
Assurdo nel veronese: un uomo spara contro atleti della SC Padovani in allenamento
Un uomo alla guida di un'auto ha affiancato il gruppo a Dolcè e ha esploso due colpi di pistola (nell'articolo il video). Nessun ferito, la società ha sporto denuncia e ora indagano le autorità. Il presidente: la seconda aggressione da settembre
Paura per la SC Padovani Polo Cherry Bank durante un allenamento su strada nel Veronese. Nella tarda mattinata di sabato 20 dicembre, un gruppo di corridori della storica formazione padovana è stato affiancato da un’auto dalla quale il conducente ha esploso due colpi di pistola in direzione degli atleti. Per fortuna nessuno è rimasto ferito. L’episodio è avvenuto lungo la SS12, nei pressi di Dolcè, in Val d’Adige.
La ricostruzione dell'accaduto
A ricostruire quanto accaduto è stata la stessa società attraverso un comunicato diffuso sui propri canali ufficiali. Il gruppo, impegnato nel training camp pre-natalizio, stava svolgendo una sessione di allenamento su strada ed era seguito dallo staff tecnico in ammiraglia. Come spiegato dal team, il programma prevedeva il lavoro in doppia fila: la rosa era stata suddivisa in due gruppi da sette atleti, seguiti da tre vetture di supporto.
Durante una fase di trasferimento, mentre una delle ammiraglie aveva allungato per attendere i corridori nel punto di inversione, un’auto di colore scuro si è affiancata improvvisamente al gruppo. Il conducente ha abbassato il finestrino esplodendo due spari in direzione dei ciclisti. Colti di sorpresa, i ragazzi hanno avuto appena il tempo di abbassarsi per lo spavento, prima che l’auto si allontanasse rapidamente senza lasciare tracce.
Rientrata al quartier generale del Veronello Resort, la SC Padovani ha raccolto testimonianze e immagini dell’accaduto, provvedendo a sporgere denuncia alle autorità competenti. Tutti gli atleti e i membri dello staff stanno bene, ma lo shock per quanto avvenuto è stato evidente.

Le parole del presidente Peruzzo e del direttore sportivo Konychev
“Siamo sollevati che tutti i ragazzi siano sani e salvi dopo quanto successo ieri" - ha dichiarato domenica in un comunicato il presidente della società, Galdino Peruzzo -. ”Si tratta di una vicenda terribile che ci auguriamo non si ripeta mai più: la strada è la palestra dei nostri ragazzi e, come società, abbiamo provveduto ad adottare tutte le misure del caso per farli pedalare in sicurezza. Purtroppo, di fronte alla follia di certi soggetti, non possiamo davvero fare nulla. Quanto è successo ieri in Val d'Adige, peraltro, non è l'unico episodio di aggressione da parte di automobilisti agli atleti della Padovani impegnati in allenamento in queste settimane. Va ricordato che anche nello scorso mese di settembre Marco Palomba era stato investito da un pirata della strada, è necessario sensibilizzare tutti coloro che si mettono al volante ad una cultura di maggiore rispetto".
Anche il DS Dimitri Konychev ha voluto dire la sua: "La zona del Lago di Garda è una delle più ospitali e adatte per allenarsi in questo periodo. Ogni giorno tracciamo con cura e attenzione i percorsi di allenamento per evitare le principali arterie di comunicazione e gli orari di maggior traffico, non a caso ci eravamo spostati in Val d'Adige, su una strada scorrevole e piuttosto ampia che di sabato è libera dal traffico pesante. I nostri atleti indossano del vestiario visibile e hanno sulle proprie bici le luci per farsi notare dagli automobilisti. Abbiamo seguito i ragazzi dal primo all'ultimo chilometro, ogni tanto con l'ammiraglia diamo la possibilità agli autisti di sorpassare, però serve maggior rispetto"
