Le squadre 2022: Groupama-FDJ
Sono sempre Pinot e Démare i fari della formazione guidata da Marc Madiot, ed entrambi avranno di che riscattarsi quest'anno. Gaudu cresce, Küng insegue il pavé e Valter aspetta il Giro
Con la stagione ciclistica appena avviata, ci occupiamo di presentarvi gli organici delle 19 formazioni World Tour 2022, tocca ora alla Groupama-FDJ. Squadra francese che da svariati anni vediamo all'interno del gruppo, fino al 2017 nota con la sola denominazione di FDJ (Française des Jeux), conta sulla forte guida dell'espertissimo manager Marc Madiot. Tradizionalmente la Groupama-FDJ ha impostato le proprie stagioni sulla netta divisione dei ruoli contando sui due fedelissimi leader Thibaut Pinot e Arnaud Démare, che hanno portato nel corso del tempo tanti risultati di spicco alla squadra.
Quando, a cavallo tra 2019 e 2020 la squadra stava finalmente terminando quel passaggio di potenziamento e definitivo abbandono dello status di team di livello medio-basso del World Tour ecco subentrare diversi problemi, fisici e non, per l'uomo simbolo Thibaut Pinot. Dopo uno strepitoso Tour de France 2019 concluso però con un drammatico ritiro il corridore, amatissimo dal pubblico, non è più riuscito a ritrovarsi sui propri livelli e soprattutto a sentirsi felice in sella. Passando poi nel 2021 anche Arnaud Démare non è riuscito a brillare come nelle stagioni appena passate e Pinot è stato assente dalle corse per un lungo periodo, rinunciando al suo amato Giro d'Italia. Nel frattempo però non sono mancate le note positive, con corridori come Küng e Gaudu che sono cresciuti e maturati, ed altri giovani che attendono di affermarsi definitivamente. Ecco quindi che questo 2022 non può essere un anno come tutti gli altri per una squadra che dovrà dimostrare, se necessario, di poter camminare sulle proprie gambe. Sarà l'anno dell'avvicendamento, dove i "vecchi" leader lasceranno definitivamente spazio ai nuovi oppure torneranno sui propri livelli? Non ci resta che scoprirlo.
Il 2021 del team non ha portato i risultati desiderati, complici come già ampiamente detto l'assenza di Thibaut Pinot per buona parte della stagione e un Arnaud Démare autore di un Tour de France alquanto deludente. Arrivano comunque un podio alla Liegi con Gaudu (protagonista di una stagione solida) e un secondo posto alla Omploop Het Nieuwsblad con il giovane Jake Stewart. Tra i migliori della stagione troviamo sicuramente Stefan Küng che, oltre a confermarsi campione europeo a cronometro, conquista anche la tappa inaugurale del Tour de Suisse e la classifica finale alla Comunitat Valenciana. Lo stesso Démare cerca poi di salvare la propria stagione andando a conquistare la Parigi-Tours e la classifica finale della Boucles de la Mayenne.
IL MERCATO
Mercato prettamente conservativo per il team che da diversi anni ormai conta sugli stessi capitani. Sono 6 le cessioni compensate da soli 4 nuovi arrivi. Da segnalare i ritiri dei veterani Bonnet e Delage e le cessioni di Alexys Bruynel, Benjamin Thomas e Simon Guglielmi. Il team perde così due buoni cronoman le cui assenze, viste le caratteristiche dei nuovi acquisti, non vengono colmate. Arrivano invece Michael Storer, scalatore australiano molto in crescita ultimamente e che potrà far molto bene, il francese Quentin Pacher, l'olandese Bram Welten ed il giovane britannico Lewis Askey.
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Bruno Armirail (Fra, 1994)
Lewis Askey (Gbr, 2001)
Matteo Badilatti (Svi, 1992)
Clément Davy (Fra, 1998)
Arnaud Démare (Fra, 1991)
Antoine Duchesne (Can, 1991)
David Gaudu (Fra, 1996)
Kevin Geniets (Lus, 1997)
Jacopo Guarnieri (Ita, 1987)
Simon Guglielmi (Fra, 1997)
Ignatas Konovalovas (Lit, 1985)
Stefan Küng (Svi, 1993)
Matthieu Ladagnous (Fra, 1984)
Olivier Le Gac (Fra, 1993)
Tobias Ludvigsson (Sve, 1991)
Valentin Madouas (Fra, 1996)
Rudy Molard (Fra, 1989)
Quentin Pacher (Fra, 1992)
Thibaut Pinot (Fra, 1990)
Sébastien Reichenbach (Svi, 1989)
Anthony Roux (Fra, 1987)
Miles Scotson (Aus, 1994)
Romain Seigle (Fra, 1994)
Ramon Sinkeldam (Ola, 1989)
Jake Stewart (Gbr, 1999)
Michael Storer (Aus, 1997)
Reuben Thompson (Nze, 2001)
Attila Valter (Ung, 1998)
Lars van den Berg (Ola, 1998)
Bram Welten (Ola, 1997)
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L'ANALISI
CORSE A TAPPE: Restano sempre Thibaut Pinot e David Gaudu i leader per le corse a tappe della formazione francese. Quest'anno saranno dirottati sul Tour, nonostante avessero entrambi espresso la volontà di correre il Giro. Alla coppia di francesi si aggiunge Attila Valter, da un paio di stagioni in costante miglioramento e che ha messo nel mirino il Giro che partirà proprio dalla sua Ungheria. Numerosi sono poi i buoni scalatori del team che però raramente si sono testati in classifica, preferendo andare a caccia di tappe o che troveremo a disposizione dei capitani: appartengono a questa categoria i vari Sébastien Reichenbach, Michael Storer, Valentin Madouas, Rudy Molard.
VOLATE: Velocista unico della squadra è Arnaud Démare, che punterà al Giro per provare a tornare ai propri massimi livelli. Attorniato da un consolidato treno, che ha l'ultimo uomo in Jacopo Guarnieri. Ottimo spunto veloce anche per il giovane britannico Jake Stewart, che ha annunciato che sarà alla Vuelta per esordire in un grande giro e per il neoarrivo Bram Welten, autore di numerosi piazzamenti nelle corse di un giorno in Francia e Belgio.
CLASSICHE: Stefan Küng, campione europeo a cronometro, oltre alle prove di specialità, punta anche quest'anno alle classiche del pavé, dove tuttavia non è mai riuscito ad imporsi come protagonista. Altri validi elementi, anche se non nomi di primo piano sono l'olandese Bram Welten e il lussemburghese Kevin Geniets, già protagonisti di buone prestazioni. David Gaudu sarà invece unico leader su cui il team punta moltissimo per le classiche delle Ardenne, dove ha già dimostrato di poter fare molto. Possibili outsider saranno poi Valentin Madouas, in costante miglioramento e Rudy Molard, che più volte in carriera si è trovato appena dietro ai migliori nei grandi appuntamenti.