Professionisti

Le squadre 2019: Nippo-Vini Fantini-Faizanè

24.01.2019 15:33

Canola, Lobato e Moser formano un trio di lusso. Tanti i giovani di talento per il team italo-giapponese


Il 2020 è ormai dietro l'angolo e il progetto della Nippo-Vini Fantini-Faizanè ha in tale data un momento chiave: il prossimo sarà infatti la stagione dei Giochi Olimpici di Tokyo, evento ovviamente attesissimo da tutto l'ambiente, sportivo e non, del Giappone. Ma considerare il 2019 come un anno di transizione è quanto di più sbagliato si possa fare: in una squadra che ha una sua solida base sono stati aggiunti pochi innesti ma mirati, con tre giovani promesse su cui lavorare e un corridore di talento da ritrovare ad alto livello. La possibilità di diventare una delle migliori Professional del panorama internazionale c'è, ora tocca alla strada fornire la risposta.

ROSA
Rubén Dario Acosta (Col, 1996), Nicola Bagioli (Ita, 1995), Joan Bou (Esp, 1997), Marco Canola (Ita, 1988), Damiano Cima (Ita, 1993), Imerio Cima (Ita, 1997), Sho Hatsuyama (Jpn, 1988), Masakazu Ito (Jpn, 1988), Giovanni Lonardi (Ita, 1996), Juan José Lobato (Esp, 1988), Moreno Moser (Ita, 1990), Hideto Nakane (Jpn, 1990), Hiroki Nishimura (Jpn, 1994), Alejandro Osorio (Col, 1998), Ivan Santaromita (Ita, 1984), Hayato Yoshida (Jpn, 1989), Filippo Zaccanti (Ita, 1995)

L'ANALISI

Alejandro Osorio


CORSE A TAPPE: L'interesse è tutto per Alejandro Osorio, uno degli ultimi gioielli prodotti dal sempre florido movimento colombiano. Vincitore della maglia a pois al Tour de l'Avenir e di una tappa al Giro d'Italia Under 23 (che guidava prima di una caduta nell'ultima giornata), il ventenne pare predestinato ad una carriera di livello assoluto. Il suo approccio al professionismo sarà ovviamente graduale, tuttavia non è da escludere che sappia già graffiare tra i grandi al debutto. Lo accompagna in squadra il connazionale Rubén Dario Acosta, passista-scalatore che si è messo in luce a sorpresa all'ultimo Tour of Croatia: meno talentuoso di Osorio, il ventiduenne è comunque corridore da seguire con attenzione. Diventa così ancora più importante il ruolo nel team di Ivan Santaromita: l'esperto varesino, reduce da una stagione con tanti buoni piazzamenti, sarà una guida per i giovani oltre a fare la propria corsa negli appuntamenti di maggior qualità. Al secondo anno tra i pro', Filippo Zaccanti è chiamato a mostrare continuità nel corso delle settimane. Completano il quadro Hideto Nakane e Masakazu Ito, rispettivamente il leader e il di lui assistente nelle corse a tappe asiatiche.

Juan José Lobato


VOLATE: Non è uno sprinter puro, ma Juan José Lobato sa cavarsela benissimo nelle volate a ranghi compatti come testimonia il podio sfiorato alla Milano-Sanremo 2014. Lo spagnolo, dopo un passato inverno complicato, è tornato al successo con un'azione prepotente alla Coppa Sabatini. Uno con le sue caratteristiche, se al top della forma, potrà fare la differenza nel circuito europeo conquistando successi in serie: occhio, perché potrebbe essere una delle sorprese della stagione. Il debutto tra i pro' è stato particolarmente felice per Damiano Cima, capace di timbrare per tre volte in Cina: sia lui che il più giovane fratello Imerio Cima potranno crescere di colpi sin da subito. Tra i migliori sprinter del panorama dilettantistico italiano, Giovanni Lonardi passa tra i grandi: l'adattamento alla categoria potrebbe essere complicato all'inizio, ma il veronese ha i mezzi per potersi far notare con il passare delle gare.

Marco Canola


CLASSICHE: L'assenza di vittorie non ha di certo fatto piacere, ma Marco Canola è reduce da una stagione più che positiva, con piazzamenti e prestazioni di qualità in serie. Il vicentino, nelle ultime due annate il leader del team, potrà beneficiare dall'aumento della qualità del roster per cogliere quei risultati a cui ambisce. Medesimi obiettivi condivisi da Moreno Moser, che dopo qualche anno con più bassi che alti ha scelto il team italo-nipponico per provare a rilanciarsi: i due, con Lobato, formano un trio che potenzialmente può fare il bello e il cattivo tempo nel calendario italiano, e non solo. Quest'anno potrebbero risultare proprio loro i favoriti per la Ciclismo Cup. Senza dimenticare che in rosa c'è un Nicola Bagioli in continua crescita e che può rappresentare una pedina preziosa per le prove in linea più esigenti dal punto di vista altimetrico.
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