Tour, tutta la startlist corridore per corridore
La Grande Boucle partirà tra poche ore dalla Danimarca, è il momento di studiare a fondo tutti e 22 gli schieramenti in gara e i 176 corridori che animeranno le prossime tre settimane
UAE EMIRATES |
|||
1.Tadej Pogacar | 2.George Bennett | 3.Mikkel Bjerg | 4.Vegard Stake Laengen |
5.Rafal Majka | 6.Brandon McNulty | 7.Marc Soler | 8.Marc Hirschi |
Non c’è alcun dubbio sulla vocazione della forte squadra emiratina a questo Tour: tutti uniti a supporto di Tadej Pogacar. Il fenomeno sloveno vuole centrare il tris consecutivo alla Grande Boucle, e può contare su un manipolo di ottimi corridori a propria disposizione. Per le salite sono infatti presenti ben 4 uomini che, sulla carta, hanno la possibilità di stargli vicino a lungo: si tratta di Rafal Majka, Brandon McNulty, Marc Soler e George Bennett. In altri contesti, ciascuno di loro avrebbe le possibilità di mettersi in proprio e centrare, ad esempio, una top10, ma in questi 21 giorni vedremo questi gregari di lusso scandire il ritmo sulle salite francesi. Presenti poi due ottimi passisti come Mikkel Bjerg, che potrebbe ben figurare nelle cronometro, e Vegard Stake Leagen. A loro sarà affidato il compito di trainare il plotone nelle fasi più tranquille di gara. Non c’è invece Matteo Trentin, positivo al Covid. Per sostituirlo la squadra sceglie Marc Hirschi, che avrebbe tutte le caratteristiche per correre da battitore libero a caccia di tappe, ma sarà probabilmente anch’egli limitato dalle direttive di squadra. |
JUMBO-VISMA |
|||
11.Primoz Roglic | 12.Tiesj Benoot | 13.Steven Kruijswijk | 14.Sepp Kuss |
15.Christophe Laporte | 16.Wout Van Aert | 17.Nathan Van Hooydonck | 18.Jonas Vingegaard |
Numerosi e diversificati gli obiettivi dello squadrone neerlandese alla prossima Grande Boucle, partendo dalla maglia gialla alla cui caccia andranno i due leader assoluti Primoz Roglic e Jonas Vingegaard. Lo sloveno e il danese dovranno esser abili a sfruttare la probabilissima superiorità numerica per stanare Pogacar e metterlo all’angolo. A loro disposizione un cast di supporto di altissimo livello: il compito di scortarli sulle lunghe salite è assegnato a Steven Kruijswijk e Sepp Kuss, apparsi in grande spolvero tra Delfinato e Giro di Svizzera. Per loro la sfida sarà passare indenni la prima settimana per potersi poi rendere utili nel terreno prediletto. Tiesj Benoot invece è corridore buono per tutte le occasioni e probabilmente dovrà esser presente al fianco dei capitani in ogni frazione, soprattutto in quelle dal disegno simil-classica e nelle tappe di media montagna. Per la pianura, il vento e il pavé della prima settimana ecco presenti Nathan Van Hooydonck e Cristophe Laporte, uomini da Nord che all’occorrenza svolgeranno il proprio lavoro anche in salita. Il compito principale di questi ultimi, però, sarà quello di aiutare Wout van Aert a conquistare la maglia verde e quante più tappe possibili nel corso dei ventuno giorni, con il francese nel ruolo di pesce pilota. Oltre alla classifica a punti, per cui è il naturale favorito, Il fenomeno belga vorrà anche indossare per la prima volta in carriera la maglia gialla. La cronometro inaugurale di Copenhagen è cerchiata in rosso come praticamente tutte le prime sei tappe. |
INEOS GRENADIERS |
|||
21.Geraint Thomas | 22.Daniel Martínez | 23.Jonathan Castroviejo | 24.Filippo Ganna |
25.Thomas Pidcock | 26.Luke Rowe | 27.Dylan Van Baarle | 28.Adam Yates |
