Professionisti

Le squadre 2022: Movistar Team

21.02.2022 19:40

Il sodalizio simbolo del ciclismo spagnolo sta per perdere un simbolo a propria volta: l'ultimo anno di carriera per Valverde sullo sfondo di una stagione che attende Mas e il neoacquisto Aranburu a grandi conferme


Con la stagione ciclistica appena avviata, ci occupiamo di presentarvi gli organici delle 18 formazioni World Tour 2022, tocca ora al Movistar Team. La storica squadra spagnola, conosciuta fino al 2010 come Caisse d'Espargne ed ancora prima con lo sponsor Banesto si appresta a vivere la stagione dell'addio all'eterno leader su cui ha fatto affidamento negli ultimi 15 anni: parliamo ovviamente dell'"Embatido" Alejandro Valverde. Dal 2008 la guida è affidata all'espertissimo manager spagnolo Eusebio Unzué, dichiaratosi ottimista per il futuro prossimo del team e forse giunto verso la fine della propria proficua carriera manageriale.

La formazione spagnola per eccellenza, da sempre orientata verso le grandi salite e le corse a tappe, non ha intenzione di snaturarsi per questo 2022. La futura assenza di Valverde però toglierà indubbiamente il punto di riferimento focale di una squadra che dovrà saper camminare sulle proprie gambe. Perso con epilogo inaspettato e burrascoso un importante leader come Miguel Ángel López (acquistato proprio l'anno scorso) appare chiaro come tra le file del team sia un episodio dal quale si vuole immediatamente voltare pagina, rinnovando la fiducia in Enric Mas, e confidando nella crescita di qualche giovane. Sicuro è che gli uomini con la maglia blu e una grande “M" disegnata sul petto saranno protagonisti quando la strada si farà in salita.

Il 2021 della squadra spagnola è stato senz'altro migliore di un deludente 2020 e ha visto il team riavvicinarsi ai propri consueti livelli. Enric Mas conclude secondo alla Vuelta e sesto al Tour, mentre Valverde ottiene un terzo posto alla Freccia Vallone (corsa che l'ha visto trionfare ben 5 volte) ed un quarto alla Liegi (già vinta 4 volte), oltre alla vittoria al GP Indurain. L'unica vittoria di tappa in un grande giro arriva alla Vuelta con Miguel Ángel López che solo due giorni dopo si ritirerà dalla corsa spagnola a seguito di un duro litigio con il team quando si trova terzo in classifica.

IL MERCATO


Il ciclomercato della Movistar, nonostante il fulmine a ciel sereno dell'addio di López, è stato impostato come spesso per consolidare la rosa e per sopperire alle partenze. Il bilancio finale risulta così in perfetto equilibrio con 8 abbandoni ed altrettanti arrivi. Oltre alla già citata partenza del colombiano lasciano il team i nostri Dario Cataldo e Davide Villella, oltre a Marc Soler che di fatto rinuncia ad ambizioni personali per raggiungere la ricca e forte UAE. Altri addii sono quelli degli spagnoli Mora e Carretero, del colombiano Alba e del britannico Cullaigh. Il fronte delle nuove entrate ha come pezzo forte l'acquisto di Alex Aranburu dall'Astana, che apre interessanti orizzonti sul fronte classiche. Non mancano tuttavia altri colpi interessanti come l'arrivo dello scalatore colombiano Iván Sosa, del veloce tedesco Max Kanter e del cronoman Will Barta. Si aggiungono al team anche l'esperto spagnolo Gorka Izagirre assieme ai connazionali Oier Lazkano e Óscar Rodríguez, tutti con caratteristiche di scalatori.

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Alex Aranburu (Spa, 1995)
Jorge Arcas (Spa, 1992)
William Barta (Usa, 1996)
Íñigo Elosegui (Spa, 1998)
Imanol Erviti (Spa, 1983)
Iván García Cortina (Spa, 1995)
Abner González (Pur, 2000)
Juri Hollmann (Ger, 1999)
Gorka Izagirre (Spa, 1987)
Johan Jacobs (Svi, 1997)
Matteo Jorgenson (Usa, 1999)
Max Kanter (Ger, 1997)
Oier Lazkano (Spa, 1999)
Enric Mas (Spa, 1995)
Lluís Mas (Spa, 1989)
Gregor Mühlberger (Aut, 1994)
Mathias Norsgaard (Dan, 1997)
Nélson Oliveira (Por, 1989)
Antonio Pedrero (Spa, 1991)
Vinicius Rangel (Bra, 2001)
Óscar Rodríguez (Spa, 1995)
José Joaquín Rojas (Spa, 1985)
Einer Rubio (Col, 1998)
Sergio Samitier (Spa, 1995)
Gonzalo Serrano (Spa, 1994)
Iván Sosa (Col, 1997)
Albert Torres (Spa, 1987)
Alejandro Valverde (Spa, 1980)
Carlos Verona (Spa, 1992)
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L'ANALISI


Enric Mas


CORSE A TAPPE: Da sempre il fulcro della squadra risiede nelle grandi corse a tappe, dove anche quest'anno gli uomini Movistar vorranno essere protagonisti. Enric Mas è il leader designato e guiderà la squadra al Tour de France, potendo contare su diversi scalatori a propria disposizione. Il giovane statunitense Matteo Jorgenson è in crescita e cerca continuità di risultati in questo 2022 per capire che impronta dare alla propria carriera. Non possiamo di certo ignorare la presenza del solito Alejandro Valverde, sempre osso duro anche per quanto riguarda la classifica generale. Per questa sua ultima stagione ha scelto di essere capitano al Giro d'Italia, dove dividerà la leadership con il colombiano Iván Sosa, desideroso di ritrovarsi dopo un paio di stagioni opache. Presenti nel team comunque diversi scalatori di livello che si ritaglieranno, come già accaduto, spazi da capitani nelle corse minori, tra i più in vista citiamo Gorka Izagirre, Antonio Pedrero e Nelson Oliveira, quest'ultimo anche preziosissimo cronoman.

Alex Aranburu


VOLATE: Iván Cortina da qualche stagione a questa parte si occupa di racimolare piazzamenti nei vari sprint, pur non essendo uno sprinter puro lo spagnolo si trova a proprio agio in condizioni di volate ristrette, dove spesso in carriera è riuscito a cogliere buoni risultati. L'unico velocista puro del team è un neoacquisto e si tratta del tedesco Max Kanter, che sembra avere buoni margini di miglioramento e ha già colto alcune top10 a Giro e Vuelta. Altro neoarrivato, ma non incasellabile come velocista tipico è sicuramente Alex Aranburu, ottimo uomo da classiche vallonate ma dotato di indubbio spunto veloce. Sembrano invece passati gli anni migliori per il veterano José Joaquín Rojas, ora divenuto prezioso gregario per scortare i leader nei grandi giri.

Alejandro Valverde


CLASSICHE: I riflettori non potranno che essere puntati su Alejandro Valverde che per quest'ultima stagione preparerà come di consueto le classiche delle Ardenne con l'aggiunta però del Giro delle Fiandre, corsa che nella sua unica partecipazione datata 2019 l'ha visto cogliere un ottavo posto. Proprio sulle Ardenne sarà accompagnato dallo stesso Aranburu e da Gonzalo Serrano, entrambi non giovanissimi ma in crescita ultimamente. Ad Iván Cortina sarà invece riservato il ruolo di capitano alla Parigi-Roubaix e in tutte le altre corse sulle pietre del nord, dove sarà accompagnato, tra gli altri, dall'espertissimo Imanol Erviti.
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