Da Yates a Armstrong: la maratona affascina i ciclisti, ma Lanfranchi è il migliore

16.11.2021 13:33

Ultimamente non è raro vedere sportivi e campioni di alcune discipline "migrare" su altri tipi di sport. Accade a Francesco Totti e Vincent Candela dal calcio al padel, o ancora a Usain Bolt da uomo più veloce del pianeta nei 100 metri a calciatore seppur per un breve periodo. Accade anche ai ciclisti, e così Yates, Armostrong, Jalabert e Olano, protagonisti nel ciclismo, si sono lasciati affascinare dalla maratona, la gara di corsa più antica al mondo.

Due discipline dure e di sacrificio
Facile comprendere cosa piaccia ai ciclisti nella maratona. Pressappoco il sacrificio atletico e mentale è assai simile, la gara si disputa in solitaria, ma si hanno anche compagni di squadra con cui condividere strategie, percorsi e consigli. L'ultimo ciclista in ordine di tempo a partecipare a una maratona è stato l'atleta della Ineos Grenadiers Adam Yates che ha preso parte alla manifestazione di Barcellona. Il ciclista classe 1992 oltre a essere uno dei possibili protagonisti con il suo team per la stagione ciclistica 2022, come si può vedere dalle quote (controlla qui) ha fatto registrare un tempo niente male: due ore, 58 minuti e 44 secondi, staccato di poco più di 52 minuti dal vincitore. Un altro precedente di "migrazione" temporanea dal ciclismo alla maratona aveva visto come protagonista il grande e discusso Armstrong, che nel 2007 aveva partecipato alla famosa maratona di New York, ripetendo l'impresa nel 2008 e migliorando il proprio tempo facendo registrare due ore, quarantasei minuti e 43 secondi. Il sacrificio della maratona appassiona proprio tanto i ciclisti, così anche il campione della Vuelta di Spagna del 1995 e di una Milano-Sanremo, il classe 1968 Laurent Jalabert, nel 2007 a Barcellona aveva fatto registrare un tempo davvero sorprendente: 2h45'52". Ma il "record" dei ciclisti a una maratona appartiene all'italiano Paolo Lanfranchi. L'ex ciclista è solito alle sorprese: vinse lasciando tutti a bocca aperta nel 2000 durante il Giro d'Italia portandosi a casa la tappa di Briançon davanti a nomi non comuni fra i quali Pantani, Simoni e Casagrande. Ebbene il ciclista bergamasco di Gazzaniga ha fatto registrare il secondo posto con 2h39'52" nel 2015 alla Brescia Art Marathon.

Altri casi illustri, ma con risultati nettamente sotto quelli del lombardo Lanfranchi, sono quelli di un altro italiano, Davide Cassani, con il suo 2h45'25" a Pisa, e anche del tedesco prima ciclista e poi atleta triathlon Rolf Aldag che nel 2006 faceva cronometrare un eccellente due ore, quarantadue minuti e 54 secondi ad Amburgo a 38 anni compiuti. Per chi è appassionato di sport, sacrificio, ore di allenamento, sudore e concentrazione per ore e ore di gara, la maratona è forse la disciplina che maggiormente si avvicina al ciclismo, ed è per questo che diversi campioni della bicicletta si avvicinano alla gara più antica del mondo.

Notizia di esempio
Brand e Iserbyt, una poltroncina per due