Gianluca Brambilla, Davide Cimolai e Salvatore Puccio © Profili Instagram @gianlucabrambilla/@cimo89/@pucciosalvatore (via Getty Images)
Professionisti

A fine corsa: tutti i corridori italiani ritirati al termine di questa stagione

Non solo De Marchi, Nizzolo e Viviani: chiudono con il professionismo anche Brambilla, Cimolai, Sbaragli, Puccio, Baldaccini e Petilli

28.12.2025 15:28

Gli ultimi giorni dell'anno sono l'occasione giusta per celebrare tutti i corridori che hanno deciso di abbandonare l'agonismo dopo carriere più o meno lunghe, più o meno dense di soddisfazioni. La nostra rassegna si apre con gli italiani che hanno deciso di riporre in cantina o in garage (o in soffitta) le loro biciclette.

I corridori italiani ritirati alla fine del 2025

Non solo Alessandro De Marchi, Giacomo Nizzolo ed Elia Viviani, di cui abbiamo ampiamente parlato nei mesi passati: la schiera degli atleti di casa nostra che hanno lasciato il professionismo è piuttosto nutrita. 

In testa al gruppo c'è Gianluca Brambilla: il corridore comasco di nascita e vicentino di adozione lascia le corse dopo 16 stagioni in massima serie (le ultime tre con la Q36.5) e 6 vittorie, metà delle quali ottenute nel 2016, quando conquistò la tappa di Arezzo al Giro d'Italia - indossando per due giorni le insegne del primato - e il traguardo di Sallent de Gállego-Aramón Formigal alla Vuelta di Spagna. Attaccante di razza, Brambilla ha anche vestito la maglia azzurra ai campionati del mondo di Innsbruck 2018 e di Imola 2020. Nel suo curriculum anche la classifica finale del Tour des Alpes Maritimes 2021, conquistato - neanche a dirlo - con una fuga da lontano che gli fruttò anche il successo di tappa. 

Alla sua ruota troviamo un velocista di buon rango: il 36enne friulano Davide Cimolai chiude una storia d'amore con il ciclismo lunga più di un quindicennio, in cui ha macinato 9 vittorie. In cima alla lista ci sono le due tappe vinte al Giro di Catalogna nel biennio 2016-2017, la tappa di Rasteau alla Parigi-Nizza 2015 e, nello stesso anno, il Trofeo Laigueglia. Tuttavia, Cimolai ha vissuto la giornata più bella della sua carriera ai campionati europei in linea di Glasgow 2018, quando svolse un lavoro esemplare per Matteo Trentin, che avrebbe poi battuto in volata Mathieu van der Poel e Wout van Aert. 

Da un velocista puro a un altro sprinter che - con il passare degli anni - si è convertito al gregariato: il toscano Kristian Sbaragli, 35 anni, ha attraversato per oltre un decennio il mondo del professionismo tra World Tour e Professional (la Solution Tech-Vini Fantini è stata la sua ultima destinazione). Un solo successo in bacheca, ma di assoluto prestigio: la tappa di Castellón alla Vuelta 2015,lasciandosi alle spalle nientemeno che John Degenkolb, reduce dalla doppietta Sanremo-Roubaix.

Gli uomini di fatica: una categoria (dello spirito e del cuore) degnamente rappresentata da Salvatore Puccio. Il corridore siciliano - 36 anni compiuti a settembre - ha legato tutta la sua carriera (15 stagioni in tutto) a una sola squadra, il Team Sky/INEOS Grenadiers. Soddisfazioni in proprio poche - ad eccezione di una maglia rosa indossata dopo la cronosquadre di Ischia al Giro 2013 - ma un lavoro preziosissimo per i suoi capitani soprattutto nelle grandi corse a tappe: 3 Giri vinti con Christopher Froome (2018), Tao Geogheghan Hart (2020) ed Egan Bernal (2021) e la Vuelta 2017 in squadra con Froome. Una vera bandiera

Chiudono anche Petilli e Baldaccini

Un altro corridore di lungo corso è il comasco Simone Petilli: un decennio in massima serie (senza vittorie) con le maglie di Lampre, UAE Emirates e Wanty Gobert/Intermarché prima di lasciare il gruppo e iniziare una nuova vita da preparatore. «Non sono stato un campione, ma ne ho conosciuti davvero tanti e da ognuno ho appreso qualcosa», il saluto misurato del 32enne lombardo.

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Simone Petilli, professionista per 10 stagioni © Profilo Instagram @simopetilli via Photo News

A dispetto dell'età tutt'altro che avanzata, infine, il 27enne bergamasco Davide Baldaccini - che ha corso per tre anni con la Corratec/Solution Tech - ha deciso di imboccare una nuova strada. Nel suo curriculum spicca un successo parziale al Tour of Qinghai Lake 2023. 

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Carmine Marino

Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre '23.