L'altimetria ufficiale della 17a tappa con il Mortirolo da Monno classico
Giro d'Italia

Giro alla Rovescia: tappe definite, niente Mortirolo inedito

Deroghiamo alla cadenza bisettimanale della rubrica in occasione della pubblicazione di tutta la cartografia definitiva: non ci sarà la Recta Contador, le 21 tappe rimangono pressoché identiche

29.04.2025 09:40

Nell'ultimo episodio di Giro alla Rovescia avevamo lasciato in sospeso la questione del percorso del Giro d'Italia 2025: già lo conosciamo dalla presentazione di gennaio (o a voler essere sboroni da quando lo abbiamo spoilerato) ma a ridosso della partenza, la pubblicazione della cartografia dettagliata e poi del Garibaldi porta con sé modifiche dell'ultimo minuto, talvolta sostanziali, che diventano ufficiali una volta che sono stampate su carta. Ecco perché si deve sempre attendere questo momento per poter analizzare dettagliatamente il percorso senza margine di errore.

 

Niente Recta per salire al Mortirolo

La notizia che si aspettava con maggiore apprensione era quella dell'eventuale inserimento della cosiddetta “dritta”, l'antica mulattiera che taglia i tornanti dal versante di Monno raggiungendo punte superiori al 20%. Le tante indiscrezioni che erano state pubblicate addirittura questo inverno prima della presentazione e l'effettiva apertura di un cantiere per inaugurare la messa in sicurezza di quel tratto di strada lasciavano presagire un inserimento nella 17a tappa del Giro, che va da San Michele all'Adige a Bormio, scalando anche il Mortirolo proprio da questo versante. Adesso che tutti i profili sono stati ripubblicati nella loro versione definitiva, appare evidente che la corsa salirà dalla strada tradizionale come previsto in origine, percorrendo dunque lo stesso versante con cui il Mortirolo fu scalato nell'anno del suo debutto, ovvero nel 1990, nonché quello scalato più frequentemente negli ultimi anni (2017, 2022 e 2024). La tappa rimane un giorno da trabocchetti in cui si può tentare un azzardo da lontano, ma senz'altro la presenza della Recta Contador (la nuova strada sarà infatti intitolata al campione spagnolo) avrebbe reso molto più semplice e fisiologico far saltare in aria il gruppo.

Altimetria 16a tappa
Il profilo del tappone trentino, con il Red Bull KM inserito nel bel mezzo dell'ascesa conclusiva

 

Cosa è cambiato?

Il percorso è rimasto pressoché invariato in tutte le frazioni, molto più di quanto non sia normalmente accaduto negli anni passati. La modifica più rilevante rimane la parte collinare della 12a tappa (come avevamo anticipato) che comunque viene tutt'altro che stravolta, continuando ad essere una frazione per velocisti, forse addirittura più semplice di quanto non fosse in origine. C'è di nuovo, ovviamente, la possibilità di vedere nel dettaglio un gran numero di salite e i finali più mossi: in questo RCS è sempre stata un passo avanti a qualunque altro organizzatore, fornendo sempre tantissimo materiale prodotto dall'irrinunciabile Stefano di Santo. Si può inoltre vedere in modo definitivo la categorizzazione dei vari GPM e la collocazione dei traguardi volanti, compreso l'inedito Red Bull KM (ne abbiamo parlato dettagliatamente ieri), che ha sostituito l'Intergiro (reintrodotto l'anno passato) e sarà spesso collocato nel finale di corsa (talvolta anche nel corso delle salite più dure, come a Brentonico e sul Colle delle Finestre) per assegnare abbuoni in secondi nelle fasi decisive.

Rimane per ora in sospeso la pubblicazione delle mappe definitive della tappa conclusiva a Roma, nella quale, riportando esattamente le parole del comunicato stampa di ieri, “Red Bull riserverà a tutta la carovana un’incredibile sorpresa”. Probabilmente ne sapremo di più tra qualche ora, in occasione della presentazione del Grande Arrivo, per la quale è previsto un evento ad hoc.

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Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.