Professionisti

Viviani consistente, Gilbert bello, Groene rimandato

25.03.2018 23:32

Le pagelle della Gand-Wevelgem: ovvio 10 a Peter Sagan, Ganna bravo a provarci da lontano, Van Avermaet fa il compitino senza guizzi


Peter Sagan - 10
Tutto meritato, il votone, per la volata lunghissima e vincente, per aver reagito da par suo alle prestazioni traballanti degli ultimi tempi, e per aver rimesso prepotentemente se stesso al centro della scena. Che poi è il posto in cui deve stare, sempre.

Elia Viviani - 8
Già aver raggiunto uno status che gli permette di essere considerato capitano nella squadra più forte delle classiche è una grande vittoria. Non lo scriviamo per consolarlo, ma per segnalare che non sarà un secondo posto anziché un primo a cambiare tale status. Verranno occasioni in cui primeggiare, resta il fatto che la sua prestazione alla Gand, non solo nello sprint (comunque molto bello) ma in tutta la gara, è parecchio consistente.

Greg Van Avermaet - 6
Il campione uscente ha fatto il suo, cioè è stato nel gruppetto buono dopo aver messo la squadra alla frusta sugli sterrati; ma una volta lì, non ha più provato a sparigliare in una situazione in cui era certamente battuto da diversi avversari. A parte un timido tentativo a un chilometro e mezzo dal traguardo. Ma da un GVA ci si aspetta sempre un lampo più luminoso.

Philippe Gilbert - 7.5
La condizione sta crescendo di pari passo con la voglia di ripetersi al Fiandre, o di provare a far sua la prima Roubaix. Si perde il conto dei chilometri in cui ha tirato, o è stato al vento, tra un allunghetto e un forcing. Sempre molto bello da vedere in gara, tra l'altro.

Sep Vanmarcke - 6.5
Quando lo definiamo Paperino non è che lo facciamo così per sport... correttissima gestione di una gara che non è certo la sua, quanto a percorso e difficoltà. Tra i big del settore, si è pure riservato un bello scatto per l'ultimo chilometro. Poi però, rinculando, ha finito con l'ostacolare proprio il suo compagno Sacha Modolo (oltre che Démare e Viviani ma vabbè, loro sono avversari...). Non che il veneto avrebbe vinto senza questo piccolo intoppo, ma è sintomatico del mondo di Sep. Il quale comunque ha una gamba eccellente, e se non fa guai lo ritroveremo su uno dei prossimi podi.

Arnaud Démare - 7.5
Non foss'altro che per la continuità. Ha centrato un altro podio pesante, dopo aver tenuto sui muri in maniera egregia, molto più di alcuni suoi corrispettivi (Kristoff su tutti). Certo si è fatto rimontare malamente da Viviani, il che vuol dire che anche in assenza di Sagan non avrebbe comunque vinto quella volata.

Alexander Kristoff - 6.5
Dato che l 'abbiamo appena citato, gli diamo pure il voto: è vero che ha perso le ruote dei migliori sul Kemmelberg, ma la tenacia con cui ha poi inseguito il gruppo buono, pur in decisa inferiorità numerica (con lui gli Astana Valgren Andersen e Cort Nielsen), vale una promozione. Si rifarà.

Dylan Groenewegen - 5
Puntava molte fiches su questa corsa, e invece è rimbalzato come un pivellino. Ha in ogni caso l'età dalla sua, in futuro dovrà inventarsi qualche modo per non sbattere sui muri, laddove i rivali più forti dispiegano le ali.

Matteo Trentin - 6
Ormai con costanza coi migliori, oggi non ha riempito l'occhio ma è sempre lì, e prima o poi avrà una giornata in cui gli girerà tutto alla perfezione (a partire dalla gamba, ovvio).

Oliver Naesen - 6.5
Trovatosi senza compagni nel gruppo buono, ha tirato spesso in prima persona senza risparmio, e pazienza se così facendo ha tolto qualcosa a se stesso in vista della volata; anche al 100%, non avrebbe probabilmente vinto, così invece - con questi comportamenti in gara - aumenta la propria caratura di grande corridore da Nord.

Jasper Stuyven - 6
Ci aspettavamo un suo squillo nel finale, e invece è rimasto più o meno passivo ad aspettare lo sprint. Evidentemente non sentiva le sensazioni dei giorni migliori.

Sacha Modolo - 6.5
Complimenti soprattutto per essere riuscito a rinvenire sui migliori pochi chilometri dopo la caduta che avrebbe potuto decretarne la fine delle ambizioni di giornata. Gli piace proprio correre a queste latitudini, ma dovrebbe forse essere più attento (o più fortunato... ma questo non dipende da lui!). Un po' scarico - oltre che ostacolato da Sep - allo sprint, ma a quel punto ci stava pure.

Christophe Laporte - 7.5
L'ultimo arrivato sulla scena dello sprint francese, ha praticamente tolto il posto a Bouhanni e raccoglie risultati ottimi. Podio sfuggito per poco, che gli sia da stimolo per riprovarci.

Gianni Moscon - 5.5
Vero che per colpe non sue si è ritrovato sospinto verso le transenne sul Kemmel, e lì è sfumato il momento buono in cui i migliori si avvantaggiavano. Però poi si è forse un po' depresso, o comunque ha ragionato al risparmio in vista delle prossime gare (del tutto legittimo), di fatto però - non entrando nemmeno nel tentativo disperato di Kristoff e soci - è uscito di scena a 35 km dalla fine, mentre la Gand decollava.

Brian Van Goethem - 8
Lui e Jan-Willem Van Schip hanno fatto miracoli, in fuga dal km 35, nel gruppo buono fino all'arrivo, e nel caso del corridore citato, in grado pure di piazzare uno scatto intorno ai 2 km dalla fine. Gara di cuore, sostanza, grande resilienza. E orgoglio.

Filippo Ganna - 6.5
Bravo a provarci da lontano, ottimo modo per mettere in cascina chilometri utili in questo tipo di corse: della fuga è stato uno dei principali animatori, e il modo in cui si è trovato respinto dal Kemmelberg gli servirà di sicuro come esperienza sui propri limiti e - per un domani - su come poterli superare.
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Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!