà come alternativa e talvolta come aiutante di lusso Matteo Trentin, il quale avrà certamente la possibilità di ripetere le otitme prestazioni del recente passato (4 vittorie alla Vuelta parlano da sole). Pedine importanti del treno sono il campione nazionale sloveno Luka Mezgec, anch’egli capace di raccogliere discreti risultati quando chiamato a farlo (3 vittorie nel 2017), e il passistone tedesco Roger Kluge, capace di allungare le fila nei finali concitati. Per il ventiquattrenne Alexander Edmondson, laureatosi pochi giorni fa campione australiano, sarà una stagione importante per dare continuità alle buone prestazioni del Catalunya e del Romandia. Altro uomo di sicuro affidamento sarà Daryl Impey, che negli sprint a ranghi ristretti può sempre dire la sua.

Matteo Trentin


PAVÉ: La partenza di Jens Keukeleire è stata ampiamente colmata con l’arrivo di Matteo Trentin, che ha sempre dimostrato un ottimo feeling con le pietre ma raramente alla Quick Step ha goduto di ampia libertà. Il 2 volte vincitore della Parigi-Tours è stato la sorpresa assoluta della seconda parte di stagione e sembra trovarsi finalmente a suo agio nel ruolo di capitano. Al suo fianco ci sarà Luke Durbridge, reduce da un’ottima campagna del pavè (top 5 a Dwars e Harelbeke) e che stagione dopo stagione continua a crescere in termini di risultati. Purtroppo entrambi sono alle prese con recenti fratture (costola per l'italiano, clavicola per l'australiano) e tali contrattempi possono minare la loro preparazione in vista della primavera. Impossibile non nominare anche Mathew Hayman, vincitore della Roubaix 2016, che alla soglia dei 40 anni ha ancora la grinta di cimentarsi nelle amate classiche del nord.

Michael Albasini


CLASSICHEMichael Albasini, pur trentasettenne, ha dimostrato anche nel 2017 di essere una garanzia di ottimi piazzamenti nelle classiche delle Ardenne (top 5 ad Amstel e Freccia) e si trova a suo agio anche in volate ristrette. Il danese Christopher Juul-Jensen è una buona carta da giocare nelle classiche minori, oltre che un gregario di sostanza. Gli uomini da grandi giri verranno certamente schierati al via di alcune classiche: Adam Yates è reduce da un ottavo posto alla Liegi e avrà ancora modo di preparare la Doyenne a puntino. Esteban Chaves proverà invece a riconquistare Il Lombardia nel mese di ottobre. Si attendono segnali anche dal giovane Robert Power, classe ’95 con un ottimo trascorso tra gli Under 23 (in particolare nelle corse italiane), che ancora non è riuscito a mostrare il suo talento con continuità tra i professionisti.
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