
Tour de Suisse: João Almeida alza la cresta sullo Spluga
Il portoghese della UAE attacca sull'unica salita di giornata e guadagna oltre 40" sugli avversari per la generale in vista della difficile tappa di domani
È iniziata oggi l'operazione rimonta di João Almeida (UAE Team Emirates-XRG), che sfrutta il trampolino di lancio dello Spluga per una cavalcata solitaria di quasi 50km. Terza vittoria di tappa per il portoghese al Tour de Suisse e 1'10" recuperati al capoclassifica Romain Grégoire (Groupama-FDJ), che si è comunque ben comportato. Dopo essere rimasto solo a 2km dalla cima del passo, Almeida è riuscito a contenere in discesa e nel successivo falsopiano il rientro di un gruppetto di uomini alle sue spalle, dal quale nel finale sono evasi Oscar Onley (Team PicNic-PostNL) e Ben O'Connor (Jayco-AlUla), rispettivamente secondo e terzo sul traguardo di Piuro.
Tour de Suisse 2025, la cronaca della quarta tappa
Frazione di 193.2km da Heiden a Piuro: i primi 110km, quasi perfettamente pianeggianti, sono un veloce avvicinamento alle prime rampe dello Spluga, valico a 2114m che porterà la corsa in Italia. La salita misura 34.5km al 4% di media: in avvio ci sono 2km al 7%, seguiti da un tratto di 9km più pedalabile. La strada continua a salire in modo irregolare per 9.5km al 4.5% (max 10%) fino al GPM di Sufers. Da qui mancheranno circa 5.5km più facili, nei quali si trovano i due sprint intermedi del chilometro Tissot. A Splügen iniziano gli ultimi 8.8km di salita, con una pendenza costantemente tra l'8% e il 10%: lo scollinamento avverrà a 47km dall'arrivo. La discesa è lunga (circa 30km spezzati da qualche altopiano) e tecnica, e al suo termine i corridori dovranno affrontare un tratto finale di fondovalle verso Piuro di circa 14km, dove si trova il traguardo volante di Gordona. Gli ultimi 3.5km sono in sensibile falsopiano (media del 2.5%, max 7%).
Mattinata aperta dalla notizia del ritiro cautelativo di Geraint Thomas (INEOS Grenadiers), dolorante dopo la caduta nella tappa di ieri. La corsa parte ad altissima velocità, tanto che nessuno dei numerosi tentativi di fuga riesce a prendere il largo. A farne le spese è soprattutto Lorenzo Fortunato (XDS-Astana), attardato a oltre 2' già nel primo, lunghissimo, tratto pianeggiante. Dopo oltre 70km corsi pancia a terra e animati da scatti e controscatti riescono ad avvantaggiarsi Andrew August (INEOS Grenadiers), Georg Zimmerman (Intermarché Wanty) e Larry Warbasse (Tudor); dietro di loro partono al contrattacco Neilson Powless (EF Education), Quinn Simmons (Lidl-Trek), Thomas Gloag (Visma-Lease a Bike), Marius Mayrhofer (Tudor) e Sébastien Grigard (Lotto). Il loro vantaggio arriva a sfiorare i 3' a 100km dal traguardo, ma cala attorno al 1'50" quando siamo ormai ai piedi dello Spluga.

A 72km dal traguardo dalla testa della corsa allungano August, Powless, Simmons e Gloag, e il britannico passa per primo al GPM di Sufers su Powless e August. Gloag transita in testa anche al primo sprint del chilometro Tissot su Simmons e August - che si stacca poco dopo - mentre il gruppo ha quasi annullato lo svantaggio grazie al forcing della UAE Team Emirates. Gloag riesce a conquistare anche il secondo sprint, prima che il gruppo, ormai ridotto a una ventina di unità, riprenda lui e Simmons a 54km dal traguardo: prova a rimanere all'attacco Powless, che si arrende poco dopo. Il forte ritmo della UAE sgretola il gruppo dei migliori a 52km dal traguardo, quando prova il primo allungo João Almeida: sono in nove alla sua ruota, ma poi riesce a riaccodarsi anche un altro gruppetto con il leader della corsa Romain Grégoire.
A 51km dal traguardo scatta secco Juan Pedro Lopez (Lidl-Trek), ma su di lui richiude Oscar Onley. Rientra intanto Jan Christen (UAE Team Emirates), che si rimette in testa a tirare dopo aver lanciato un altro allungo di Almeida. Il portoghese ci riprova a 2.8km dalla vetta dello Spluga: con lui rimangono Onley, Felix Gall (Decathlon), Kévin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels) e Ben O'Connor (Jayco-AlUla), che però si staccano poco dopo. Il passo di Almeida piega anche Gall e Onley e l'uomo della UAE si invola a 1.7km dalla vetta, transitando per primo al GPM con 47" di vantaggio su Vauquelin, Gall, Onley e O'Connor, sui quali sono intanto rientrati Matthew Riccitello (FreePalestine), Pablo Castrillo (Movistar), Felix Engelhardt (Jayco-AlUla), Ilan Van Wilder (Soudal Quick-Step) e Clément Champoussin (XDS-Astana). Grégoire transita invece con un ritardo di 1'20".

Non c'è grandissimo accordo tra i primi inseguitori di Almeida, né in discesa, né nei tratti di falsopiano che spezzano i quasi 30km verso l'ultimo tratto di fondovalle, mentre Grégoire trova l'appoggio di Julian Alaphilippe (Tudor) e Lennard Kamna (Lidl-Trek), che lavorano con lui per riportarsi almeno sul gruppetto all'inseguimento del portoghese. È Vauquelin a prendere in mano la situazione nell'ultimo spezzone di discesa, forzando assieme a O'Connor per cercare di impedire il rientro di Grégoire, che avviene ugualmente a 21km dal traguardo. I due contrattaccanti vengono ripresi ai -13km: il gruppetto cerca di riorganizzarsi, mentre Almeida rimane davanti con circa 40" di vantaggio. Per un po' sembra poter funzionare, ma a 5.3km dal traguardo allungano Onley e O'Connor, che salutano la compagnia e prendono circa 20" di vantaggio. Intanto João Almeida è già nell'ultimo km e arriva a braccia alzate sul traguardo. Dietro di lui Oscar Onley brucia in volata Ben O'Connor, arrivando a 39" dal portoghese; si sgrana ulteriormente il gruppetto inseguitore, regolato da Kévin Vauquelin e Romain Grégoire a a 1' da Almeida.