
Tour de Suisse (Men e Women) 2025 - Analisi del percorso
Il Giro di Svizzera si preannuncia meno duro del 2024 (sia al maschile che al femminile) con tante tappe intriganti; per gli uomini una cronoscalata finale potrebbe bloccare la corsa
Il Tour de Suisse 2025 presenta per gli uomini un percorso insolito in cui la classifica si farà quasi sempre su salite brevi ma ripide, spesso anche lontano dalle grandi montagne. L'unico grande colle che potrebbe in qualche modo risultare decisivo è lo Spluga, ultima salita proprio della 4a tappa - quella che farà tappa in Italia, arrivando a Piuro (Valchiavenna) - ma posto relativamente distante dal traguardo. La scelta di non bloccare tatticamente la corsa sarebbe intrigante se non fosse vanificata dalla cronoscalata conclusiva, che peraltro si correrà sulla salita forse più dura di tutta la settimana.
Anche per quanto riguarda la gara femminile, il tracciato sarà esigente ma distante dalle grandi vette, sulla falsariga del maschile: l'ultima tappa delle ragazze si correrà sulle stesse strade di quella iniziale degli uomini.
Le tappe nel dettaglio
Tour de Suisse Women
Giovedì 12 giugno - 1a tappa: Gstaad - Gstaad (95.5 km)

Frazione ufficialmente di montagna, che parte molto cattiva per poi diventare quasi pianeggiante nel finale. In avvio si valica il Saanenmöser (5.2 km al 4.6%) seguito poco dopo dal tosto Jaunpass (8 km all'8.2%; fatta eccezione per pochi metri di falsopiano, la salita è tutta tra il 9 e il 10%), forse la salita più dura di tutta la corsa. Sarà però collocato a 64.6 km dall'arrivo e dalla fine della discesa, ce ne saranno 59 di fondovalle per arrivare al traguardo, con lo spazio sufficiente per riorganizzarsi e portare qualche ruota veloce a giocarsi il successo. Potrebbero in ogni caso far male alle gambe i tanti km in leggera pendenza nel finale; l'ultimo km ha una pendenza media del 2%.
Venerdì 13 giugno - 2a tappa: Gstaad - Oberkirch (Campus Sursee) (161.7 km)

Prima frazione veramente da classifica, con una seconda metà di gara decisamente esigente. In avvio di tappa si scala nuovamente il Saanenmöser (5.2 km al 4.6%), pur senza assegnare GPM; poi 55 km di fondovalle a scendere conducono alle fasi decisive. Apre le danze la salita allo Schallenberg (ufficialmente 20.5 km al 2.5%; di fatto è una prima salita di 5 km al 6.3% seguita da un'altra di 3.5 km al 6.5%), seguita da un'altra non classificata di circa 2.5 km al 6%. Più avanti si incontra il breve ma arcigno strappo di Wintermatt (1.6 km al 9.7%) che anticipa di poco la dura salita finale di Buechenhubeli (5.7 km al 6.2%, primi 3 km all'8.5%) posta a soli 19.3 km dal traguardo. Si torna in pianura per l'ultima dozzina di km.
Sabato 14 giugno - 3a tappa: Oberkirch - Küssnacht (123.1 km)

È la tappa più facile delle 4, con poche asperità ed anche abbastanza pedalabili. Il tracciato in avvio è ondulato, mosso soprattutto dall'ascesa di Bööler Passhöchi (2.7 km al 5.3%). La difficoltà principale sarà però la salita di Aegeristrasse (4.6 km al 4.2%) posta relativamente nel finale (mancano 35.7 km), ma certamente non durissima. Dopo qualche km di falsopiano ed altri di altopiano, si supera il breve strappo di Sattel (meno di 1 km al 7%) con cui si valica a circa 20 km dall'arrivo. La discesa termina quando ne mancano meno di 10, lievemente mossi.
Domenica 15 giugno - 4a tappa: Küssnacht - Küssnacht (129.4 km)

Sarà probabilmente la frazione decisiva. Non mancano ondulazioni soprattutto nell'anello che viene percorso ad inizio e fine tappa: in particolare si deve scalare lo strappo di Adlingenswilerstrasse (1.6 km al 6.1%; primi 600 metri in doppia cifra, max 13%), seguito dalla dura ascesa di Michaelskreuz (3.9 km all'8.9%, con pendenze in doppia cifra nella prima metà), con scollinamento a soli 14.5 km dall'arrivo in occasione del secondo passaggio, una salita impegnativa che dunque potrebbe selezionare fortemente il gruppo o anche lanciare l'attacco di alcuni uomini forti. Per giocarsi il successo di tappa non manca nemmeno un ulteriore strappo di circa 700 metri all'8%, posto ad appena 7 km dal traguardo.
Tour de Suisse Men
Domenica 15 giugno - 1a tappa: Küssnacht - Küssnacht (129.7 km)

