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Ewan è veloce, ma l'occhio lo ruba ancora Pogacar

09.03.2022 17:39

Conclusione allo sprint nella terza tappa della Tirreno-Adriatico, Caleb batte Démare e Kooij, Consonni (ottavo) migliore degli italiani. Tadej ancora protagonista tra traguardo volante ed estemporaneo tentativo di evasione


Dopo Merlier, Ewan. La grande concentrazione di velocisti alla Tirreno-Adriatico produce la seconda volata in due giorni, e stavolta in Umbria vale l'assunto secondo cui Caleb può sbagliare uno sprint, ma è molto difficile che non ne imbrocchi due di fila. Prima della volata, degni di nota i venti minuti di emozioni che ci ha regalato ancora una volta lui, Tadej Pogacar, andato a prendersi un altro abbuono e rimasto per un po' al comando della corsa insieme al compagno Soler, ad Alaphilippe e a Geoghegan Hart: della serie, come regalare agli occhi degli spettatori momenti di spettacolo anche quando non ce li si aspetta. Le tappe più impegnative della Corsa dei Due Mari sono di là da venire, ma lo sloveno corre sempre come se tutto si dovesse decidere all'istante, fa pochi calcoli e questo lo rende amabilissimo per il pubblico del ciclismo; poi, dettaglietto, ha pure l'abitudine di vincere spesso e bene, per cui la domanda di fondo è: dove lo trovi un altro così?

La Murlo-Terni di 170 km, terza tappa della Tirreno-Adriatico 2022, è iniziata direttamente con una fuga a sei composta da Luca Rastelli (Bardiani-CSF), Edoardo Zardini e Mattia Bais (Drone Hopper-Androni), Mirco Maestri e Davide Bais (Eolo-Kometa) e Taco Van der Hoorn (Intermarché-Wanty); il più giovane dei fratelli Bais (Davide) era interessato giusto al Gpm di La Foce del km 35, una volta transitatovi per primo e rafforzata così la maglia verde di migliore scalatore conquistata ieri, si è rialzato. Gli altri hanno proseguito provando a difendere il margine che avevano già accumulato (6'30" il vantaggio massimo toccato al km 20), ma il gruppo si è presto riavvicinato e a un certo punto la storia è cambiata radicalmente: Tadej Pogacar, memore del secondo di abbuono preso ieri al traguardo volante, ha ben pensato di poter conquistare qualche altro bonus allo sprint intermedio di Amelia (posto ai -27), e per questo ha messo la UAE Emirates a tirare a fondo già ai -50.

L'operazione è riuscita in pieno. Ai -47 i fuggitivi sono stati ripresi, e più avanti, all'atteso sprint, il fuoriclasse sloveno è uscito insieme al compagno Marc Soler, con Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl) a tentare di vestire i panni dello stopper. Ma l'iridato non è riuscito nel suo intento (si è impegnato in favore di Remco Evenepoel), e Tadej si è preso i suoi bravi 3" coi quali ha dimezzato il distacco in classifica proprio da Remco, a cui alla partenza ne pagava 6.

Quando tutti pensavano che i due UAE si sarebbero rialzati, loro hanno invece tirato dritto; Julian, dopo un attimo di traccheggio, si è messo pure lui a collaborare, e da dietro è arrivato Tao Geoghegan Hart (INEOS Grenadiers), uscito dal gruppo con Mikel Landa (Bahrain-Victorious) il quale però non ha tenuto il ritmo del britannico e si è staccato prima del ricongiungimento coi primi. Il quartetto ha preso mezzo minuto, vantaggio non trascurabile ma insufficiente a respingere il ritorno degli inseguitori, che più avanti hanno trovato strada abbondantemente favorevole e sono andati a chiudere ai -10.

Il leader della corsa Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) ha tirato a lungo nel finale, tutto lavoro a favore di Elia Viviani, ma con l'approssimarsi dello sprint la formazione britannica ha ceduto il passo al treno Jumbo-Visma e poi alla Quick-Step che spingeva per Davide Ballerini, dato che Mark Cavendish si era staccato sul precedente forcing UAE. Jacopo Guarnieri (Groupama-FDJ) ha messo Arnaud Démare nelle condizioni di lanciarsi in testa all'ingresso del rettilineo finale, un 200 metri su sanpietrino sul quale però il francese non è riuscito a tenere fino alla linea del traguardo, in quanto da dietro è uscito con la consueta spietatezza Caleb Ewan.

Gli ultimi 50 metri dell'australiano della Lotto Soudal sono stati incontenibili e si sono conclusi con la terza vittoria stagionale davanti allo stesso Démare e a Olav Kooij (Jumbo), Nacer Bouhanni (Arkéa Samsic), Tim Merlier (Alpecin-Fenix), Pascal Ackermann (UAE), Phil Bauhaus (Bahrain), Simone Consonni (Cofidis), Elia Viviani e Matteo Moschetti (Trek-Segafredo). Da segnalare l'assenza di Peter Sagan (TotalEnergies), che proprio non ha preso il via a causa di problemi di stomaco.

In classifica si segnala solo il citato avvicinamento di Pogacar, terzo a 14" da Ganna; Evenepoel è secondo a 11". La top ten prosegue con Kasper Asgreen (Quick-Step) a 24", Alex Dowsett (Israel-Premier Tech) a 25", Thymen Arensman (DSM) a 28", Tobias Ludvigsson (Groupama) a 32", Jos Van Emden (Jumbo) a 33", Matteo Sobrero e Lawson Craddock (entrambi BikeExchange-Jayco) a 39". Domani la quarta tappa partirà dalla Cascata delle Marmore e si concluderà a Bellante dopo 202 km più che mossi. In particolare l'arrivo sarà in cima a un muro di 4 km al 6% da ripetere tre volte, in capo a un circuito di 20 km. Pogacar magari vorrà provare qualche numero dei suoi, ma non mancano rivali pronti a contendergli il successo.
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Marco Grassi
Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!