Per la prima volta negli ultimi anni la corazzata inglese si presenta al via del Tour senza un favorito assoluto per la vittoria finale. A dire il vero, gli uomini di classifica in squadra non mancano, a partire da un Daniel Felipe Martínez cresciuto esponenzialmente negli ultimi tempi, ma sarebbe alla prima esperienza da capitano, cosa che invece non si può dire di Geraint Thomas. Il gallese, vincitore dell’edizione 2018 della Grande Boucle, ha conquistato il recente Tour de Suisse e, nonostante i 36 anni, ha dimostrato di avere ancora la gamba e la regolarità per lottare con i migliori. Altro potenziale capitano in squadra è Adam Yates, che da specialista delle corse di una settimana ha dimostrato di aver ampliato i propri orizzonti con il quarto posto alla Vuelta 2021, ma sulla carta sembra partire un passo dietro ai due precedentemente citati. Attorno a questo tridente, quest’anno, una squadra meno votata alle salite e più completa del solito. Ci sarà comunque gregari di lusso quali Jonathan Castroviejo ed il vincitore della Parigi-Roubaix Dylan Van Baarle, che però difficilmente potrà ritagliarsi spazi autonomi. Curiosità poi per vedere all’opera nelle tappe collinari Tom Pidcock, autore di una stagione si qui altalenante. Infine grande attesa per la partecipazione di Filippo Ganna e la sua grande sfida per conquistare la prima maglia gialla, mentre l’altro ottimo passista Luke Rowe dovrà tenere i capitani fuori dai guai nelle tappe interlocutorie. |
AG2R CITROËN |
|||
31.Ben O'Connor | 32.Geoffrey Bouchard | 33.Mikaël Chérel | 34.Benoît Cosnefroy |
35.Stan Dewulf | 36.Bob Jungels | 37.Oliver Naesen | 38.Aurélien Paret-Peintre |
Grazie all’ottimo Giro del Delfinato disputato, dov’è stato la terza forza in campo a debita distanza da Vingegaard e Roglic ma nettamente davanti agli inseguitori, Ben O’Connor si è guadagnato la leadership assoluta nella squadra francese, costruita per supportare al meglio l’australiano nella sua rincorsa ad un podio piuttosto improbabile o ad una top five decisamente più appetibile. Lasciati a casa quindi Clément Venturini e soprattutto Greg Van Avermaet, che alla luce degli ultimi mesi non meritava certamente un posto al Tour. A scortare il capitano nella frenesia dei primi giorni ci saranno altri due belgi, più uomini-squadra rispetto al campione olimpico di Rio 2016, vale a dire Stan Dewulf e Oliver Naesen, i quali difficilmente troveranno spazio per azioni personali se non in rarissime occasioni. La batteria di gregari per la salita è invece guidata dal ritrovato Bob Jungels, che potrebbe ritagliarsi anche un piccolo spazio autonomo, e da Aurélien Paret-Peintre. Sempre per terreni di questo tipo sono presenti anche Geoffrey Bouchard, abile a piazzare qua e là qualche colpo di mano inaspettato, e Mikaël Chérel. A Benoît Cosnefroy potrebbe venir concesso un maggior margine di manovra nelle tappe mosse che gli consenta di ottenere la prima vittoria in carriera in un grande giro. |
BORA-HANSGROHE |
|||
41.Aleksandr Vlasov | 42.Felix Grossschartner | 43.Marco Haller | 44.Lennard Kämna |
45.Patrick Konrad | 46.Nils Politt | 47.Maximilian Schachmann | 48.Danny Van Poppel |
La squadra protagonista assoluta dell’ultimo Giro d’Italia vuole continuare a stupire con una solida selezione guidata da un Aleksandr Vlasov giunto alla stagione della consacrazione. Il russo arriva alla Grande Boucle dopo un’eccellente serie di risultati inficiata però dal recente ritiro al Tour de Suisse causa Covid. La selezione della squadra tedesca è ricca anche di buoni scalatori pronti a supportarlo, come un ritrovato Lennard Kämna e Felix Großschartner, che dovrebbero essere i più vicini al leader in salita. Potrebbero invece godere di più libertà Patrick Konrad e Maximilian Schachmann, che nelle ultime stagioni hanno sperimentato con successo una modalità di corsa all’attacco alla ricerca di successi parziali. Ma in squadra non c’è spazio solo per gli scalatori, a partire dal fresco vincitore del campionato nazionale tedesco Nils Politt, passistone e uomo da pavé a caccia di gloria personale. Escluso invece a sorpresa Sam Bennett, le volate della squadra saranno affidate al suo ultimo uomo Danny van Poppel, che potrà contare sul supporto dell’esperto Marco Haller nella ricerca di qualche piazzamento di spessore negli sprint. |
QUICK-STEP ALPHA VINYL |
|||
51.Fabio Jakobsen | 52.Kasper Asgreen | 53.Andrea Bagioli | 54.Mattia Cattaneo |
55.Mikkel Honoré | 56.Yves Lampaert | 57.Michael Mørkøv | 58.Florian Sénéchal |