La corsa prende il via con una tappa piuttosto breve ma esigente, che ricalca esattamente il tracciato dell'ultima tappa della gara femminile, che si correrà lo stesso giorno.
Lunedì 16 giugno - 2a tappa: Aarau - Schwarzsee (177.0 km)

La seconda tappa pur non essendo tremenda è di fatto la prima con arrivo in salita. Salite di media difficoltà e ondulazioni di vario genere sono sparse un po' ovunque, ma i primi 90 km sono piuttosto semplici e spesso pianeggianti. La prima asperità più consistente è quella di Riggisberg (circa 4.5 km al 5%, primi 2.5 km al 6.5% con passaggi oltre il 10%), seguita da un tratto mosso in altopiano che porta dopo poco a scalare il GPM di Guggisberg (7.2 km al 4.1%, irregolari ma senza rampe eccezionali). Al termine di una lunga discesa farà sicuramente male anche lo strappo Heitenried (circa 1.5 km al 7.5% con passaggi in doppia cifra), dove comunque è difficile possano esserci movimenti. Rimangono infatti ancora 30 km prevalentemente a salire, seppur non tremendi, con cui si sale al traguardo attraverso due gradoni: prima si arriva a Rechthalten con una salita di circa 2.5 km al 5%, preceduta già da altre ondulazioni; quindi dopo 10 km in altopiano si risale per circa 5 km al 3.3%, con scollinamento a 500 metri dall'arrivo, posto in lieve discesa. Un finale di questo tipo scorrerà ad alte velocità, quindi non c'è da aspettarsi grande selezione e attaccare sarà molto complicato.
Martedì 17 giugno - 3a tappa: Aarau - Heiden (194.4 km)

Altra tappa di media difficoltà con finale in salita, ma sicuramente più intrigante per come è disegnata, nonché peraltro molto lunga. Tutto il tracciato è popolato di ostacoli: anche nei primi 150 km apparentemente gestibili non mancano moltiplici strappi di lunghezza intorno al km e mezzo con passaggi in doppia cifra. Tutto questo fa da preludio ad un finale con salite un po' più lunghe poste in sequenza dove c'è spazio per attaccare. Apre la fila la facile ascesa di Meistersrute (3 km al 5.2%) immediatamente seguita dalla risalita al valico di Hebrig (circa 2 km al 3%); una discesa veloce porta ad Alstätten dove inizia la salita della Heidenstrasse (5.2 km al 6%, con qualche tratto al 9/10%); appena scesi si risale subito verso Wilen con una salita di circa 2 km al 7%, seguita da 7 km ondulati e tortuosi con cui si arriva ai piedi della salita finale. Al traguardo di Heiden si arriva con circa 3.5 km di salita al 5.2% di media, con punte un po' più arcigne (8/9%) a ridosso dell'arrivo.
Mercoledì 18 giugno - 4a tappa: Heiden - Piuro [I] (93.3 km)

Si va in alta montagna e si entra in Italia per una tappa che comunque potrebbe non partorire granché. I primi 110 km sono quasi perfettamente pianeggianti e sono un veloce avvicinamento alle prime rampe dello Spluga, valico a 2114 metri con cui entrerà nel Bel Paese; dalla base sono 34.5 km al 4% di media: in avvio si sale per 2 km al 7% seguiti da un tratto di 9 km in cui si alternano tratti di salita pedalabile ad altri di discesa vera e propria; quindi la strada inizia a salire in modo più definitivo ma sempre irregolare per 9.5 km al 4.5% (max 10%) fino alla diga del Sufnersee; qui mancheranno circa 5.5 km molto facili (pianeggianti o poco mossi, media 1.2%) per arrivare a Splügen dove comincia la parte importante della salita, ovvero gli ultimi 8.8 km al 7.4%, in cui la pendenza rimane costantemente tra l'8% e il 10% eccetto che in un tratto centrale che abbassa la media. La salita è rilevante, vista anche l'altitudine ma lo scollinamento avviene a 47 km dall'arrivo e il finale non è certo tremendo. Tuttavia lo Spluga sarà praticamente l'unica grande salita posta vicina al traguardo in tutta la settimana quindi è lecito attendersi movimenti dei big. La lunga discesa di 30 km (spezzata da qualche altopiano) è decisamente tecnica e sarà a sua volta un elemento importante. Ad addormentare un po' il finale ci pensa un'ampia deviazione intorno a Chiavenna, che allunga il tratto finale di fondovalle verso Piuro a 14 km. Gli ultimi 3.5 km sono in sensibile falsopiano (media del 2.5%).
Giovedì 19 giugno - 5a tappa: La Punt - Santa Maria in Calanca (184.5 km)

