Pista

Letizia sbatte ancora contro The Wall Wild

21.10.2018 19:06

Paternoster d'argento nell'Omnium, battuta dall'olandese iridata di specialità. L'Italia chiude con quattro medaglie la prima tappa di Coppa del Mondo su Pista 2018-2019


È stata ancora una volta la giornata di Letizia Paternoster. Il giovane fenomeno del ciclismo italiano ha conquistato oggi a Saint-Quentin-en-Yvelines, alle porte di Parigi, un altro argento in Coppa del Mondo su Pista, concludendo al secondo posto l'Omnium, nel quale - inutile dirlo - è stata protagonista per tutta la giornata. Un'altra medaglia per l'Italia in questa prima tappa di CDM, dopo quelle conquistate negli inseguimenti a squadre (due bronzi) e nella Corsa a punti femminile da Maria Giulia Confalonieri (splendido oro).

La sfida dell'Omnium è vissuta su un testa a testa con l'immarcescibile Kirsten Wild: lo Scratch d'apertura l'ha vinto la bielorussa Ina Savenka, la Tempo Race è stata appannaggio dell'ucraina Anna Nahirna, eppure dopo queste prime due prove la classifica recitava già: Wild prima, 72 punti; Paternoster seconda, 70. Letizia, rispettivamente quarta e terza nelle due gare testè citate, ha tentato l'assalto alla colossale olandese già nell'Eliminazione. La loro sfida è stata a dir poco appassionante, e proprio loro due sono arrivate a giocarsi il successo dopo aver eliminato brillantemente tutte le altre, una dopo l'altra, dalla contesa.

L'azzurra ha quasi azzardato una volata lunghissima (per mezzo della quale ha eliminato la russa Evgenia Augustinas a 2 giri dalla fine), poi però ha rallentato, ha lasciato che fosse la Wild a impostare in testa il vero e proprio sprint, sperando di poterla superare in dirittura. Così non è stato, l'esperta Kirsten ha resistito bene al tentativo di ritorno della trentina, vincendo così la prova e volando a 112, quota da cui ha affrontato la Corsa a punti conclusiva, con Paternoster che inseguiva a 108.

Come quasi sempre, la gara conclusiva è stata molto tattica, solo un'atleta ha guadagnato il giro (la Nahirna) e anche le volate in cui le duellanti sono state protagoniste sono state poche. 5 punti guadagnati da entrambe nei primi sprint, poi al terz'ultimo un nuovo testa a testa (terza la Wild, quarta la Paternoster) che ha condotto il totale a 119-114 per l'olandese. La quale da lì in avanti s'è piazzata alla ruota di Letizia, marcandola in maniera asfissiante e impedendole di fatto movimenti che anticipassero l'ultimo sprint (con punteggi doppi). La volata conclusiva ha visto peraltro la Wild andare a punti davanti all'italiana (seconda  e quarta rispettivamente), per cui la classifica finale vede 125 punti per Kirsten, all'ennesima vittoria in carriera nella specialità (non a caso è Campionessa del Mondo in carica), 116 per Letizia, la quale quest'anno si era ritrovata l'olandese davanti già varie volte, tra Mondiali (nella Corsa a punti e nella Madison) ed Europei (proprio nell'Omnium). Terzo posto per la britannica Neah Evans a 109.

 

Le altre gare: Rachele Barbieri vicina al bronzo nello Scratch
Un'altra medaglia l'Italia l'ha sfiorata, accarezzata, e persa per un niente nello Scratch femminile, con Rachele Barbieri rimasta giù dal podio nella gara vinta dall'australiana Ashlee Ankudinoff davanti alla britannica Megan Barker e alla polacca Daria Pikulik. Un quarto posto che da un lato lascia un po' di rammarico, ma dall'altro conferma la modenese come una delle massime specialiste mondiali nella materia.

Del tutto anonima invece la presenza di Simone Consonni e Francesco Lamon nella Madison: appena quattro punti per la coppia azzurra, conquistati tra l'altro nei primi due sprint prima di eclissarsi decisamente, per chiudere poi al nono posto; vittoria per i danesi Lasse Norman Hansen-Michael Mørkøv, 39 punti a suon di sprint (nessuno ha guadagnato il giro), podio completato da Wojciech Pszcolarski-Daniel Staniszewski (19 per i polacchi) e Kelland O'Brien-Leigh Howard (17 per gli australiani). Bisogna dire che Consonni era però ammaccato dopo la brutta caduta di cui è stato vittima ieri nell'Omnium.

Uscite precoci poi per gli azzurri impegnati nelle due prove veloci di giornata: nella Velocità maschile, rispettivamente 35esimo e 41esimo in qualifica Luca e Davide Ceci, entrambi eliminati. La gara è stata poi vinta dall'iridato Matthew Glaetzer, ma non è stato facile per l'australiano piegare Harrie Lavreysen, che l'ha portato fino alla bella in finale. Come l'argento, anche il bronzo parla olandese, con Jeffrey Hoogland che ha piegato per 2-0 il polacco Mateusz Rudyk nella finalina. Tra l'altro anche Hoogland era stato battuto alla bella da Glaetzer, in semifinale: un vero giustiziere di tulipani, il Campione del Mondo.

Nel Keirin femminile Gloria Manzoni e Maila Andreotti, rimaste ai margini delle rispettive batterie, non sono poi riuscite a rientrare in gioco nel turno di ripescaggio, rassegnandosi a chiudere 21esime. La vittoria è andata all'olandese Laurine Van Riessen davanti alla russa Daria Shmeleva e all'hongkonghese Wai Sze Lee, con una brutta caduta per l'iridata Nicky Degrendele negli ultimi metri della finale (tanto che la belga ha tagliato il traguardo  proprio scivolando, dopo un pesante impatto col parquet in seguito a un contatto fortuito con la Shmeleva).

La seconda tappa di Coppa del Mondo su Pista è in programma già nel prossimo weekend, a Milton in Canada.
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Marco Grassi
Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!