Una selezione a caccia di tappa e orfana del suo uomo più rappresentativo, il campione del mondo Julian Alaphilippe. Tutte le attenzioni saranno quindi focalizzate sulle volate di Fabio Jakobsen, che avrà in Michael Mørkøv il preziosissimo aiuto nel lancio degli sprint. Oltre a Mørkøv ci saranno anche i connazionali danesi Kasper Asgreen, che guarda con interesse alla tappa del pavé, ed il versatile Mikkel Honoré, che facilmente vedremo spesso all’attacco. Ci sono anche due italiani in squadra, e si tratta dell’esordiente Andrea Bagioli, che utilizzerà i 21 giorni di corsa per fare esperienza e cercare la fortuna con azioni da lontano, e Mattia Cattaneo. Il bergamasco, dodicesimo lo scorso anno, è desideroso di confermarsi ad alti livelli e potrebbe riprovare a curare la classifica generale. Spazio infine anche per il belga Yves Lampaert, uomo da classiche che però potrebbe sacrificarsi per la causa di squadra, e per il campione francese Florian Sénéchal, chiamato in extremis a sostituire il passista Tim Declerq, e che quindi dovrà sobbarcarsi parte del lavoro per la preparazione delle volate, pur potendo contare lui stesso su un buono spunto veloce. |
MOVISTAR |
|||
61.Enric Mas | 62.Imanol Erviti | 63.Gorka Izagirre | 64.Matteo Jorgenson |
65.Gregor Mühlberger | 66.Nelson Oliveira | 67.Albert Torres | 68.Carlos Verona |
La squadra spagnola si presenta al via con la classica selezione infarcita di buoni scalatori e che guarda alla classifica generale come principale obiettivo. Leader della formazione è Enric Mas, che punta ad un piazzamento in top5 sfruttando la sua costanza quando la strada sale. Il catalano avrà a disposizione un gruppo di solidi scalatori composto, tra gli alti, dai connazionali Carlos Verona e Gorka Izagirre. Altri buoni scalatori del team sono l’austriaco Gregor Mühlberger e lo statunitense Matteo Jorgenson, che potrebbero godere di maggiore libertà per inserirsi nelle azioni della prima ora. Il versatile Nelson Oliveira invece avrà molto da lavorare su diversi terreni, dalla pianura alla salita, mentre il suo rendimento a cronometro non sembra più essere quello dei giorni migliori. Completano infine la selezione due passisti che sulla carta dovrebbero trovarsi a pieno servizio dei compagni di squadra: si tratta dell’espertissimo spagnolo Imanol Erviti, giunto alla sua tredicesima partecipazione e del pistard Albert Torres, all’esordio al Tour. |
COFIDIS |
|||
71.Guillaume Martin | 72.Pierre-Luc Périchon | 73.Simon Geschke | 74.Ion Izagirre |
75.Victor Lafay | 76.Anthony Perez | 77.Benjamin Thomas | 78.Max Walscheid |
Nonostante l’assenza di nomi di grido la squadra francese schiera al via una formazione solida e che mira ad essere protagonista su più terreni. Dopo aver fallito la top10 al Giro Guillaume Martin ci riprova al Tour, pronto comunque a riconvertirsi sui successi parziali in caso di necessità. Altro ottimo scalatore ed elemento di grande esperienza sarà Ion Izagirre, che però più difficilmente proverà a resistere in classifica, potendo invece essere protagonista delle fughe nelle tappe di montagna. Discorso simile per Victor Lafay e Simon Geschke, entrambi amanti delle corse all’attacco. Chi invece si occuperà, almeno inizialmente di curare il leader Martin sarà Anthony Perez, ma anche i corridori precedentemente citati, tutti buoni scalatori, potrebbero sacrificarsi per le ambizioni di squadra se necessario. Ma nel team si guarda anche agli sprint, che saranno affidati a Bryan Coqard, che però non avrà attorno a sé un treno vero e proprio, essendo Max Walscheid e Benjamin Thomas due elementi molto versatili e vogliosi di ritagliarsi spazi propri. Entrambi sono stati protagonisti di una grande crescita negli ultimi tempi e sono in grado di centrare autonomamente piazzamenti inserendosi nelle fughe più promettenti, il primo con un occhio particolare al pavé, mentre il secondo punta a cronometro e tappe mosse. |
BAHRAIN-VICTORIOUS |
|||
81.Jack Haig | 82.Damiano Caruso | 83.Kamil Gradek | 84.Matej Mohoric |
