Ignatas Konovalovas si ritirerà al termine di questa stagione © Groupama-FDJ
Professionisti

Intervista esclusiva a Konovalovas: "Demare, Madiot e la tappa al Giro d'Italia: vi dico tutto"

Il ciclista lituano si ritirerà al termine della stagione e ha deciso di rilasciare un'intervista ai nostri microfoni per raccontarsi a tutto tondo

26.09.2024 14:56

Gli avevamo dedicato una puntata di ‘CicloStorie di Famiglia’, incentrata anche sulla mamma Laima Zilporyte, e Ignatas Konovalovas ha deciso di concedere a ‘Cicloweb’ un'intervista in esclusiva. Al termine della stagione si ritirerà, ma ha molto da raccontare sulla sua lunga carriera, che lo ha visto per nove anni correre con la maglia della Groupama-FDJ.

Ignatas Konovalovas, all'ultima stagione in carriera © Twitter Ignatas Konovalovas
Ignatas Konovalovas, all'ultima stagione in carriera © Twitter Ignatas Konovalovas

Sei stato in squadra con campioni del calibro di Alejandro Valverde, Nairo Quintana, Thibaut Pinot, ecc … Chi è stato il miglior compagno di squadra che hai avuto in carriera e perché? 

Senza dubbio è stato Arnaud Demare il miglior compagno di squadra con cui ho corso come leader, perché con lui abbiamo vinto molte gare insieme. È anche un leader differente rispetto a quelli con cui ho lavorato. Ha sempre mantenuto la calma anche in situazioni critiche, non ha mai urlato o demotivato i membri della squadra. È stato un vero piacere lavorare con lui”.

Ignatas Konovalovas: “Vincere quella tappa al Giro è stato folle”

Hai vinto una tappa al Giro d'Italia 2009 e Bradley Wiggins è arrivato secondo. Cos'ha significato per te battere uno specialista come lui? E cos'ha significato per la tua carriera?

“Tornando al 2009 è stato il mio primo Grand Tour, quindi vincere una cronometro all'ultima tappa è stato qualcosa di folle. Ho realizzato di aver vinto solamente qualche giorno dopo che è successo. Conquistare quella frazione e battere grandi nomi è stato il momento migliore della mia carriera dal punto di vista dei risultati, mi ha dato una grande spinta e una grande sicurezza”.

Qual è stato il miglior risultato o la miglior vittoria della tua carriera e perché?

Sicuramente è stata la vittoria di tappa al Giro d'Italia 2009. In generale tutto quel Giro è stata una delle migliori gare che io abbia mai corso perché abbiamo vinto quattro tappe con tre differenti corridori”.

Hai fatto la storia della Lituania. Quali sono le tue sensazioni in merito?

Sicuramente essere un ciclista che ha corso 17 anni a livello professionistico è speciale per me. Non è sempre così facile per gli atleti che provengono da Paesi piccoli. Spero che questo possa ispirare e dare speranza ed obiettivi alle generazioni più giovani della Lituania e di tutte le nazioni baltiche”.

Quanto è stata importante tua mamma nella tua carriera?

Mia madre è stata ed è molto importante per me. Ho sempre sentito il suo supporto e lei è sempre stata la persona che sapeva cosa dirmi nei momenti di difficoltà. E quei momenti sono i più importanti”.

Ignatas Konovalovas: “Non gareggerò più quest'anno”

Perché hai deciso di ritirarti al termine della stagione?

La mia decisione di ritirarmi al termine di quest'anno era molto chiara e ci stavo pensando già dalle ultime stagioni. Il tempo scorre e a dicembre compirò 39 anni, un'età più che sufficiente per essere rimasto sempre al livello più alto”.

Hai una gara in programma in cui darai il tuo ultimo addio al ciclismo professionistico?

Sfortunatamente non penso che gareggerò ancora quest'anno. In realtà non ho fatto alcuna gara in questa stagione a causa del mio infortunio alla schiena. Mi ci sono voluti tanti mesi di lavoro e tentativi per tornare a correre, ma ora mi sto rendendo conto che il tempo sta per finire e probabilmente mi dovrò fermare qui”.

Sei stato per 8 anni alla FDJ. Quanto è stato difficile ambientarti e andare d'accordo con Marc Madiot?

“Con questa stagione sono nove anni in realtà con la Groupama FDJ e senza alcun dubbio è la miglior squadra in cui sia mai stato. Marc Madiot è il team manager più appassionato che io abbia mai conosciuto ed è stato un vero piacere averlo come capo. Non ho mai avuto alcun problema ad andare d'accordo con lui”.

L'Eroica 2024: il 5 ottobre torna la celebrazione del ciclismo e della tradizione
Mondiali 2024, in strada le gare junior: Ferguson e Seixas puntano alla doppietta
Fabio Barera
Amante del ciclismo grazie alla passione che mi ha trasmesso il nonno. Aspirante giornalista a cui piace raccontare storie di sport