Ciclocross

Alice ed il Superprestige delle meraviglie

20.10.2018 14:35

La Arzuffi con il secondo posto a Boom dietro alla Van de Steene agguanta il primato nella generale. Van Der Poel cementa la leadership tra gli uomini


Boom, teatro del GP Niels Albert, è una località belga come tante altre, con un circuito come tanti altri, non troppo duro, non troppo tecnico, con sabbia e saliscendi che non spiccano né per durezza, né per particolarità morfologiche. Tuttavia, agli occhi e alle orecchie dell'appassionato italiano di ciclocross, Boom, dopo la gara femminile di oggi, da anonimo e dal nome burbero, è diventato il luogo dove potrebbe aver avuto inizio un'avventura dal sapore leggendario, grazie all'ennesima grande prestazione di questo inizio stagione da parte di Alice Maria Arzuffi.

La giornata perfetta di Kim Van De Steene
In realtà il paesotto della provincia di Anversa non risulta poi così anonimo, visto che è noto in tutto il mondo come sede di Tomorrowland, il più famoso e gettonato festival di musica techno degli ultimi anni. Oggi, nonostante di musica ce ne fosse ben poca (non ce ne voglia il deejay inquadrato a più riprese dalla regia, quasi a ribadire il legame tra la console e la cittadina), l'azione di Kim Van de Steene, vincitrice di giornata, ha ricordato proprio i ritmi martellanti e asfissianti, tipici dell'elettronica più spinta.

La 32enne belga, madre di due bambini, ha aggredito la corsa all'inizio del secondo giro e, metro dopo metro, quella che sembrava un'iniziativa velleitaria ha assunto i contorni di un vero e proprio colpo da KO. L'atleta della Tarteletto ha guadagnato 5" in un batter d'occhio, mentre, alle sue spalle, dopo una breve fase di studio, Ellen Van Loy prendeva in mano le redini dell'inseguimento, portandosi al comando di un drappello composto anche dalla coppia Steylaerts Worst-Arzuffi, dalla giovanissima del Carmen Alvarado e dalla campionessa del mondo Sanne Cant.

Fallisce l'inseguimento di Sanne Cant
Una volta esauritasi l'azione della veterana belga, Alice Maria Arzuffi ha impresso una forte accelerazione, che, unita all'inopinata scivolata in curva della compagna Worst, ha avuto l'effetto di frazionare le inseguitrici: davanti Arzuffi e Cant, dietro a pochi secondi Alvarado, Worst e Van Loy.

Nel corso del terzo giro, quando il vantaggio della testa della corsa aveva raggiunto e superato, di poco, i 10", Sanne Cant, fino a quel momento a ruota della brianzola, ha rotto gli indugi e ha cercato di raggiungere la Van de Steene. Il tentativo della campionessa del mondo in un primo momento sembrava destinato al successo ma la realtà, emersa col passare dei minuti, era un'altra: più Cant provava ad avvicinarsi, più Van de Steene aumentava il ritmo, frustrando la portacolori della IKO-Beobank. A un centimetro guadagnato dall'inseguitrice ne corrispondevano due guadagnati dalla battistrada, in una guerra di trincea che ha finito per logorare la Cant, la quale ha alzato bandiera bianca una volta superata la mezz'ora di corsa, facendosi riprendere e superare da una Arzuffi mai così forte sulle sabbie.

Nono posto per Eva Lechner
Van de Steene ha continuato fino al termine della gara con un ritmo forsennato, impressionando per lucidità e forza nei due tratti sabbiosi: la scelta di percorrerli a piedi dall'inizio, unica tra le prime, le è senz'altro valsa una bella fetta di vittoria. La belga, abile podista e non nuova alle posizioni nobili degli ordini d'arrivo, ha così ottenuto la sua prima affermazione in carriera. A 27" ha chiuso la Arzuffi, che, con il secondo posto di oggi si è issata in testa alla classifica generale in coabitazione con Annemarie Worst. Un risultato storico da parte di una giovane atleta che non smette di sorprendere e di migliorarsi corsa dopo corsa e che mette l'acquolina in bocca per il prosieguo della stagione. A 49", sul terzo gradino del podio, una Sanne Cant in timida crescita (terza anche nella generale), a 57" la già citata Worst ha preceduto allo sprint la connazionale Alvarado, mentre completano la top ten Van Loy, Hoeke (autrice di una grande partenza), Anderson, Eva Lechner e una Kaptheijns non al meglio causa malanni di stagione. Da segnalare l'11esimo posto della 16enne Puck Pieterse. Vos e Sels non erano al via, avendo preferito concentrarsi sulla Coppa del Mondo di domani.