85.Luis León Sánchez | 86.Dylan Teuns | 87.Jan Tratnik | 88.Fred Wright |
Forse una selezione leggermente al di sotto delle aspettative per una squadra cresciuta esponenzialmente nelle ultime stagioni. Leader per la classifica generale saranno Damiano Caruso e Jack Haig, ma sarà solo la strada a decidere se andranno entrambi a caccia di un piazzamento o se uno dei due dovrà sacrificarsi per la causa di squadra. Battitore libero a caccia di tappe sarà invece un Dylan Teuns autore di una stagione sin qui entusiasmante, così come Matej Mohoric. Lo sloveno vincitore della Milano-Sanremo è pronto alla sua ormai consolidata corsa da tuttofare, che lo vedrà impegnato nello scortare i capitani nei finali più concitati e prendersi le proprie libertà con azioni da lontano o nella tappa del pavé. Presenti in squadra anche un tris di corridori polivalenti come Luis Leon Sanchez, Jan Tratnik e Fred Wright, che si alterneranno nei compiti di gregariato su più terreni e potrebbero avere qualche giornata per cercare la gloria personale. Completa infine la selezione il passista polacco Kamil Gradek al suo esordio nella Grande Boucle, che si occuperà di lavorare per i capitani lontano dal traguardo. |
GROUPAMA-FDJ |
|||
91.David Gaudu | 92.Antoine Duchesne | 93.Kévin Geniets | 94.Stefan Küng |
95.Olivier Le Gac | 96.Valentin Madouas | 97.Thibaut Pinot | 98.Michael Storer |
David Gaudu e Thibaut Pinot sono le punte di diamante della compagine francese, il cui livello medio in questo Tour è considerevolmente alto. I due transalpini potrebbero nutrire ambizioni di classifica, ma data la loro fragilità è probabile che almeno uno debba abbandonare questa via e puntare tutto sui successi parziali, proprio come accaduto a Delfinato e Svizzera. Per i tapponi di alta montagna anche Michael Storer può rendersi protagonista al pari dei compagni più quotati. La squadra francese grazie a Stefan Küng ha un’ottima carta da giocarsi anche nelle due cronometro. Lo svizzero inoltre potrà essere di aiuto nel difendere i capitani nelle frenetiche frazioni della prima settimana ed anche sulle salite più pedalabili, oltre a cercare un acuto nella tappa del pavé e in qualche fuga. Proprio andando all’attacco potrebbero rendersi protagonisti Olivier Le Gac, Kevin Geniets e Valentin Madouas, tutti atleti molto difficili da controllare se inseriti nell’azione giusta. Gli ultimi, in particolare, non sono da sottovalutare nemmeno negli arrivi per puncheur e nelle frazioni ondulate. L’ottavo componente del team di Madiot, a sorpresa, non è il francese Bruno Armirail, messosi in buona luce sia al Delfinato che vincendo il campionato nazionale contro il tempo, bensì il canadese Antoine Duchesne, a cui spetteranno compiti di puro gregariato. |
ALPECIN-FENIX |
|||
101.Mathieu Van der Poel | 102.Silvan Dillier | 103.Michael Gogl | 104.Alexander Krieger |
105.Jasper Philipsen | 106.Edward Planckaert | 107.Kristian Sbaragli | 108.Guillaume Van Keirsbulck |
Faro indiscutibile del team è ovviamente Mathieu van der Poel, che dopo il Giro vuole portare a termine anche il suo secondo Tour, con l’obiettivo di conquistare più tappe possibili e dare sfoggio della sua consueta spettacolarità. Ma la sua Alpecin-Deceuninck guarda anche agli sprint con Jasper Philipsen, che spera di centrare la prima vittoria dopo i 3 secondi posti dello scorso anno. I componenti del treno che lo aiuterà nelle volate sono Edward Planckaert ed Alexander Krieger, entrambi all’esordio ma ormai specializzati nel settore. La squadra è poi ricca di uomini da classiche al servizio di Van der Poel ma che comunque dovrebbero godere di una certa libertà. Rientrano in questa categoria gli specialisti del pavé Silvan Dillier e Guillaume Van Kiersbulck, che daranno man forte anche al treno di Philipsen se necessario, e due uomini più adatti alle gare vallonate come il toscano Kristian Sbaragli e l’austriaco Michael Gogl. Questi dovrebbero essere i più vicini al leader nelle frazioni mosse, ma non sarà difficile trovarli all’attacco nelle occasioni più disparate. |
