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Vuelta a San Juan, Alaphilippe attacca e vince. Secondo un ottimo Consonni

28.01.2019 23:27

Caldo, troppo caldo alla Vuelta a San Juan: temperature sopra i 45° hanno fatto decidere agli organizzatori per un accorciamento della seconda tappa. Al posto dei quattro giri previsti del circuito finale, i corridori ne hanno affrontati tre, togliendo così 28.1 km al conteggio: la Chimbas-Punta Negra misura così 130.3 km.

La fuga di giornata si forma attorno al km 18: presenti il messicano Miguel Álvarez (Messico), il cileno Edison Bravo (Cile), brasiliano André Gohr (Brasil) e il neozelandese Hamish Schreurs (Israel Cycling Academy). Il loro margine massimo sfiora i 4' prima che le formazioni World Tour del gruppo inizino a ricucire il distacco.

Con il passare dei km la fuga si spezza: prima è Álvarez a distanziarsi poi, nello strappo che precede l'ultimo giro, Schreurs fa valere la propria maggior qualità e si invola. Il kiwi, favorito anche dal vento a favore, mantiene una ottima andatura, entrando negli ultimi 20 km con 1' di margine sul plotone tirato da Bora Hansgrohe e Deceuninck-Quick Step.

Anche la Movistar, il Team Dimension Data e la Neri Sottoli-Selle Italia-KTM si mettono ad operare in testa al plotone e il vantaggio dell'unico battistrada scende sotto i 20" al cartello dei meno 10 km. Attorno ai meno 11 km si è verificata una caduta nella parte centrale del gruppo, con una dozzina di coinvolti e un frazionamento in due tronconi pressoché uguali.

Il tentativo di Schreurs viene annullato ai meno 9 km, con le formazioni che iniziano la lotta per approcciare lo strappo finale nella miglior posizione. Ai meno 3.7, quando la strada sale verso la diga, è la Movistar a fare un ritmo violento con Winner Anacona, riducendo così il gruppo a una quarantina di unità. Ai meno 2.8 km, sul tratto più duro, scatta Julian Alaphilippe: alla ruota del francese della Deceuninck-Quick Step rimangono solamente Tiesj Benoot (Lotto Soudal) e Nairo Quintana (Movistar Team), con il colombiano subito a dare cambi.

Ma Alaphilippe, in un tratto di falsopiano, accelera di nuovo e se ne va tutto solo, con Benoot e Quintana ripresi dal resto del gruppo ai meno 1.6 km. L'azione del francese è ancora eccellente e nonostante la Bora Hansgrohe provi a lavorare alle sue spalle non c'è nulla da fare: il ventiseienne va a vincere in solitaria, conquistando la prima vittoria di una stagione che meglio di così non poteva iniziare.

Seconda posizione per un ottimo Simone Consonni: il lombardo della UAE Team Emirates riesce quasi a ricucire il gap, ottenendo un piazzamento di spessore anche in considerazione di chi si è messo alle spalle, ovvero sia Peter Sagan (Bora Hansgrohe) e Jens Keukeleire (Lotto Soudal).

A completare la top ten sono Daniel Zamora (Agrupación Vírgen de Fátima), Carlos Barbero (Movistar Team), Richard Carapaz (Movistar Team), Nicolas Tivani (Agrupación Vírgen de Fátima), Francesco Gavazzi (Androni Giocattoli-Sidermec) e Hideto Nakane (Nippo-Vini Fantini-Faizanè).

In classifica Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) riesce a tenere la maglia grazie all'abbuono ottenuto nel primo sprint intermedio: il colombiano vanta 3" su Alaphilippe, 7" su Consonni e 9" su Sagan. Domani in programma una cronometro pianeggiante di 12 km a Pocito, nel quale i pochi specialisti presenti possono mulinare il lungo rapporto.

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