
Ciccone deluso: "Ma quando un grande campione è a terra non bisogna approfittarsene"
Le dichiarazioni dei protagonisti della seconda tappa della Vuelta a España 2025: per Ciccone la rossa sfumata è un peccato, Gaudu e Pidcock pronti a riprovarci
Jonas Vingegaard ha vinto la seconda frazione della Vuelta a España 2025 sull'arrivo in salita di Limone Piemonte: il danese ha bruciato sulla linea del traguardo Giulio Ciccone, terzo si è piazzato David Gaudu. A Vingegaard va anche la maglia rossa simbolo del primato e la maglia a pois di miglior scalatore, che domani indosserà ancora Alessandro Verre in sua vece. La maglia verde della classifica a punti resta a Jasper Philipsen, la maglia bianca di miglior giovane a Juan Ayuso.
Ecco le dichiarazioni dei principali protagonisti della seconda tappa:
Jonas Vingegaard: “È passato molto tempo dalla mia ultima vittoria”
“Non lasci scappare l'opportunità di vincere una tappa, ovviamente. Quando ho visto la possibilità, ho deciso di provarci. Sono molto contento, per essere onesto è passato molto tempo dalla mia ultima vittoria. Sono soddisfatto di come mi sentivo e di come ha lavorato la squadra. E ovviamente anche della maglia rossa. Sono molto felice di come mi sono sentito e anche di come si è comportata tutta la squadra oggi. A essere sincero, prima dell'ultima curva non pensavo che sarebbe stato possibile superare Ciccone, ma dopo la curva la distanza era un po' meno di quanto mi aspettassi. Fortunatamente, sono riuscito a sorpassarlo.”

Sulla caduta, ha minimizzato: "Penso che non sia troppo grave. Sono caduto abbastanza forte, ma non sembra nulla di serio. L'asfalto era così scivoloso che ho continuato a strisciare per molto tempo. Non mi danno fastidio ferite o altro, avrò solo dei lividi."
Giulio Ciccone:"Ho attaccato d'istinto, ma forse è stato un po' troppo presto"
"Negli ultimi cinquecento metri ero un po' bloccato, con Ayuso davanti a me. Ho attaccato d'istinto, ma forse è stato un po' troppo presto. Era troppo difficile tenere duro. Le gambe stanno molto bene, ma è un peccato non aver vinto. Questo era davvero un grande obiettivo, volevo assolutamente conquistare la maglia (rossa, ndr). Ma continueremo a provarci.
In merito alla caduta di Vingegaard, avvenuta a pochi chilometri dalla salita finale, Ciccone ha aggiunto:"Era piuttosto pericoloso. Non si deve approfittare della situazione quando un grande campione è a terra."
David Gaudu:"Non aveva senso attaccare, abbiamo ancora molte tappe per provare qualcosa"
"Comunque, non avevo gambe al top", ha detto il francese. "Ero anche un po' spaventato a causa della pioggia e delle strade bagnate. Non volevo cadere di nuovo. Sono rimasto indietro perché non si vuole perdere la Vuelta qui a causa di una caduta. Sfortunatamente, anche Martin è caduto e ha dovuto ritirarsi.
Non aveva senso attaccare qui. Si pedala troppo forte sui tratti leggermente meno ripidi. Ma è davvero bello ottenere un buon risultato qui alla Vuelta. È positivo anche per la squadra. L'atmosfera all'interno del team è buona e abbiamo ancora molte tappe per provare qualcosa.
Tom Pidcock: “Non avevo le gambe, ci riproveremo”
"Onestamente non ho conseguenze dopo la caduta", ha dichiarato a Eurosport "Non so se la mia bici abbia subito danni, ma non ho scuse. Volevo cambiare bici perché la ruota posteriore si muoveva un po', ma sembra che vada tutto bene. Posso essere soddisfatto di come ho corso. Ci vogliono sempre alcuni giorni per entrare in una gara come questa. Ci abbiamo provato, ma non avevo le gambe, ma ci riproveremo."