TEAM DSM |
|||
111.Romain Bardet | 112.Alberto Dainese | 113.John Degenkolb | 114.Nils Eekhoff |
115.Chris Hamilton | 116.Andreas Leknessund | 117.Martijn Tusveld | 118.Kevin Vermaerke |
Reduce dalla scottante delusione del Giro d’Italia Romain Bardet rinuncia a fare classifica per concentrarsi sui successi di tappa (e, perché no, sulla maglia a pois). Se la gamba è rimasta quella della corsa rosa lo spettacolo nelle tappe di montagna è garantito. Altro corridore che viene dal Giro e bisserà l’impegno al Tour l’esordiente Alberto Dainese, unico velocista portato dalla squadra neerlandese. A propria disposizione nei finali l’italiano avrà John Degenkolb e Nils Eekhoff, due che potrebbero accendere la miccia tra le pietre di Arenberg e che più in generale sono da tener d’occhio nelle tappe non completamente piatte. Andreas Leknessund, recente vincitore di una tappa allo Svizzera dalla fuga, proverà a replicare il numero nel contesto più competitivo al mondo sfruttando le proprie doti sul passo e in salita. Il discreto scalatore Chris Hamilton sarà come sempre a servizio dei compagni, mentre Kevin Vermaerke e Martijn Tusveld oltre ad aiutare la squadra cercheranno fortuna con attacchi a lunga gittata. |
INTERMARCHÉ-WANTY-GOBERT MATÉRIAUX |
|||
121.Alexander Kristoff | 122.Sven Erik Bystrøm | 123.Kobe Goossens | 124.Louis Meintjes |
125.Andrea Pasqualon | 126.Adrien Petit | 127.Taco Van der Hoorn | 128.Georg Zimmermann |
Quella che può essere considerate la squadra rivelazione di questo 2022 si presenta al Tour con il focus fissato sulle volate di Alexander Kristoff, che sarà aiutato dai suoi fedelissimi Andrea Pasqualon ed Adrien Petit nella preparazione degli sprint. Ma oltre al norvegese la squadra belga schiera una formazione completa con uomini pronti ad inserirsi e lasciare il segno nelle azioni da lontano. È questo il caso di Taco van der Hoorn, divenuto ormai uno degli specialisti del settore, del versatile tedesco Georg Zimmermann, e dello scalatore belga Kobe Goossens. Un occhio poi viene riservato anche alla classifica con Louis Meintjes. Il sudafricano, che ha fatto del suo stile di corsa in ultima posizione nel gruppetto dei migliori il proprio marchio di fabbrica, sembra essere tornato ai livelli degli anni migliori della propria carriera ed ambisce ad un piazzamento in top10. Completa infine la selezione, a causa dell'esclusione di Quinten Hermans dovuta a ragioni contrattuuali, il passista norvegese Sven Erik Bystrom, a servizio del connazionale Kristoff nelle tappe pianeggianti. |
ASTANA QAZAQSTAN |
|||
131.Alexey Lutsenko | 132.Aleksandr Riabushenko | 133.Joe Dombrowski | 134.Fabio Felline |
135.Dmitriy Gruzdev | 136.Gianni Moscon | 137.Simone Velasco | 138.Andrey Zeits |
La formazione kazaka è anche la squadra più “italiana” di questo Tour. Leader della selezione è Alexey Lutsenko, che si è riscoperto corridore di classifica con il settimo posto della passata edizione. Attorno a lui una squadra ricca di buoni scalatori e comunque corridori versatili, a caccia di un acuto che possa tornare a dare lustro ad una squadra che appare leggermente in crisi di risultati. C’è curiosità e tanta voglia di rivedere Gianni Moscon a buoni livelli, sperando che il trentino sia spesso protagonista all’attacco, mentre gli altri azzurri del team sono, Fabio Felline e Simone Velasco, con Samuele Battistella che deve dare forfait all’ultimo causa Covid. Tornando ai due italiani, si tratta di corridori dalle caratteristiche relativamente simili, adatti cioè a percorsi vallonati e dotati di interessante spunto veloce, che potrebbero mettersi in luce nelle fughe della seconda settimana. Sostituisce Battistella il bielorusso Alexandr Riabushenko, dotato di buono spunto veloce e discreta resistenza sui percorsi mossi, doti grazie alle quali potrebbe andare a caccia di qualche piazzamento. Completano poi la selezione due uomini che sulla carta dovranno prendersi cura di Lutsenko sulle salite, ovvero i solidi scalatori Joe Dombrowski e Andrey Zeits e l’espertissimo passista kazako Dimitriy Gruzdev, a cui spetterà il lavoro di scortare il capitano lontano dalle insidie nelle tappe di pianura. |
