Professionisti

Giro dell'Emilia 2020

17.08.2020 17:59

I percorsi


Inedita soluzione agostana per una delle più ambite e storiche classiche del calendario italiano.  Al di là del cambio di data, la 103esima edizione del Giro dell'Emilia non vedrà grandi cambiamenti di sorta rispetto alle rodatissime edizioni precedenti: si riduce lievemente il chilometraggio (a 199,7 km) e si introduce nelle fasi iniziali un altro GPM, lo strappo di Montemaggiore che farà anche da traguardo volante.

Ma la sostanza è la stessa: dopo il passaggio sull'Appenino fino agli 800 metri della Serra dello Zanchetto con gli strappi di Mongardino prima e Valico delle Granzole, la corsa si fa vera nella sezione finale, il circuito del San Luca con l'ascesa alla basilica che verrà ripetuta 5 volte: 2100 metri al 10% di pendenza media che spaccheranno le gambe a tutti.

Più breve anche la settima edizione della corsa femminile, che sarà di appena 87,2 km, ma anche qui la sostanza non cambia: sarà un lungo giro nella zona a nord-ovest di Bologna fino a sconfinare nel ferrarese per poi approcciare il San Luca arrivando da Borgo Panigale. Una prova che dunque si deciderà tutta sull'ascesa finale.

Le altimetrie


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[mks_accordion_item title="Martedì 18/8 - Gara maschile (199.7 km)"]



Circuito finale di 9.3 km da ripetere 4 volte

Partenza: Casalecchio di Reno ore 11.30
Arrivo: Bologna ore 16.30 circa

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[mks_accordion_item title="Martedì 18/8 - Gara femminile (87.2 km)"]



Partenza: Bologna ore 12
Arrivo: Bologna 14.20 circa

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I protagonisti


La collocazione di quest'anno pre Tour fa un po' soffrire la corsa emiliana, che comunque avrà un'ottima partecipazione: 8 team World Tour, 7 Professional e 8 Continental, oltre alla consueta formazione della nazionale italiana.

Visto l'andamento de Il Lombardia, gli Astana sono da considerarsi come favoriti: il duo Jakob Fuglsang e Alexsandr Vlasov è tra i più in forma in salita, e non dimentichiamo anche il supporto del neoprofessionista colombiano Harold Tejada,  viste le ottime prove dell'ultimo mese. Contrapposti ai kazaki, abbiamo una Trek-Segafredo tutta italiana, con Giulio Ciccone e Vincenzo Nibali vogliosissimi di riscattarsi dopo la sconfitta al Lombardia, ed il Team Ineos, che si presenta con 6 elementi di tutto rispetto: al fianco dei sudamericani Richard Carapaz ed Iván Ramiro Sosa si presentano un finora discontinuo Gianni Moscon ed un Tao Geoghegan Hart alla ricerca della forma migliore.

La UAE Team Emirates può contare sull'ottima forma di Diego Ulissi, che questa corsa l'ha già vinta nel 2013. Senza Evenepoel, la Deceuninck-Quick Step punta principalmente sugli altri suoi talenti in erba: João Almeida e Nicola Bagioli hanno colto ottimi risultati tra Vuelta Burgos e Tour de l'Ain. Più modeste le rose di Bora-Hansgrohe con Jay McCarthy, Bahrain-McLaren, libertà a Eros Capecchi ed Enrico Battaglin, e NTT Pro Cycling di Samuele Battistella e Gino Mäder.

Tra le professional, la Circus-Wanty Gobert porta un vincitore del passato (Jan Bakelants, edizione 2015), e Simone Petilli; nella Vini Zabù-KTM dopo il Lombardia si registra un Lorenzo Rota in ottima forma. L'Androni Giocattoli-Sidermec punterà a rendere battagliata la gara con uomini come Davide Gabburo e Simone Ravanelli, la Bardiani-CSF-Faizané cercherà un piazzamento con Giovanni Carboni e Filippo Fiorelli. La Gazprom-RusVelo si affida a Marco Canola, la Alpecin-Fenix fa riposare Van der Poel ma è ben attrezzata, con Louis Vervaeke e Petr Vakoc che potrebbero trovarsi a proprio agio sulle pendenze emiliane.

Importante test per gli azzurrini della nazionale italiana, una rappresentanza dei migliori talenti del nostro vivaio, tra i quali il tricolore under 23 Marco Frigo, che sarà guidata dal più esperto Marco Tizza. A completare le squadre partenti sei delle Continental italiane più la Giotti Victoria, con diversi atleti di interesse nazionale e non solo: Federico Zurlo (Giotti Victoria), Luca Raggio (D'Amico-Um Tools), Gregorio Ferri (Beltrami TSA Marchiol), Paolo Totò (Work Service Dynatek Vega), Andrea Piccolo e Antonio Tiberi (Team Colpack Ballan). Unica Continental del tutto straniera presente la colombiana Colombia Tierra De Atletas - GW Bicicletas, capitanata da una vecchia conoscenza del ciclismo europeo come Darwin Atapuma.

Per quanto riguarda la gara femminile i favori del pronostico sono tutti per Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo), già due volte prima ed una volta seconda in cima al San Luca e protagonista di una buona gara lo scorso 1° agosto alla Strade Bianche: le compagne di squadra Lucinda Brand, Elizabeth Deignan e Ruth Winder saranno fondamentali per scortarla verso le prime posizioni all'inizio della salita. Proprio l'anno scorso, però, Longo Borghini venne battuta dalla neerlandese Demi Vollering (Parkohotel Valkenburg) che andrà tenuta d'occhio anche quest'anno, sebbene la condizione fisica non sembra essere paragonabile.

La lista di potenziali favorite, non si ferma qui. La Canyon-SRAM schiererà la polacca Katarzyna Niewiadoma con Elena Cecchini e Alena Amialiuk al suo fianco, la FDJ punterà sulla danese Cecilie Uttrup Ludwig, attenzione alla nostra piemontese Erica Magnaldi, capitana del Team Ceratizit-WNT. Un gran bel trio lo schiera anche la CCC-Liv con Sabrina Stultiens, Soraya Paladin e Sofia Bertizzolo, la giovane tedesca Liane Lippert (Team Sunweb) è forte ma forse non digerisce così bene queste pendenze estreme per poter lottare per il successo, la campionessa italiana Marta Bastianelli (Alé BTC City) proverà a superarsi su un percorso non adatto a lei (e in squadra ci sono anche Guderzo e Bujak), ma tra i nomi da non sottovalutare consigliamo anche la lituana Rasa Leleivyte (Aromitalia-Vaiano) che ha vinto qui nel 2018, la cubana Arlenis Sierra (Astana) che proprio quell'anno fu seconda alle sue spalle, e anche la nostra Elisa Balsamo (Valcar).

La lista iscritti maschile


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La corsa in tv


La corsa maschile verrà trasmessa in diretta da Rai Sport, la corsa femminile in differita su Rai Sport. Gli orari di trasmissione sono rintracciabili nella guida tv di Cicloweb.it.

Albo d'oro


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