Egan Bernal in maglia gialla © Getty
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Bernal, dalla voglia di smettere al Tour de France

Dopo un 2022 difficile, in cui ha pensato anche al ritiro, il colombiano è pronto a prendersi il posto che gli spetta. Esordio alla Vuelta a San Juan, l'obiettivo è la Grande Boucle

17.01.2023 15:03

Quasi un anno fa Egan Bernal è rimasto coinvolto nell'incidente più grave della sua carriera da professionista. Un violento schianto contro un autobus, in seguito al quale il talento di Bogotà ha riportato numerose fratture tra gambe, costole e vertebre cervicali che lo hanno costretto a un periodo di riabilitazione durato quasi otto mesi. Il suo 2022 si è concluso con 12 giorni di corse e poco più di 1500 chilometri in gruppo, accumulati tra metà agosto e metà settembre. Un'annata da dimenticare, in cui Bernal ha pensato più volte al ritiro, come dichiarato in un'intervsita organizzata da As Colombia, tra le principali testate del paese.

“Se qualche tempo fa mi avessero detto che entro qualche mese avrei pensato di correre il Tour de France, non ci avrei creduto.”, ha dichiarato Bernal. "Ci sono stati mesi difficili in cui ho dovuto ricominciare da zero, anche per le cose più naturali come bere o mangiare. Più di una volta ho pensato al ritiro: a fare la differenza sono state le persone intorno a me, ed è anche grazie a loro se tra qualche giorno sarà alla Vuelta a San Juan.”

L'esordio del corridore della INEOS Grenadiers è infatti fissato per il 22 gennaio, quando prenderà il via della corsa a tappe argentina. Una sorta di ritorno alle origini per Bernal che proprio alla Vuelta a San Juan ottenne un nono posto finale nel 2017, anno in cui fu protagonista di una lunga serie di risultati di livello, tra cui la vittoria del Tour de l'Avenir, che gli permisero di affermarsi come uno degli scalatori più talentuosi del panorama internazionale.

All'alba di una nuova stagione e alla ricerca di riscatto, Bernal è pronto per riconquistare il Tour de France a quasi quattro anni dal primo trionfo. Il colombiano preparerà l'assalto alla maglia gialla con un programma molto simile a quello adottato nel 2019: dopo la Vuelta a San Juan sarà al via di Parigi-Nizza, Volta a Catalunya e una corsa tra Tour de Suisse e Critérium du Dauphiné. L'idea è di correre anche la Vuelta a España, ma tutto dipenderà dal rendimento nella prima parte di stagione.

 

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