EF EDUCATION-EASYPOST |
|||
141.Rigoberto Urán | 142.Ruben Guerreiro | 143.Alberto Bettiol | 144.Stefan Bissegger |
145.Owain Doull | 146.Magnus Cort Nielsen | 147.Neilson Powless | 148.Jonas Rutsch |
Come da tradizione l’ultima ad annunciare il proprio roster è la squadra statunitense che schiera al via 8 uomini di 8 nazionalità diverse. Leader per la generale sarà ancora una volta Rigoberto Urán, ma il 35enne colombiano, vista la concorrenza e gli anni che passano, potrà aspirare verosimilmente ad una top10. In squadra anche due altri ottimi scalatori come Ruben Guerreiro e Neilson Powless, che dovrebbero puntare tutto sulle vittorie di tappa ed eventualmente anche la lotta per la maglia a pois. Attenzione poi a Stefan Bissegger per le cronometro, con lo svizzero che entra di diritto nel novero dei grandi favoriti per la prima maglia gialla. Magnus Cort, dopo un Giro leggermente sottotono spera di conquistare una vittoria di tappa potendo contare sulla sua grande versatilità che lo rende competitivo praticamente su tutti i terreni. Correrà sciolto da troppe dinamiche di squadra anche Alberto Bettiol, che ha recentemente dimostrato di aver ritrovato una buona condizione e vuole tornare a splendere sul palcoscenico più prestigioso, nel suo mirino la tappa del pavé ma non solo. Infine spazio per i passisti Jonas Rutsch ed Owain Doull, che dovranno talvolta sacrificare le proprie ambizioni per scortare i compagni. |
ARKÉA SAMSIC |
|||
151.Nairo Quintana | 152.Warren Barguil | 153.Maxime Bouet | 154.Amaury Capiot |
155.Hugo Hofstetter | 156.Matis Louvel | 157.Lukasz Owsian | 158.Connor Swift |
La formazione bretone è guidata da un Nairo Quintana che sembra aver ritrovato un po’ di brillantezza necessaria per competere con i migliori in salita. Il colombiano dovrà però valutare strada facendo se cercare un piazzamento in classifica generale o andare a caccia di tappe, cosa che sicuramente farà Warren Barguil. Il francese ha infatti scelto da tempo la ben più redditizia lotta per i successi parziali nei tapponi di montagna abbandonando velleità di classifica. Spazio poi in squadra per il velocista belga Amaury Capiot, che cercherà di racimolare più piazzamenti possibili gettandosi nelle volate di gruppo, così come potrebbe fare anche un Hugo Hofstetter in grande forma ma adatto forse alle frazioni più mosse. Altri due elementi versatili e con caratteristiche di uomini da classiche sono poi Connor Swift e Matis Louvel, che potrebbero ben figurare nelle fughe o prestare prezioso servizio ai capitani di turno. Completano infine la selezione l’espertissimo francese Maxime Bouet ed il polacco Lukasz Owsian, passisti a cui spetteranno i compiti di gregariato più classici. |
LOTTO SOUDAL |
|||
161.Caleb Ewan | 162.Frederik Frison | 163.Philippe Gilbert | 164.Reinardt Janse van Rensburg |
165.Andreas Kron | 166.Brent Van Moer | 167.Florian Vermeersch | 168.Tim Wellens |
I belgi, in mancanza di un uomo di classifica, puntano forte sulle tappe. Per le volate, anche quelle più ristrette, c’è Caleb Ewan, che dopo un Giro da dimenticare vuole riscattarsi in Francia. Tuttavia è assente il suo treno tradizionale composto da Kluge, Selig e De Buyst, infortunatosi prima del Giro; al loro posto Brent Van Moer, Florian Vermeersch e l’ultimo uomo Reinardt Janse van Rensburg. I due ottimi passisti belgi, oltre ad aiutare l’australiano nei convulsi finali in pianura, potranno andare alla caccia anche di un successo personale nella tappa di Arenberg o entrando in qualche fuga. Stessa sorte di Tim Wellens, apparso in ottime condizioni al Giro del Belgio e in cerca del primo acuto in Francia, Andreas Kron, che grazie alle sue punte di velocità potrebbe anche giocarsi le proprie chance in uno sprint di 30-40 corridori, e Philippe Gilbert, alla sua ultima apparizione in un grande giro prima del ritiro. Questi tre dovrebbero garantire alla Lotto una presenza costante in avanscoperta nelle frazioni dedicate ai fuggitivi. Completa la selezione Frederik Frison, adibito a tirare il plotone e controllare la fuga nei primi chilometri delle tappe pianeggianti. |
