
Cinque squadre squalificate dal Tour de Romandie. Scontro con l'UCI sul nuovo sistema GPS
Canyon//SRAM, Lidl-Trek, Visma Lease a Bike, EF e Picnic PostNL non hanno voluto selezionare una sola atleta per testare il nuovo sistema di tracciamento imposto dall'UCI
L'edizione 2025 del Tour de Romandie è iniziata senza cinque squadre World Tour, squalificate prima del prologo di Villars-sur-Ollon. Canyon//SRAM zondacrypto, Lidl-Trek, EF Education-Oatly, Team Visma Lease a Bike e Team Picnic PostNL non hanno trovato un accordo per l'applicazione del nuovo sistema di tracciamento GPS imposto dall'Unione Ciclistica Internazionale, sperimentato proprio nella corsa svizzera. La notizia è stata inizialmente riportata da Daniel Benson, poi sono arrivati dei comunicati dalle varie parti in causa.
Tour de Romandie 2025, cinque squadre squalificate: la posizione dell'UCI e dei team
Il sistema di tracciamento gps, sviluppato da UCI e SafeR, è stato pensato per poter essere applicato a tutti i partecipanti e le partecipanti al prossimo mondiale in Rwanda, dopo una fase iniziale di sperimentazione condotta in questi giorni. Si tratta di un dispositivo del peso di 63 grammi, da applicare sulle biciclette per monitorare in tempo reale la posizione e consentire di intervenire tempestivmente in caso di incidenti. Una misura pensata in seguito alla morte di Muriel Furrer durante la gara junior femminile dei campionati del mondo di Zurigo 2024.
In un comunicato ufficiale, l'Unione Ciclistica Internazionale spiega di aver comunicato alle squadre i dettagli della sperimentazione lo scorso 7 agosto. Secondo il regolamento, “Alle squadre è stato chiesto di designare un'atleta sulla cui bici sarebbe stato installato il gps. Sono state date ulteriori spiegazioni durante il meeting pre-gara dei direttori sporrtivi. Alcune squadre hanno obiettato al test non nominando un'atleta che portasse il dispositivo, e di conseguenza hanno optato per l'esclusione dal Tour de Romandie.”
Le squadre coinvolte hanno pubblicato un comunicato congiunto per esprimere la loro posizione a riguardo: “All'inizio di questa settimana, tutte le squadre coinvolte hanno inviato lettere formali all'UCI, esprimendo supporto per la sicurezza ma sollevando serie preoccupazioni per l'imposizione unilaterale di un sistema di tracciamento GPS a una sola atleta per squadra. Come squadre abbiamo chiarito che non avremmo selezionato noi l'atleta, né installato, rimosso o gestito il dispositivo; l'UCI o il suo partner erano libere di scegliere l'atleta su cui installare il dispositivo a loro discrezione, se credevano di avere il diritto di farlo.”
“Nonostante la nostra collaborazione e l'esistenza di sistema di tracciamento collaudato in altre grandi corse (pienamente operativo per tutto il gruppo e offerto all'UCI), hanno scelto di imporre questa misura senza un consenso chiaro, minacciando la squalifica, e ora ci esclude dalla corsa per non aver scelto un'atleta. Il motivo per cui non l'hanno voluta nominare loro è ancora sconosciuto e senza risposta. Nonostante diversi solleciti delle squadre negli ultimi due giorni, i commissari UCI non sono stati in grado di dimostrare sulla base di quali regole le squadre siano obbligate a discriminare un'atleta rispetto alle altre in termini di obblighi, ma hanno comunque deciso di andare avanti e squalificare. Questa azione ignora i diritti di squadre e atlete, applica delle misure in modo discriminatorio, e contraddice l'impegno dichiarato dalla stessa UCI di dialogare con tutti gli stakeholder. Siamo sempre in prima linea per rendere il ciclismo uno sport più sicuro, ma questo obiettivo deve essere raggiunto tramite la collaborazione, non la coercizione.”
Nel suo comunicato ufficiale, l'UCI fa anche un'altra precisazione: “Va notato che la maggioranza di queste squadre sono parte dell'organizzazione di Velon, proprietaria del suo sistema di trasmissione di dati, che sta lavorando allo sviluppo del proprio sistema di tracciamento GPS”.
Tour de Romandie 2025, Paula Blasi vince il prologo
Il prologo si è comunque disputato con solamente 63 partenti, teoricamente non abbastanza per assegnare punti UCI. Assenti anche le due favorite principali per la classifica generale, Kasia Niewiadoma (Canyon//SRAM zondacrypto) e Niamh Fisher-Black (Lidl-Trek).
La vittoria è andata a Paula Blasi, talentuosissima classe 2003 del UAE Team ADQ, alla prima affermazione in una corsa World Tour. La catalana ha completato i 4.4 chilometri di salita in 11'17", battendo di 17" Urška Žigart (AG Insurance-Soudal Team), di 18" Juliette Labous (FDJ-SUEZ) e di 25" Yara Kastelijn (Fenix-Deceuninck). Queste quattro saranno anche le principali favorite per la classifica generale e per la tappa di domani, con arrivo in salita a Le Tzoumaz.

Quinto posto per Erica Magnaldi (UAE Team ADQ), staccata di ventisette secondi dalla compagna, mentre chiudono a 50" sia Greta Marturano che Silvia Persico. Ancora in corsa anche Steffi Häberlin (Team SD Worx-Protime), mentre sono già più indietro Ella Wyllie e Mavi García (Liv AlUla Jayco), rispettivamente a 50" e 1'06".
