Mathieu van der Poel vince ancora a Hoogerheide ©UCI Cyclocross
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Van der Poel doma i leoni della Baloise, Hoogerheide è ancora casa sua

MVDP vince ancora sul percorso del suo ultimo titolo mondiale, dopo un lungo tira e molla con i Trek e Iserbyt fino al penultimo giro. Sul podio Nieuwenhuis e Ronhaar

28.01.2024 16:40

Mathieu van der Poel torna sul luogo del delitto, dove lo scorso anno ha conquistato il titolo mondiale al termine di uno dei duelli più memorabili della sua storia da rivale di Wout van Aert. Nel GP Adrie van der Poel di Hoogerheide, il figlio Mathieu è ancora una volta imprendibile, ma ha dovuto faticare molto per liberarsi della morsa del trio della Baloise Trek Lions, con Thibau Nys ultimo a mollare. Si conclude così la Coppa del mondo 2023-24, con Eli Iserbyt vincitore della classifica generale.

Una corsa per cinque

La caduta in avvio di Witse Meeussen e Mees Hendrikx rallenta molto anche Michael Vanthourenhout, uno dei più in forma di questo periodo, che si trova a dover sgomitare nelle retrovie. Davanti nessuno forza particolarmente nel primo giro, con Kevin Kuhn a condurre il serpentone di testa prima di una prima spolverata di Joris Nieuwenhuis, con Van der Poel a controllare senza patemi.

Il ritmo controllato nelle prime posizioni consente a Vanthourenhout di scalare posizoni molto velocemente, ma il campione europeo è costretto nuovamente a fermarsi per un errore altrui, coinvolto in una caduta di Ryan Kamp sulle tavole. Dopo Nieuwenhuis davanti è il turno di Pim Ronhaar, che si muove probabilmente all'interno di un disegno di squadra della Baloise Trek Lions, la squadra più rappresentata nel gruppo di testa.

Alla ruota di Ronhaar inizia ad affacciarsi con più convinzione la maglia iridata, perché nel corso del terzo giro inizia ad esserci maggiore selezione: Thibau Nys è il terzo Baloise nel quintetto che si forma al comando, completato da Eli Iserbyt, che sta blindando la vittoria nella classifica generale di Coppa del mondo. Nessuno però vuole prendere la situazione in mano per aprire definitivamente il gap, anche perché il primo inseguitore è Lars van der Haar, il quarto Baloise. A quel punto, a metà gara si riforma un gruppo piuttosto numeroso, con Clément Venturini, Felipe Orts Lloret e Timon Ruegg che tornano pienamente in corsa.

La sensazione è però che l'elastico possa spezzarsi in qualsiasi momento, anche se Van der Poel rimane ancora sulla difensiva. Tocca ancora a Ronhaar provare ad aumentare il ritmo, con un'accelerazione secca sull'asfalto nei pressi del traguardo del sesto giro. Mathieu risponde senza problemi, mentre Iserbyt accusa il colpo e si lascia sfilare, ma neanche questa volta il buco si apre.

I due scatti di Mathieu

La prima fiondata di Van der Poel arriva sul muro più impegnativo, nel corso del sesto dei nove giri previsti. L'unico a rispondere direttamente è Thibau Nys, l'altro campione del mondo su questo percorso lo scorso anno. Nieuwenhuis però riesce a riagganciarsi poco dopo, e a quel punto MVDP capisce che non è ancora il momento buono.

La fila si ricompatta nuovamente, con anche Van der Haar e Joran Wyseure che fanno un po' di elastico. L'equilibrio non dura però ancora per molto, perché Van der Poel sfrutta ancora il trampolino di lancio perfetto nel corso del penultimo giro. Questa volta la corda si spezza per davvero, con il solo Nys a inseguire da vicino per mezzo giro, ma alla campana dell'ultimo giro paga già otto secondi.

Il belga paga il grande sforzo con una scivolata in curva all'inizio dell'ultimo giro, che mette definitivamente la parola fine sulla corsa al primo posto. Van der Poel trionfa in mezzo alla sua gente, con 5" di vantaggio su Nieuwenhuis, che è riuscito ad avvantaggiarsi nel finale sul gruppetto regolato da Ronhaar, che sale sul terzo gradino del podio.

Il quinto posto è sufficiente a Eli Iserbyt per la matematica certezza della vittoria della generale. Il belga della Pauwels Sauzen-Bingoal si prende così la sua seconda Coppa del mondo dopo quella del 2022, con un totale di 338 punti contro i 313 di Nieuwenhuis, i 295 di Ronhaar e i 293 di Van der Haar.

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