
Il Lombardia Women 2025: percorso e favorite (o forse no)
La grande classica dell'autunno italiano, con tutte le migliori scalatrici all'ultimo grande obiettivo della stagione. Se solamente ce ne fosse una
Quasi tutto pronto per l'edizione 2025 di Il Lombardia Women, l'ultima corsa di un giorno del calendario World Tour. Dopo un mondiale e un europeo adatti alle scalatrici, tutte le migliori al mondo si danno appuntamento per l'ultima volta sulle strade italiane, nella classica autunnale per eccellenza, oltre a essere quella con più metri di dislivello di tutto il calendario.
Partenza e arrivo sono a Bergamo, per un totale di 155 chilometri e quasi 3500 metri di dislivello. Nell'ordine, si affrontano le salite della Roncola (9.4 km al 6.6%), Berbenno (6.8 km al 4.6%), Passo della Crocetta (11 km al 6.2%) e Zambla Alta (9.5 km al 3.5%), il cruciale Passo di Ganda (9.2 km al 7.3%) e infine lo strappo di Bergamo Alta poco prima dell'arrivo, con la stessa sequenza della corsa maschile di qualche ora prima.
Il Lombardia Women, le favorite
Dopo il bellissimo duello alla Tre Valli Varesine di qualche giorno fa, Elisa Longo Borghini e Demi Vollering sono ancora le principali favorite. La campionessa europea può avere un vantaggio sulle salite più lunghe, come dimostrato proprio una settimana fa in Ardèche, e la FDJ-SUEZ schiera una squadra estremamente competitiva, con Elise Chabbey e Juliette Labous in supporto alla capitana e come possibili attaccanti. Di contro, il UAE Team ADQ avrà la padrona di casa Silvia Persico e Greta Marturano per supportare la campionessa italiana.
Torna in corsa anche il Team SD Worx-Protime, capitanato da una sempre pericolosa Anna van der Breggen. Presente anche l'altra medagliata dell'europeo Kasia Niewiadoma, che in una recente intervista al podcast di Cyclist Magazine aveva dichiarato di essere particolarmente entusiasta della possibilità di poter correre un Lombardia. Stagione già finita per Pauline Ferrand-Prévot, operata alla caviglia prima dell'europeo: la Visma Lease a Bike proverà a fare risultato con Marion Bunel. Nella Movistar non recupera Marlen Reusser, ma ci sarà Liane Lippert.
Ci sarà invece la campionessa del mondo Magdeleine Vallieres, che tra Giro dell'Emilia e Tre Valli ha già dimostrato di saper portare alla grande la maglia iridata. La EF Education-Oatly schiera anche Cédrine Kerbaol, che può provare a fare la differenza anche in discesa. Molto brillante in questo autunno anche Niamh Fisher-Black, che guiderà la Lidl-Trek. Merita sicuramente una menzione Kim Le Court (AG Insurance-Soudal), vincitrice dell'Emilia, ma anche Monica Trinca Colonel e Mavi García (Liv AlUla Jayco). Yara Kastelijn e Pauliena Rooijakkers (Fenix-Deceuninck) hanno invece scelto di partecipare al mondiale gravel, in programma domani proprio nei Paesi Bassi.
Perché al ciclismo serve un Lombardia femminile
Potrebbe essere una corsa molto incerta e spettacolare, se solamente esistesse. Il Lombardia è infatti l'unica delle cinque classiche monumento del ciclismo maschile a non avere una corsa femminile, dopo il ritorno della Sanremo in questa stagione. Questo esercizio di fantasia sul percorso e la startlist di una corsa fittizia non ha un intento polemico, ma vuole evidenziare quanto potenziale avrebbe una gara come questo, e quanto sarebbe un valore aggiunto per tutto il ciclismo.

Una volta concluso il mondiale, e sempre di più anche nelle settimane precedenti, il calendario femminile non offre quasi nessuna corsa del massimo livello. Dopo il Tour de France, nel 2026 l'unica corsa per scalatrici di livello World Tour sarà il Tour de Romandie, a tre settimane dalla rassegna iridata in Canada. Le uniche occasioni rimangono le già citate Emilia e Tre Valli, che finiscono per essere spesso molto partecipate e con atlete di primo piano ancora in condizione dal mondiale, ma la presenza di un Lombardia nel weekend successivo contribuirebbe a dare ulteriore valore anche al resto del calendario autunnale italiano, esattamente come accade al maschile. Inoltre, come ulteriore motivo di interesse e di novità, non esiste una corsa di un giorno così selettiva all'interno del calendario.
Inoltre, anche la stessa RCS Sport potrebbe avere la sua sostanziosa parte di guadagno. Una grande classica vinta dallo stesso corridore per quattro anni consecutivi (domani dovrebbero essere cinque) ha evidente bisogno di elementi di novità per non far calare ancora di più l'attenzione del pubblico. Un percorso meno selettivo non sembra essere un'opzione, tantomeno si vedono all'orizzonte sfidanti per Tadej Pogačar: far sfidare le migliori cicliste del mondo sulle stesse salite nello stesso giorno, senza una vincitrice già annunciata in partenza, è un'opportunità e una necessità sotto ogni punto di vista.