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Glasgow 2023 - Analisi del percorso

Alla vigilia della prova regina, quella che assegna il titolo iridato su strada per la categoria Elite maschile, andiamo a vedere il tracciato nel dettaglio, con grafici autoprodotti

05.08.2023 20:33

Ormai ci siamo, domani è il momento della prova iridata. Il meglio del ciclismo mondiale si sfida sulle strade di Glasgow che si stanno dimostrando in queste ore particolarmente insidiose. Nelle due prove juniores abbiamo visto azioni partire molto presto ed in entrambi i casi il vincitore è arrivato da solo sotto lo striscione del traguardo. Ovviamente è logico attendersi meno selezione tra i professionisti, ma la prova Elite maschile sarà indurita anche dalla lunghezza (oltre 270 km) che favorirà dinamiche di corsa simili nel finale di corsa. Insomma, non si tratterà certo di una prova per scalatori, ma il circuito è nervosissimo e potenzialmente spettacolare, nonché incredibilmente favorevole ad azioni da lontano anche di pochi uomini o addirittura solitarie. Se si dovesse trovare un confronto, il circuito, anche per l'ambientazione cittadina, ricorda molto quello finale del mondiale di Leuven. Vista la complessità del tracciato, vale la pena di entrare nel dettaglio.

 

Il percorso

La prova è nel complesso di 271.1 km e in avvio presenta un tratto in linea di 119.8 km che da Edinburgo porta nel circuito conclusivo. I primi 65 km sono piuttosto semplici: appena mossi i primi 30, quasi del tutto pianeggiante la trentina seguente. A questo punto per raggiungere Glasgow si superano un paio di salite non particolarmente temibili, ma comunque difficoltà rilevanti che precedono di poco l'ingresso nel circuito e per questo potrebbero essere fondamentali. Prima si sale al lago artificiale della Carron Valley, in circa 4.5 km al 3.5%, seguiti da un tratto ondulato in altopiano. Poi con 3.5 km di discesa si arriva ai piedi della salita più dura di giornata, Crow Road, di 5.9 km al 4.8%; sono tosti soprattutto i primi 2 km, con una media del 6.5% e una punta al 10%. Dal termine della discesa (quasi 6 km) manca soltanto una ventina di km già piuttosto ondulata per entrare nel circuito finale.

 

Il circuito

Si entra nel circuito più o meno all'altezza del 6° km, questo significa che tutte le principali asperità saranno affrontate una volta in più (quindi 11) rispetto ai 10 giri completi del circuito che verranno percorsi a partire dal primo transito sulla linea del traguardo. Abbiamo provato a ricostruire tutti i punti salienti del percorso, che in appena 14.3 km riesce a condensare oltre 50 curve (sicuramente più delle 42 divulgate in questi giorni), 8 strappi e 4 tratti in lastricato. Ad ogni giro si contano circa 200 metri di dislivello, ovvero più o meno 2000 complessivi nei 10 giri finali. I primi km del circuito sono subito molto tortuosi, con 12 curve in appena 3 km. Poche centinaia di metri dopo il passaggio dal traguardo è già il momento di un primo tratto in lastricato di 550 mt in leggera ascesa (1/2%) a cui fa subito seguito la prima difficoltà altimetrica (600mt al 4.8%), divisa tra Hope Street, St.Vincent Street e Douglas Street; proprio negli ultimi 100 metri, dietro una curva secca a destra, si incontra il tratto più ripido, che già incarna lo spirito del resto del circuito. Segue un tratto più lineare e altimetricamente favorevole, ma ritorna subito tortuoso entrando a Kelvingrove Park, con il breve strappo di Gilomerhill (300mt al 4.3%). Si lascia il parco per affrontare in successione gli strappi di University Avenue (300 mt al 5%) e soprattutto Great George Street (300 mt all'8%), il primo ad avere pendenze veramente sensibili che potrebbero spezzare il gruppo. Discesa tutta rettilinea, poi si rientra a Kelvingrove Park con una curva a gomito, dopo la quale inizia la salita al Park District (500mt al 5.6%). Segue una discesa tortuosa, dotata anche di 200 metri lastricati, poi si arriva con poche centinaia di metri pianeggianti ai piedi di Garnethill (200 mt al 10.5%), lo strappo più ripido del circuito (max 18%) in cui si entra praticamente da fermi con una curva ad angolo retto a sinistra. Questi 5 strappi sono concentrati in appena 5 km, senza offrire apparente respiro né dal punto di vista altimetrico, né da quello planimetrico.

La discesa da Garnethill è abbastanza lunga, ma spezzata da un breve zampellotto in Rose street. Un'altra serie di curve ad angolo retto immette in Cathedral Street, unico tratto rettilineo di 1 km presente su tutto il circuito; la strada è in lieve ascesa (1.8% di media) e rappresenta l'ultimo tratto lineare prima del toboga finale. Segue infatti 1 km di discesa con altre curve insidiose ed altri 100 metri di lastricato. Una doppia curva destra-sinistra immette, a due km dal traguardo, nello strappo lastricato di Shuttle Street (200mt al 4%). Curva a sinistra, soltanto 250 metri in lieve discesa, nuova curva a destra e poi inizia subito lo strappo chiave di Montrose Street (200 mt al 9.5%) che termina ad appena 1.5 km dalla fine. Da segnalare infine che in questi 1500 metri si incontrano 4 curve, nonché la chicane per evitare la chiesa di St.George. Il rettilineo finale è lungo 450 metri ed è tutto in lieve discesa. 

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Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.