Fem van Empel solleva la bici con la quale ha domato il Koppenberg
Ciclocross

Fem regina del Koppenberg

La straordinaria neerlandese si aggiudica anche la prima tappa dell'X2O al termine di una corsa dominata totalmente dall'inizio alla fine. Seconda Betsema, terza Van Anrooij

01.11.2022 13:02

Come per la strada, anche per il ciclocross l'inizio di stagione non è riconosciuto in maniera univoca da tutti: c'è chi lo fa cominciare dalla prima gara in Belgio, quest'anno il Polderscross di Kruibeke, chi con l'apertura della prima delle tre challenge, in questo caso la prova di Coppa del Mondo in quel di Waterloo e chi, infine, fa scoccare l'ora dell'ouverture proprio oggi, in occasione di una delle classiche più nobili del calendario, forse la più nobile di tutte, cioè il Koppenbergcross di Oudenaarde. Favorito nella sua aurea di miticità anche dalla collocazione fissa che ha trovato ogni anno nel giorno di Ognissanti (solamente la Coppa del Mondo di Overijse, altra località clou del mondo crossistico, l'aveva scalzata dalla solita data nel 2021 costringendo gli organizzatori ad anticipare di un giorno la corsa), è la prima delle otto tappe dell'unico trofeo a tempo che si tenga in Europa, l'X2O Badkamers Trofee, già Gazet van Antwerpen, Bpost Bank e DVV Verzekeringen Trofee.

Il percorso è simile a quello degli ultimi anni: in partenza si affronta dalla base il muro presente (e decisivo) anche nel tracciato del Giro delle Fiandre, poi, dopo una svolta a destra arrivati in cima, si incontra l'erba e si comincia ad andare su e giù sulle pendici del berg. Il circuito, considerando le difficoltà altimetriche e quelle tecniche è tra i più duri del panorama mondiale e si conclude in cima al Koppenberg, che dal primo giro in avanti va affrontato per metà della sua lunghezza in ogni tornata. La startlist al femminile è meno buona del previsto: le assenti di grido sono numerose, iniziando da Marianne Vos, Lucinda Brand, la quale spera di rientrare dopo l'infortunio già all'Europeo di Namur di sabato, e Kata Blanka Vas. Mancano anche, rispetto al parterre annunciato, Ceylin Alvarado, Annemarie Worst e Puck Pieterse, che avrebbero sicuramente contribuito a creare un grande spettacolo. Anche da questo si può capire quanto possa essere dannoso un calendario saturo, poiché costringe gli atleti a dure scelte, ad esempio saltare una prova storica come questa. Presenti invece Fem van Empel (Pauwels), Shirin van Anrooij (Baloise), Denise Betsema (Pauwels) e infine la detentrice del “titolo” Clara Honsinger (EF), specialista di questi tracciati durissimi e fangosi dove l'esplosività passa in secondo piano rispetto alla potenza. Esordio stagionale e prima esperienza con la maglia della Ineos per Pauline Ferrand-Prévot, già tetracampionessa del mondo (MTB short track, cross country e marathon oltre al gravel) e alla ricerca di soddisfazioni anche nel mondo crossistico, partendo proprio dall'Europeo di Namur che sarà il suo primo obiettivo stagionale. 

Partenza a razzo di Marie Schreiber (Tormans), ma già in cima al Koppenberg si seleziona un quartetto composto dalla stessa lussemburghese, da Betsema, Van Empel e Van Anrooij. Nelle retrovie rimonta posizioni Ferrand-Prévot, penalizzata dal ranking che la costringe a partire molto indietro. Shirin prende il comando delle operazioni a metà tornata e con lei rimangono solo Denise e Fem, mentre Schreiber perde terreno. In quinta posizione Honsinger, che in queste condizioni soffre ovviamente meno del solito la brutta partenza. PFP inizia la propria rimonta e già alla fine del primo giro vede davanti a sé Aniek van Alphen (777) e la stessa campionessa statunitense. Il suo recupero è però brutalmente interrotto durante la seconda tornata a causa di un problema meccanico che le fa perdere oltre due minuti e ogni velleità di piazzamento. Nel frattempo Van Empel si porta in testa a dettare il proprio passo e stacca prima Van Anrooij in discesa e poi Betsema in salita, avviandosi tutta sola verso la conclusione del secondo round, dove transita con un buon margine nei confronti delle due inseguitrici.

Il vantaggio continua a lievitare nel corso della terza tornata e anche alle spalle delle prime tre c'è poco da segnalare, giusto il sorpasso di Honsinger nei confronti di Schreiber, che com'è normale che sia perde smalto col passare dei minuti a causa della giovane età. Il duello per il secondo posto rimane incerto finché Betsema non prende l'iniziativa e prova a cambiare ritmo testando il polso a Van Anrooij, la quale cede subito un po' inaspettatamente, dando il la alla doppietta Pauwels, squadra che sta cannibalizzando quest'inizio di stagione crossistica. Molto più indietro da segnalare la rimonta di Ferrand-Prévot, capace già al termine del quarto giro di issarsi in settima posizione dopo aver superato oltre quindici atlete in due tornate. Nell'ultimo round la francese rimbalza però indietro un'altra volta dopo il secondo incidente meccanico di giornata con la nuovissima, per lei, Pinarello che la obbliga a mettere il piede a terra. Pauline conclude lo sfortunatissimo esordio affrontando l'ultimo Koppenberg di corsa con la bici in spalla.

Davanti, Van Empel trionfa per la prima volta in carriera a Oudenaarde con un largo vantaggio su Betsema, 52", che le consentirà di poter gestire il gap accumulato oggi nelle prossime sette tappe, consapevole di doversi difendere solamente dalla stessa Denise e da Van Anrooij, terza a 1'14". La facilità disarmante e l'autorità con cui la portacolori della Pauwels si è imposta nella gara odierna fanno però suppore che dovranno essere sempre le sue rivali a temerla anche nelle prossime corse, e non il contrario. La vincitrice del 2021 Honsinger è quarta a 2'04" davanti ad un'ottima Schreiber, capace di difendere il quinto posto a 2'44" dall'attacco (a distanza) di Van Alphen, sesta a 3'10". Approfittando dei problemi di PFP concludono in top ten anche la junior canadese Isabella Holmgren, la belga Kiona Crabbé, l'altra gemella Holmgren, Ava, e per finire la britannica Ella MacLean-Howell.

 

 

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