Filippo Ganna, re dell'Inseguimento e nuovo recordman mondiale di specialità
Pista

Un bang supersonico: GANNA!

Filippo travolge tutto e vince il Mondiale dell'Inseguimento col nuovo record del mondo. Tripudio azzurro col bravissimo Jonathan Milan secondo. Quinto Matteo Bianchi nel Chilometro

14.10.2022 19:31

Un trionfo azzurro quello che ha coronato la terza serata ai Mondiali su pista di Saint-Quentin-en-Yvelines ed è ancora Filippo Ganna a prendersi tutte le prime pagine: a 6 giorni dal Record dell'Ora, il supercampione di Verbania ha frantumato un altro primato, quello dell'Inseguimento individuale, conquistando ovviamente anche il titolo in una bellissima finale tutta azzurra contro Jonathan Milan. 3'59"636 il tempo che ha abbattuto il precedente record appartenente all'americano Ashton Lambie (3'59"930). Il pubblico del velodromo ha tributato a Ganna una standing ovation, ma del resto come vuoi accogliere le imprese di questo straordinario ragazzo?

La gara. Milan è partito fortissimo, un secondo e mezzo di vantaggio per lui dopo appena due giri, ma Filippo aveva da far girare il rapportone della bici dell'Ora, e quando quello è andato a regime, diciamo all'altezza del primo chilometro, Ganna ha iniziato a recuperare un decimo di secondo al giro, fino a superare il compagno ai 2500 metri. Da lì alla fine Pippo è andato come su una nuvola, chiudendo con lo straordinario 3'59"636 di cui sopra. Jonathan, bellissimo argento che conferma quello del 2021, ha chiuso in 4'03"790. Il bronzo è andato a Ivo Oliveira che col tempo di 4'08"738 ha battuto il britannico Daniel Bigham, fermatosi a 4'09"956.

Un successo, questa gara, per tutta la nazionale di Marco Villa, che fa dimenticare la sconfitta di ieri nell'Inseguimento a squadre e che conferma una volta di più quanto il colore azzurro sia ormai stabilmente quello di riferimento nelle specialità endurance della pista.

Le altre gare. Dopo la splendida prestazione (con record italiano in 59"460) che gli era valsa il secondo posto nelle qualificazioni del Chilometro, Matteo Bianchi ha chiuso la giornata senza il sorriso: in finale ha girato su tempi superiori al minuto e ciò l'ha spinto fuori dal podio. La prova è stata vinta dall'olandese Jeffrey Hoogland col tempo di 58"106 davanti al francese Mélvin Landerneau (59"568) e allo spagnolo Alejandro Martínez, che partiva dall'ottava posizione in qualifica ed è risalito fino alla terza col tempo di 59"871. Bianchi ha chiuso al quinto posto con 1'00"012, preceduto anche dal tedesco Maximilian Dornbach (59"984). Il Mondiale di Bianchi resta comunque molto positivo, tra il record nazionale nella Velocità a squadre l'altro giorno e questa bella gara oggi.

Brava Elisa Balsamo a riaprirsi uno spiraglietto di medaglia nell'Omnium grazie a un'ottima Eliminazione, chiusa al secondo posto alle spalle della statunitense Jennifer Valente ma precedendo tutte le altre rivali per il podio, a partire dalla belga Lotte Kopecky e dalla portoghese Maria Martins (terza e quarta), con la francese Clara Copponi che ha perso molto terreno (appena 11esima). La nuova classifica, a una prova dalla fine, vede Valente in testa con 110 seguita dall'olandese Maike van der Duin a 102, Martins e la norvegese Anita Yvonne Stenberg a 96, la canadese Maggie Coles-Lyster a 94, Copponi a 82, la neozelandese Michaela Drummons a 80, Balsamo (ancora ottava come dopo la seconda prova, ma in riavvicinamento) a 76, l'irlandese Emily Kay a 64 e Kopecky a 62. 20 punti tra Elisa e il bronzo, non sarà assolutamente facile scalare la classifica ma non sarà impossibile. Appuntamento alle 21 (abbondanti, dati i consueti ritardi nel programma) per la Corsa a punti conclusiva.

La Corsa a punti (singola) maschile, disputata su 160 giri di pista, è stata dominata dall'olandese Yoeri Havik che ha chiuso con 76 punti (3 giri conquistati, unico a riuscirci mentre i rivali si sono fermati a 2) davanti al tedesco Roger Kluge (67) e il belga Fabio van den Bossche (64), bravo a superare proprio all'ultimo sprint il neozelandese, rimasto ai piedi del podio con 62 punti, uno in più del britannico William Perrett. Michele Scartezzini non è andato oltre il nono posto con 27 punti, frutto di un giro conquistato (insieme a tutti gli altri big a 60 tornate dalla conclusione) e di quattro sprint a punti.

Si sono svolte poi le semifinali della Velocità femminile; la tedesca Lea Sophie Friedrich ha superato l'olandese Laurine van Riessen per 2-0 (ma la prima manche l'ha vinta per millimetri, al fotofinish), mentre c'è voluta la bella per risolvere l'altra sfida: la campionessa uscente, l'altra tedesca Emma Hinze, ha vinto la prima prova ma ha dovuto soccombere nella seconda contro una Mathilde Gros che ha volato spinta dall'entusiasmo del pubblico francese. La terza manche è stata una fantastica sfida di nervi tra le due, la Gros ha impostato lo sprint di testa e ha resistito al rabbioso ritorno di Hinze sul controrettilineo. Quando in curva la tedesca ha capito che non avrebbe risolto la questione le si è spenta la luce e ha così lasciato strada all'avversaria.

Ganna e Milan, una strage nell'Inseguimento individuale!
Un'altra pazza giornata di gioie azzurre
Marco Grassi
Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!