Pista

L'Italia si ferma a cinque medaglie

07.08.2018 18:21

Nessun podio azzurro nell'ultima giornata dei Campionati Europei su Pista di Glasgow: Confalonieri e Paternoster quinte nella Madison vinta dalla Danimarca


L'Italia resta a secco di medaglie dell'ultima giornata dei Campionati Europei su Pista e così il bottino finale della rassegna per la spedizione azzurra conta due ori, due argenti ed un bronzo: complessivamente abbiamo portato a casa un podio in meno rispetto ai passati Europei di Berlino 2017, ma il numero di primi posti è rimasto invariato e tanti buoni segnali sono arrivati all'inizio del cammino di qualificazione verso i Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Alla vigilia delle gare, avevamo detto che sarebbe stato importantissimo partire con il piede giusto nel caso in cui i problemi di Montichiari dovessero continuare ancora a lungo: tra poco più di due mesi inizierà la Coppa del Mondo ed il Vigorelli non può essere un'alternativa per tutto l'inverno.

Ad ogni modo quattro delle cinque medaglie conquistate dall'Italia sono arrivate in gara che fanno parte del programma a cinque cerchi: gli ottimi risultati ottenuti nell'Inseguimento a Squadre sia dal quartetto maschile che da quello femminile sono un'ottima notizia perché centrare la qualificazione olimpica in questa disciplina vuol dire spalancarsi automaticamente le porte anche per l'Omnium, dove comunque abbiamo centrato il podio con entrambi i sessi, e per la Madison. Il titolo europeo conquistato da Maria Giulia Confalonieri nella Corsa a Punti è comunque una testimonianza che il settore endurance è in salute e che all'occorrenza ci sono diversi atlete di valore pronte ad entrare nelle rotazioni.

Italia quinta nella Madison femminile
In questa giornata le maggiori chance di salire sul podio venivano dalla Madison femminile dove il commissario tecnico Edoardo Salvoldi ha deciso di schierare al via Maria Giulia Confalonieri e Letizia Paternoster, la stessa coppia che aveva conquistato una bellissima medaglia di bronzo ai Mondiali di Apeldoorn lo scorso mese di marzo: le prime cinque nazioni classificate nella gara iridata sono state le migliori cinque anche dell'Europeo odierno, ma stavolta le azzurre non sono riuscite a fare meglio della quinta posizione al termine di una corsa regolare. Certo, ormai ci stiamo abituando bene e bisogna accogliere come un'ottima notizia il fatto di essere sempre lì a giocarcela in qualsiasi condizione: teniamo conto che Paternoster ha solo 19 anni e ieri sera aveva concluso l'Omnium al terzo posto, Confalonieri invece in mezzo al programma della pista ha disputato anche la corsa su strada svolgendo un lavoro egregio per ricompattare il gruppo nel finale.

Come già visto dell'Omnium di ieri sera, anche in questa Madison i primi giri hanno prefigurato il duello tra Olanda e Gran Bretagna, da una parte Kirsten Wild ed Amy Pieters argento al Mondiale, dall'altra l'iridata scozzese Katie Archibald che per l'occasione è stata affiancata dall'altra stella Laura Kenny che sta tornando ad alti livelli dopo essere diventata mamma un anno fa. Olandesi e britanniche se le sono suonate a suon di volate nella prima metà di gara, ma stavolta la marcatura stretta ha favorito Danimarca e Russia che hanno preso un giro di vantaggio: l'oro è andato alle scandinave Amalie Dideriksen e Julie Leth, alla seconda Madison assieme, mentre le russe Gulnaz Badykova e Diana Klimova si sono prese l'argento con un grande giro finale che ha permesso loro di risuperare l'Olanda a cui non è bastato vincere sei volte su dodici di guadagnarsi l'oro. Solo quarta la Gran Bretagna, rimasta beffata nel duello con l'Olanda.

Scartezzini male nell'Eliminazione
Per quanto riguarda il settore endurance, in quest'ultima giornata di gare al Sir Chris Hoy Velodrome di Glasgow era in programma l'Eliminazione maschile, una prova sempre molto spettacolare ma che non ha sorriso all'Italia: Michele Scartezzini è stato eliminato prestissimo, addirittura al terzo sprint, ed è stato quindi classificato in diciassettesima posizione. A conquistare il titolo europeo è stato il 20enne Matthew Walls, un'altra delle nuove leve britanniche che potrebbero essere i dominatori del futuro: coetaneo dell'altra grande prometta Ethan Hayter, Walls ha controllato la gara senza mai trovarsi in una posizione di pericolo. Argento al portoghese Rui Oliveira che si riscatta dalla caduta che ne ha condizione in rendimento dell'Omnium e sul podio è salito anche il polacco Szymon Krawczyk: i tre medagliati sommatino 62 anni in totale.

Nel Keirin successi di Bötticher e Gros
In chiusura c'è stato spazio anche per i tornei del Keirin maschile e femminile con programmi iperconcentrati in meno di tre ore tra Primi Turni, Ripescaggi, Semifinali e Finali. Tra gli uomini l'oro, con una bella volata di rimonta, è andato al tedesco Stefan Bötticher che ha così completato la collezione di metalli in questi Campionati Europei: bronzo nella Velocità a Squadre e argento della Velocità individuale, il 26enne Bötticher si meritava un successo dove aver messo in mostra grandissimi picchi di velocità. Secondo posto alla Francia con Sébastien Vigier, terza la Gran Bretagna con Jack Carlin: un po' a sorpresa, resta giù dal podio l'Olanda (che ha piazzato Lavreysen quinto) dopo aver dominato nelle altre prove veloci. A rappresentare l'Italiano c'erano Francesco e Luca Ceci, ma nessuno dei due è riuscito ad entrare in semifinale.

In campo femminile ad imporsi è stata la giovanissima francese Mathilde Gros, atleta classe 1999 che in passato aveva già trovato modo di far parlare di sé: in Francia batteva regolarmente le atlete più grandi quando ancora era juniores, categoria in cui ha vinto tutto anche a livello internazionale, mentre nelle prime esperienze con le élite era arrivato un argento europeo l'anno scorso a Berlino. Qui a Glasgow la Gros aveva già brillato nella Velocità dove era stata bronzo dopo aver fatto segnare il secondo tempo sui 200 metri lanciati: la condizione quindi c'era e oggi è riuscita ad anticipare la campionessa del mondo Nicky Degrendele che sul rettilineo finale non è più riuscita ad affiancarla; podio di lusso con la russa Daria Shmeleva terza dopo tre ori nelle gare precedenti. Maila Andreotti ed Elena Bissolati non hanno superato il turno dei Ripescaggi.

Tra due settimane di nuovo in pista ad Aigle
Per molti dei giovanissimi medagliati di questi Campionati Europei su Pista, il tempo di riposo non sarà particolarmente lungo: dal 21 al 26 agosto ci saranno infatti in palio altri titoli continentali su pista, stavolta quelli per le categorie Juniores e Under 23; si tratta degli Europei che sarebbero dovuti essere ospitati dal velodromo di Montichiari ma che, vista la chiusura per i problemi al tetto, si disputeranno in Svizzera al Centro Mondiale del Ciclismo di Aigle.
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