TREK-SEGAFREDO |
|||
171.Mads Pedeersen | 172.Giulio Ciccone | 173.Tony Gallopin | 174.Alex Kirsch |
175.Bauke Mollema | 176.Quinn Simmons | 177.Toms Skujins | 178.Jasper Stuyven |
Una selezione interessante, completa e pronta ad essere protagonista su più terreni quella della Trek-Segafredo. Con il Tour che parte dalla Danimarca c’è grande attesa per il dichiarato tentativo di Mads Pedersen di vestire la maglia gialla dopo le prime tappe. Il campione del modo del 2019 proverà anche ad essere il più presente possibile negli sprint a ranghi compatti o ristretti, non disdegnando affatto il pavé, per andare a caccia della vittoria di tappa che ancora gli manca. Discorso simile per il vincitore della Sanremo 2021 Jasper Stuyven, pronto ad una corsa all’attacco per cercare, probabilmente con azioni da lontano, una tappa adatta a lui. Proprio a caccia di tappe andranno anche gli scalatori di un team che si presenta al via senza ambizioni di classifica. Ecco dunque che Bauke Mollema, un Tony Gallopin ritrovato e Giulio Ciccone saranno spesso protagonisti quando la strada sale, ma sembra improbabile vedere lottare l’abruzzese per un piazzamento tra i primi 10. La pattuglia della squadra statunitense è poi completata da due versatili profili come Alex Kirsch e Toms Skuijns, che però dovranno lavorare spesso per le ambizioni altrui. Completa infine la selezione il talento 21enne Quinn Simmons che ha dimostrato di gradire particolarmente uno stile di corsa offensivo e che lo potrebbe portare a lottare per la maglia a pois nei primi giorni di corsa. |
TOTALENERGIES |
|||
181.Peter Sagan | 182.Edvald Boasson Hagen | 183.Maciej Bodnar | 184.Mathieu Burgaudeau |
185.Pierre Latour | 186.Daniel Oss | 187.Anthony Turgis | 188.Alexis Vuillermoz |
La speranza di squadra è quella di ritrovare Peter Sagan ad alti livelli, ed il recente Tour de Suisse può far ben sperare. Lo slovacco avrà attorno a lui i fedelissimi Daniel Oss e Maciej Bodnar, preziosi componenti del treno per le volate. A sostituire il malato Cristián Rodriguez ci sarà invece Edvald Boasson Hagen, veterano giunto alla sua dodicesima partecipazione. Il norvegese dovrà però riuscire ad incastrarsi nei meccanismi di una squadra che avrà in Sagan il proprio leader indiscusso negli sprint, magari cercando la fortuna con qualche azione dalla distanza potendo contare sul suo spunto veloce. Anthony Turgis è invece ormai una certezza nelle classiche, come dimostrano i piazzamenti di prestigio su palcoscenici di primissimo piano, ma dovrà ritagliarsi autonomamente i propri spazi per essere protagonista nelle tappe vallonate e sul pavé, di sicuro ne ha le capacità. Per le salite invece ci si affida ai soliti Pierre Latour, che potrebbe tentare di resistere in classifica generale, ed Alexis Vuillermoz, che sarà invece più votato alle fughe. Proprio in tema di fughe, sarà quello il terreno in cui vedremo cimentarsi Mathieu Burgaudeau, che nonostante la giovane età sta già diventando uno degli specialisti del settore. |
ISRAEL-PREMIER TECH |
|||
191.Chris Froome | 192.Guillaume Boivin | 193.Simon Clarke | 194.Jakob Fuglsang |
195.Guy Niv | 196.Hugo Houle | 197.Krists Neilands | 198.Michael Woods |