Si tratta senz'altro della tappa più dura di questo Tour de Suisse, quasi un tappone (circa 3500 metri in 184.5 km con due passaggi oltre i 2000 metri) ma con un finale poco epico, per quanto intrigante. In meno di 20 km di fondovalle si arriva ai piedi del Julierpass (7.2 km al 6.7%, primi 1700 metri al 9.5%, max 11%), seguito da una lunga discesa di 36 km interrotta da varie contropendenze. Si arriva quindi a Thusis dove si risale al paese di Splugen dalla stessa strada del giorno precedente, stavolta per tirare dritto verso il Passo del San Bernardino: in tutto la strada sale per 45 km al 3%; i primi 25 abbondanti sono gli stessi che descritti per la tappa precedente, ma a Splugen si rimane in valle per ulteriori 12 km (media 1.4%) prima di salire definitivamente al passo con gli ultimi 7.5 km al 6%. Segue un'altra discesa infinita di 25 km, quindi 15 km di fondovalle a favore fino a Grono. Qui si entra in circuito per affrontare due volte la salita conclusiva; in verità la prima volta si scalerà solo parzialmente fino a Castaneda (4.5 km al 9.8% con punte fino al 15%), con il GPM posto a 21.6 km dall'arrivo. Dopo una discesa di 5km, un tratto molto articolato ma pianeggiante di 8 km consente di lambire il centro storico Roveredo e tornare a Grono, dove si risale, stavolta fin sul traguardo (6.3 km al 9.5%, punte al 15% nel tratto prima di Castaneda; pendenze leggermente più abbordabili nella parte finale, tra l'8% e il 10%)
Venerdì 20 giugno - 6a tappa: Chur - Neuhausen am Rheinfall (186.8 km)

Per quanto possa sembrare assurdo, la 6a tappa tappa sarà la più semplice di tutte, messa in mezzo a quelle decisive a mo' di cuscinetto. A poco serviranno le salite arcinote e tutto sommato complicate di Sankt-Luzisteig (2.7 km al 7.2%, max 11%), Wildhaus (9 km al 6.8%, max 12%) e Hemberg (6.5 km al 5.7%, primi 2.5 km all'8.5% con molti passaggi in doppia cifra): l'ultimo di questi GPM sarà infatti a 111 km dall'arrivo, quando la corsa sarà ancora tutta fare. Va detto che il percorso rimane lievemente mosso: si segnala in particolare lo strappo di Kugelshofen (1 km al 7%) a poco più di 30 km dall'arrivo. Inoltre non va sottovalutata la lieve pendenza (circa 3%) che si incontra nel tratto che va dai -1500 mt fino a 500 metri dall'arrivo.
Sabato 21 giugno - 7a tappa: Neuhausen am Rheinfall - Emmetten (207.5 km)

Non siamo in alta montagna, ma questa tappa sarà comunque una delle più importanti per come è disegnato il finale e anche perché è l'unica ad accumulare più di 200 km complessivi con circa 3000 metri di dislivello. I primi 90 km sono già infarciti di strappi e salitelle, mentre i successivi 20 sono tra i pochi pressoché pianeggianti. Si inizia poi a salire verso il GPM di Rothenthrum, che si raggiunge dopo 21 km complessiva di salita, per i quali la media del 2.4% non significa quasi niente: si inizia infatti con la tosta ascesa di Loliwald 3.4 km all'8.1% che presenta però passaggi anche oltre il 15%); segue un tratto mosso e altri due segmenti di salita costante ma pedalabile, prima degli 4.5 km di altopiano pressoché pianeggianti che falsano ulteriormente la pendenza media. 15 km di discesa da pedalare riportano in pianura, per costeggiare il laghi di Zug e Lucerna. Si impiegano poco meno di 40 km per entrare nel vivo, con la dura ascesa di Burgenstock (5.8 km al 7.7%, max 12%), il cui GPM è posto a soli 17.6 km dall'arrivo. In vetta si incontrano 2 km ondulati (salita al 4% alternata a tratti a favore) che portano allo scollinamento definitivo, dove inizia una discesa piuttosto ripida di 5 km; meno di 7 km pianeggianti lungolago portano ai piedi dell'ascesa finale (4 km all'8.2%, max 10%, dunque molto regolare).
Domenica 22 giugno - 8a tappa: Beckenried - Stockhutte (15.7 km - Cronometro individuale)

Atto finale in salita contro il tempo come nel 2024, sulle stesse strade del finale della tappa precedente. Saranno pianeggianti solo poche centinaia di metri con cui si imbocca la salita finale (9.3 km al 9%): la prima parte coincide con l'ascesa conclusiva del giorno precedente verso Emmetten, dove si incontreranno alcuni metri di respiro; poi la strada impenna per gli ultimi 5.2 km al 9.8% con punte fino al 15%). Una salita molto dura in cui potrebbe decidersi la corsa.