Uomini: Van Aert già a Berna
Per quanto riguarda gli uomini, si deve innanzitutto evidenziare una gara dall'andamento più frizzante del solito, nonostante l'assenza di Wout Van Aert, già in quel di Berna per la Coppa del Mondo e, al pari di altri corridori, parecchio critico nei confronti della pianificazione del calendario crossistico, troppo intasato e troppo poco attento al rispetto del giusto equilibrio tra riposo e agonismo.
Alla solita partenza al fulmicotone di Lars van der Haar è seguito l'altrettanto solito errore nel saltare le tavole, con conseguente catena scesa, che sembrava aver dato il là all'ennesimo volo solitario di Mathieu van der Poel.
Il minore dei fratelli van der Poel, in verità non troppo convinto nel suo allungo, quasi casuale, è stato invece riportato nei ranghi al termine del primo giro da un Quinten Hermans assai determinato nella sua azione. Nel corso delle successive due tornate si sono poi succeduti in testa prima Toon Aerts, mai così a suo agio su percorsi veloci e sulla sabbia, e un vero specialista di questa tipologia di fondo, vale a dire Laurens Sweeck, i cui tentativi sono stati bloccati da un MvdP in versione vigile urbano.

Van Der Poel controlla e poi affonda il colpo
I continui movimenti, attacchi e contrattacchi, pur senza essere particolarmente efficaci, hanno comunque contribuito a selezionare il gruppetto dei migliori, composto nel corso del quarto giro da quattro atleti: Van Der Poel, Aerts, Hermans e da Gianni Vermeersch. Il povero Laurens Sweeck, invece, che pareva ben avviato ad essere della partita per il podio è stato vittima di un disguido fantozziano, la perdita della sella, dovendo dire addio al quartetto buono.
Una volta arrivati al quinto passaggio sulla rampa da percorrere bici in spalla, Mathieu Van Der Poel ha sferrato l'attacco decisivo e nulla hanno potuto Vermeersch ed Hermans, i più attivi nel rispondere, mentre Aerts affrontava un momento di leggero appannamento.
Il vantaggio del campione europeo ha raggiunto e superato rapidamente la decina di secondi, chiudendo di fatto la contesa per il primo posto (e consentendogli di gestire senza troppi timori le tornate conclusive, affrontate in modalità risparmio energetico) per il secondo, invece, restava tutto aperto.

Ottimo Vermeersch, podio dietro Aerts
Toon Aerts
, in grande crescita nei giri finali, ha dato fondo alle energie residue con un forcing spietato, sotto i cui colpi ha perso contatto il compagno di squadra Hermans. Vermeersch, invece, in condizione pari alla sua classe, cioè cristallina (come testimoniato in settimana dal secondo posto ad Ardooie), ha resistito a tutti gli attacchi di Aerts, salvandosi anche da un rocambolesca (quasi) capriola in occasione del tratto sabbioso, e si è piegato solo negli ultimi metri allo sprint lungo del lungagnone della Telenet, alla fine secondo a 4" da Van Der poel , accontentandosi, si fa per dire, della terza piazza a 8" dal vincitore.
Quarto a 19" Hermans, quinto d'orgoglio Laurens Sweeck a 29", poi due corridori protagonisti di una gara in rimonta, cioè van der Haar e Michael Vanthourenhout, a seguire nei dieci David van der Poel, Jens Adams e un discreto, per gli standard degli ultimi due anni, Tom Meeusen. Decisamente in crescita  Gioele Bertolini, 15esimo ad 1'56", un ottimo risultato considerando la sua idosincrasia verso la sabbia; giornata storta invece per Jakob Dorigoni, 43esimo e doppiato già a due terzi di gara. Mathieu van der Poel guida, come ovvio, la classifica generale, con 3 punti di vantaggio su Aerts e 8 su van der Haar.
Prossimo appuntamento, per quanto riguarda il Superprestige, a Ruddervoorde, domenica prossima, su di un percorso simile a quello odierno e che, a meno di acquazzoni, favorisce gli atleti scattanti.
Notizia di esempio
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