Il colpo di reni - non necessario - di Philipsen sul traguardo di San Benedetto del Tronto © Tirreno-Adriatico
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Philipsen mette fine alle fatiche della Tirreno

Nella passerella conclusiva di San Benedetto del Tronto il belga s'impone di autorità su Groenewegen. Dainese sul podio, Consonni (5°), Nizzolo (6°) e Colnaghi (9°) nei dieci. Roglic è il padrone dei due mari

12.03.2023 16:35

Un velocista atipico Jasper Philipsen, tanto veloce quanto resistente. Non un caso, infatti, che oggi in un testa a testa con uno sprinter purissimo del calibro di Dylan Groenewegen sia riuscito a spuntarla. Le fatiche delle sei tappe precedenti si sono fatte sentire e quando tutti gli uomini-jet devono raschiare il fondo del barile in termini di energie l'alfiere della Alpecin si esalta (la tappa di Parigi al Tour 2022 dice niente?).

La settima e ultima frazione della Tirreno-Adriatico 2023, da San Benedetto del Tronto a San Benedetto del Tronto per un totale 154 chilometri, si presentava adattissima alle ruote veloci sopravvissute alle difficoltà degli scorsi giorni. Dopo i saliscendi posizionati tutti nella prima metà di gara, tra i quali spicca l'unico gran premio della montagna di Cossignano, i corridori erano attesi infatti da quasi ottanta chilometri piatti come un biliardo nel circuito finale di San Benedetto del Tronto (14.6 km da ripetere cinque volte).

Non partiti, nella squadra della maglia blu Primoz Roglic (Jumbo-Visma), né Dylan van Baarle, il quale in realtà si era già ritirato nella frazione di ieri a causa di qualche problema fisico, né Wilco Kelderman, anch'egli menomato dalla caduta in cui era stato coinvolto nella tappa di Osimo. DNS anche per Steff Cras (TotalEnergies) e Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team). La notizia del giorno è però quella di un altro abbandono, quello del britannico Tom Pidcock (INEOS Grenadiers), finito per terra dopo il GPM di Cossignano e salito in ammiraglia per evitare qualsiasi peggioramento delle condizioni fisiche in vista delle classiche, a partire dalla Milano-Sanremo di sabato prossimo.

La fuga di giornata si è creata nei primissimi chilometri di corsa, con il solo Henri Vandenabeele (Team DSM) a rientrare in un secondo momento sugli attaccanti della prima ora, cioè Samuele Zoccarato (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Lorenzo Fortunato (EOLO-Kometa), Nans Peters (AG2R Citroën Team), Mikkel Frølich Honoré (EF Education-EasyPost), Bruno Armirail (Groupama-FDJ), Valentin Ferron (Total) e Arthur Kluckers (Tudor Pro Cycling Team). A prendersi la responsabilità dell'inseguimento sono state come prevedibile le tre formazioni dei velocisti principali, vale a dire Team Jayco-AIUIa per Dylan Groenewegen, Soudal Quick-Step per Fabio Jakobsen e Alpecin-Deceuninck per Jasper Philipsen. Il  vantaggio massimo per i fuggitivi è stato di poco superiore ai 3'30", margine toccato appena prima dello scollinamento dell'ultimo segmento in salita di questa Tirreno ai -90.

Nonostante i team degli sprinter avessero accelerato pesantemente già a 80 chilometri dall'arrivo, la fuga è stata ripresa solamente ai tremila metri dal traguardo, dopo un braccio di ferro che ha caratterizzato tutti e cinque i giri nel circuito finale. A quel punto molte delle compagini più attese erano state già smembrate dall'inseguimento ed è stata quindi la Cofidis a prendere in mano la situazione; entrati nell'ultimo chilometro, proprio come avvenuto a Foligno nella giornata di mercoledì, Mathieu van der Poel (Alpecin) ha preso le redini della corsa e lanciato perfettamente Philipsen, mentre Luka Mezgec (Jayco) riportava su Groenewegen. Il belga non si è lasciato sfuggire nemmeno questa opportunità e ha fulminato Dylan, sicuramente deluso dal mancato successo in questa corsa a tappe. Tanta Italia in top ten, Alberto Dainese (DSM) terzo, Simone Consonni (Cofidis) quinto, Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech) sesto e Luca Colnaghi (Bardiani) nono. Si sono invece persi nel complicato finale planimetrico Jakobsen, Mark Cavendish (Astana), Biniam Girmay (Intermarché-Circus-Wanty) e Peter Sagan (Total). 

L'ordine d'arrivo completo

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Classifica generale a Primoz Roglic

Nulla cambia per ciò che concerne la classifica finale di questa Tirreno-Adriatico 2023 vinta dallo sloveno Primoz Roglic, al secondo successo in questa competizione (il primo risale al 2019). Il miglior italiano è Giulio Ciccone, quinto a 37" dalla maglia blu. 

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Criterium du Dauphiné 2023 - Analisi del percorso
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