In piena lotta per non retrocedere dal WorldTour, la formazione più “anziana” del gruppo si presenta ai nastri di partenza della Grande Boucle con ritrovata fiducia dopo le prestazioni incoraggianti di giugno. I punti di riferimento sono Jakob Fuglsang e Michael Woods. Il danese potrebbe ricoprire il ruolo di capitano per la generale ed inserirsi nella lotta per un posto tra i primi dieci a Parigi; al canadese invece il compito di conquistare una tappa ed eventualmente aiutare la squadra quando necessario. Il roster israeliano continua con Daryl Impey, pericolosissimo in sprint ristretti e nelle classiche fughe della seconda settimana, e con Simon Clarke, anch’egli discretamente rapido in volata e resistente su brevi e medie ascese. Difficile centrare il bersaglio grosso, ma per un piazzamento loro ci sono sicuramente. Krists Neilands e Hugo Houle, entrambi coriacei e in condizione, saranno di grande utilità nel supportare i capitani e magari avranno la possibilità di giocarsi le proprie carte in qualche giornata di tregua tra i migliori; il canadese in particolare può contare anche su un buono spunto veloce. Salta all’ultimo la convocazione dell’israeliano Omer Goldstein, sostituito dal passista veloce canadese Guillaume Boivin. Infine chiude la lista di convocati il quattro volte vincitore Chris Froome, chiamato nonostante il malessere che l’ha debilitato durante il Critérium du Dauphiné; decisivi per la sua selezione i progressi mostrati al Mercan Tour e nelle prime tappe della corsa di preparazione francese. Se ritroverà quella gamba potremmo in qualche giornata rivederlo protagonista anche se solamente in un ruolo minore. |
TEAM BIKEEXCHANGE-JAYCO |
|||
201.Michael Matthews | 202.Jack Bauer | 203.Luke Durbridge | 204.Dylan Groenewegen |
205.Amund Grøndahl Jansen | 206.Chris Juul-Jensen | 207.Luka Mezgec | 208.Nicholas Schultz |
Non c’è Simon Yates e non ci sono ambizioni di classifica nella formazione australiana in piena lotta per non retrocedere dal WorldTour. Le due punte di diamante della selezione sono quindi i velocisti Dylan Groenewegen e Michael Matthews, entrambi a caccia di successi di tappa. Il neerlandese vuole tornare a conquistare le volate di gruppo dopo qualche anno di assenza, mentre l’australiano avrà tutta la squadra a disposizione nelle tappe mosse, potendo contare sul suo ottimo spunto veloce, e magari provare ad inserirsi nella lotta per la maglia verde già conquistata nel 2017. Altro elemento veloce in squadra è l’esperto sloveno Luka Mezgec, che però si metterà probabilmente a disposizione dei due leader a seconda delle tappe, così come Amund Grondal Jansen, prezioso ultimo uomo nei treni del finale. La formazione è poi ricca di solidi ed esperti passisti come Jack Bauer, Chris Juul-Jensen, e Luke Durbridge. Troveremo spesso tutti loro al servizio del velocista di giornata o a cercare fortuna nelle fughe, con Durbridge che potrebbe dire la sua nella tappa del pavé. Completa infine la selezione Nick Schultz, unico scalatore in squadra e che godrà di ampie libertà per andare all’attacco nelle frazioni di montagna, ma le ambizioni di squadra sono tutte altrove. |
B&B HOTELS-KTM |
|||
211.Franck Bonnamour | 212.Cyril Barthe | 213.Alexis Gougeard | 214.Jérémy Lecroq |
215.Cyril Lemoine | 216.Luca Mozzato | 217.Pierre Rolland | 218.Sebastian Schönberger |
Probabilmente la squadra più debole sulla carta, e per questo quella che vedremo con più frequenza nelle azioni a lunga gittata. Dopo un 2021 sorprendente il rendimento di Franck Bonnamour, passista-scalatore protagonista delle fughe, sembra essere calato, ma di certo lo troveremo nuovamente all’attacco come altri componenti del team. L’uomo più atteso diventa quindi il vicentino Luca Mozzato. Il classe 1998 ha inanellato una lunghissima serie di piazzamenti nelle corse del nord grazie al suo spunto veloce unito alla resistenza su percorsi nervosi, ma non è ancora riuscito a sbloccarsi tra i prof. Pensare che riesca a farlo al suo esordio alla Grande Boucle è complicato, ma sicuramente può ritagliarsi diversi spazi da protagonista. Altre ruote veloci in squadra sono Cyril Barthe e Jeremy Lecroq, che potrebbero gettarsi nella mischia nelle volate di gruppo a caccia di qualche top10, mentre gli scalatori Pierre Rolland e Sebastian Schönberger e i passisti Alexis Gougeard e Cyril Lemoine avranno nelle fughe il mezzo principale per mettersi in bella mostra. |